Lun09162024

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Gran Fondo Cime di Romagna: storia di una domenica dedicata al cicloturismo

Faenza - Quella della nona edizione della Gran Fondo Le Cime di Romagna è la cronaca di una lunga domenica, illuminata da un caldo sole, dedicata al cicloturismo che inizia all'alba del nuovo giorno. Non ci sono esaltanti gesti atletici da narrare, ma quasi quattromila storie di sconosciuti ciclisti che spinti dalla passione per la bicicletta hanno inforcato il cavallo d'acciaio o carbonio alle prime ore dell'alba per partecipare alla gran fondo cicloturistica organizzata dall’Avis Faenza.

Nella quotidianità sono operai, medici, geometri, poliziotti, ingegneri. In sella semplici pedalatori, che pretendono di essere tali, per ritrovare quel linguaggio comune mancante nel resto della vita e provare le emozioni che soltanto il ciclismo sà regalare. In 3962 sono partiti da Piazza del Popolo, nel centro di Faenza, per immergersi dopo quaranta chilometri nello splendido scenario naturale dell’Appennino tosco romagnolo. Dopo le prime pedalate si smette subito di parlare e nonostante non vi sia l’assillo del tempo a scandire il ritmo, la spinta data dall’innata voglia di rimanere ancorato alla ruota del compagno di squadra o amico di tante uscite, induce i ciclisti a mantenere un elevato ritmo. Per lunghi tratti soltanto il fruscio della catena interrompe il surreale silenzio che circonda i quattromila ciclisti determinati a vivere in simbiosi con il loro mezzo meccanico questi momenti. La prima parte del percorso vede i partecipanti solcare la Strada dei Vini e dei Sapori di questa terra, ricca di piantagioni di kiwi e vigneti di ottima uva sangiovese. Le grigie colline segnate dai calanchi annunciano le più severe ascese che presentano pendenze medie intorno al 6,5%, con tratti al 12% capaci di impegnare anche un'atleta come Monica Bandini che prepara i prossimi apuntamenti stagionali scortata da quattro "guardie rosse" della Viner Factory Team. Nel gruppo c’è anche chi non si iscrive alla manifestazione, risparmia sette euro, e si accoda ai partecipanti subito dopo il via. Non effettua controlli (timbratura del foglo di via), a volte approfitta dei ristori e rimane nel gruppo pur sapendo di non aver alcuna tutela, ma anzi rappresentare una fonte di pericolo anche per chi organizza la manifestazione. E pensare che tra pranzo party, pacco gara e ristori, la tassa d’iscrizione sarebbe largamente recuperata. Comunque una domenica di fatica e passione (ciclistica) indimenticabile per tutti. Gli arrivi sono ormai terminati, tutti i ciclisti hanno concluso la loro prova e Aurelio Garavini, presidente della società organizzatrice, può concedersi qualche minuto di meritato riposo per esternare la sua felicità: "Devo ringraziare i 250 collaboratori impegnati oggi e i dirigenti dell'Avis Faenza che per sei mesi hanno lavorato al mio fianco per dar vita a questa manifestazione. Il successo organizzativo - afferma Garavini - ci ripaga degli sforzi compiuti, per noi non deve essere un traguardo, ma uno stimolo per crescere ancora, migliorare la nostra struttura organizzativa e regalare nuove emozioni ai ciclisti partecipanti alla prossima edizione".

 

Fotocronaca della manifestazione

Sono le sei di questa seconda domenica di aprile, l'alba inizia ad illuminare la centrale Piazza del Popolo, da qualche minuto i dirigenti dell'Avis Faenza hanno iniziato ad allestire le strutture per ospitare i 3329 ciclisti che hanno effettuato la preiscrizione alla manifestazione, oltre a coloro che parteciperanno al raduno autogestito

Ognuno ha i propri compiti e mentre si prepara la zona di partenza due ciclisti attendono per schierasi. Manca un'ora e mezza al via (ore 7,30)

I furgoni carichi sono pronti per raggiungere i rifornimenti prestabiliti. Al centro si nota la macchina del caffè e vicino una tanica di benzina che servirà ad alimentare il generatore di corrente utile alla macchinetta a cialde

La postazione per la distribuzione degli ultimi fogli di via è ormai pronta

Sono le 6,40 è già una ventina di ciclisti attendono al cancelletto la partenza che avverrà 50' più tardi

Ci siamo Piazza del Popolo è ormai invasa dai ciclisti e l'ora di abbassare la bandiera a scacchi si avvicina. La partenza è con metodo alla francese, ma quasi tutti prendono il via allo stesso orario

Anche il sindaco di Faenza, Giovanni Malpezzi, si schiera al via indossando una elegante divisa da ciclista con tanto di fascia tricolore stampata

La manifestazione è cicloturistica, si gareggia senza l'assillo del cronometro, ma subito un drappello di una decina di ciclisti imprime un buon ritmo

Il Monte Carla è la prima salita. Ottima la segnalazione lungo il percosro con numerosi cartelli, ben visibili

L'Emilia Romagna è terra di eccellenza enogastronomiche e il cartello indica ai ciclisti che stanno percorrendo la Strada del Sangiovese

Il passaggio a San Benedetto in Alpe anticipa la svolta a destra verso i passi di Peschiera e Eremo

La svolta verso la salita del Passo Peschiera, ai piedi della salita il torrente Acquacheta

Le caratteristiche della salita Passo Peschiera ed Eremo

Domenica di allenamento anche per Monica Bandini (in seconda posizione) e alcuni ciclisti della Team Viner

Intanto a Faenza in 633 danno vita al Raduno autogestito

Pacchi gara pronti per essere consegnati ai ciclisti dopo che avranno concluso la loro prova

Terminata la fatica non resta che il gustoso pasta party

Ma prima la bicicletta compagna di tante avventure va assicurata alla rastrelliera con tanto di lucchetto

Finalmente il meritato riposo davanti ad un fumante piatto di pasta