Zanè (VI) - La strada chiama, i granfondisti rispondono. Ma rispondono anche i campioni, che per un giorno scelgono di pedalare a fianco degli appassionati, come Alessandro Ballan, uno dei tanti campioni che per la propria bici ha scelto fi’zi:k. È il campione del mondo 2008 e quest’anno è stato il primo italiano alla Milano – Sanremo e al Giro delle Fiandre, Alessandro è stato anche il primo atleta professionista ad indossare le nuove scarpe R1. Per gli amanti del pedale sarà una chicca correre al suo fianco.
La strada verso la seconda edizione della Granfondo fi’zi:k sembra tutta in discesa, visto che a circa un mese dal via (lo start sarà da Zanè il 1° maggio) gli iscritti sono saliti a oltre 1.500, facendo prevedere un altro bel successo al pari (o meglio) di quello del 2010, con 2.200 partenti e un’organizzazione impeccabile. A fare da garanzia c’è soprattutto il marchio fi’zi:k, un’azienda collaudata e da sempre all’avanguardia, un gruppo che insomma di ciclismo se ne intende. Logico dunque che anche i percorsi siano altamente appetibili per tutti gli appassionati del pedale, con alcune scalate “must” del Vicentino che fanno da sicuro richiamo per chi abbia voglia di iniziare bene la propria stagione. Il dislivello ammonta a 1.570 metri per il tracciato corto (89 km), e a 3.000 per il percorso lungo (149 km), e a fare la differenza (quasi del doppio tra l’uno e l’altro) c’è soprattutto l’ascesa del Monte Corno, in tabella solo per i granfondisti. I due tracciati, dopo lo start comune, proseguiranno insieme per circa 70 km. L’avvio di gara è piuttosto dolce, e per i primi chilometri non propone tratti particolarmente impegnativi. Attorno al 18° km si incontra la località di Zugliano, da dove inizia l’avventura verso il primo GPM: quello della Cà Vecchia. In circa 4 km ci sono da affrontare 220 metri di dislivello e, anche se la pendenza media non è proibitiva (5%), è meglio non sottovalutare questo primo impegno visto che a tratti raggiunge anche il 10% di pendenza. Questa parentesi offre anche la possibilità di dare uno sguardo alle montagne vicentine, con le Prealpi della zona di Recoaro Terme, il Massiccio del Grappa e il Monte Pasubio. Dopo la discesa dalla Cà Vecchia, si prosegue tra leggeri saliscendi, nei quali è bene dosare le forze e fare il pieno di energia in vista della salita che inizia da Barcarola. Questa località segna il giro di boa per chi corre la gara corta, nella quale il GPM Barcarola segna anche l’ascesa più dura di tutta la gara, quella decisiva insomma. La strada montana è molto conosciuta da tutti gli appassionati della zona, ed è una via ciclabile dalla pendenza regolare che si aggira attorno al 6%. I cippi in pietra a lato della strada segnano il numero dei tornanti, 23 in tutto, fino allo scollinamento a quota 742 metri, con splendida vista sull’Altopiano di Asiago. Per i ciclisti del “corto”, l’altro punto a cui fare attenzione sarà al km 82, con la salita finale della Cà Vecchia, ultimo GPM che condurrà poi all’arrivo a Zanè. Per i granfondisti invece questo non è che l’inizio perché, dopo la separazione dal percorso “corto”, inizia la vera prova del nove che in questo caso prende il nome di Monte Corno. L’arrivo del GPM è a quota 1.273 metri, e anche se la tentazione sarebbe quella di dare il tutto per tutto, il consiglio è quello di non esagerare, perché al termine dell’ascesa ci saranno ancora oltre 60 km da affrontare. Il Monte Corno si sale dal versante di Cavalene, una via d’accesso secondaria all’Altopiano di Asiago, da sempre battuta da tutti gli amanti delle pedalate tra la natura, senza i disagi del traffico stradale. Il dislivello (salito in 18 km) è impegnativo, e le pendenze non sono da meno, con tratti che sfiorano il 10%, si tratta insomma di un ottimo test per i fan delle due ruote. Dopo il meritato ristoro, si scende di quota fino a raggiungere la zona di Rubbio dove inizia l’ascesa verso il terz’ultimo GPM, che da quota 905 metri porta ai 1.046 metri di Rubbio paese, un percorso dalle pendenze morbide e molto apprezzato in tutte le stagioni, visto che gode di un’ottima esposizione al sole. Dopo la lunga discesa i granfondisti affronteranno le ultime battute di gara e le ultime due salite. La prima è quella di Salcedo, a circa 20 km dalla fine. Le pendenze sono piuttosto accessibili (circa 5%) e complessivamente non impegnative, ma ci sono almeno due motivi per non sottovalutare questo tratto. Innanzitutto, nelle gambe ci sono già circa 130 km e, inoltre, la salita viene imboccata dopo una lunga discesa, che potrebbe creare qualche problema di scatto e tonicità. Passato questo esame, la gara volge al suo termine, e l’ultimo tratto è uguale a quello affrontato dal percorso corto. Sulla strada tra Calvene e Lugo si imbocca la salita finale che conduce alla Cà Vecchia, a 386 metri. Il tratto iniziale alterna salita a falsopiano, e dopo circa 2 km si ricongiunge alla strada già percorsa ad inizio gara, anche se la pendenza media complessiva aumenta circa dell’1%, grazie alle differenze del primo tratto. Da qui all’arrivo il passo è breve, e nella location di partenza/arrivo, fissata appunto a Zanè, sono previsti tutti i servizi del caso e la sempre interessante area Expo. L’ultima novità è la scelta di premiare anche chi pedala solamente per divertirsi, senza l’assillo della classifica o del cronometro. Consapevole che questo è lo spirito della maggior parte dei granfondisti, fi’zi:k ha deciso di mettere in palio due paia (uno da donna e uno da uomo) delle nuovissime scarpe R3, che verranno estratte a sorte tra tutti i partecipanti. Per iscriversi è sufficiente connettersi al sito
www.granfondofizik.it, il prezzo di iscrizione è ribassato a 30 euro fino al 27 aprile, successivamente la quota sarà di 40 euro. Il pacco gara prevede un fantastico paio di calzini fi’zi:k, integratori Multipower, prodotti alimentari e l’immancabile nastro manubrio fi’zi:k. Info:
www.granfondofizik.it
Fonte: Newspower Mario Facchini