Per meglio motivare le ragioni che mi hanno portato a questa scelta, Vi invio in allegato una lettera scritta contestualmente alla mia nominaTi ringrazio per lo spazio dato alla mia nomina a responsabile Csain- sez. ciclismo per le provincie di Como/Lecco, Monza, Bergamo e Alto milanese. Credo però di dovere anche una spiegazione ai molti o pochi che si chiedono il perché di questa mia scelta.
Ho militato da sempre in Udace e proprio dai “Padri fondatori” citati da Barberis dopo la sua elezione, rispolverandoli dal dimenticatoio in cui erano stati a forza collocati, ho imparato cosa fosse il ciclismo amatoriale e ho iniziato a praticare la bicicletta prima e il ciclismo poi. Per anni ho condiviso le esperienze di Terzoli e Cerchiari , e come presidente del Collegio Sindacale ho avuto modo di apprezzare da vicino le doti di Leggeri come Presidente Nazionale.
Allora si presentava ancora in assemblea il rendiconto finanziario e i Sindaci redigevano una loro relazione sulla correttezza delle cifre che si andava a pubblicare. Negli anni che hanno seguito la scomparsa di Leggeri sono ritornato ad operare nel comitato di Como a vario titolo e anche quando non coinvolto direttamente, sono sempre stato vicino a Molteni con cui ho sviluppato un rapporto di amicizia che non finisce certo per questa mia scelta.
L’anno scorso alla richiesta di riprendere posto ufficialmente in comitato ho risposto positivamente e sono stato eletto consigliere provinciale Udace. Non ho apprezzato per niente l’esperienza di questo 2012 contrassegnato da toni polemici che non hanno fatto bene a nessuno, con uno spirito che manco ricordava quello dei “Padri fondatori” e con un presidente che nel fervore delle operazioni si è eclissato totalmente lasciando ad altri la vicenda.
Fin dal ritorno della parola al Presidente confermato Udace mi è aumentato il mal di pancia perché sono diventati evidenti le tendenze a riproporre la propria candidatura, dimenticando che in democrazia chi sbaglia si dimette e rimette il suo mandato agli elettori lasciando a loro la scelta di chi dovrà affrontare i problemi sul tappeto.
Ho comunque partecipato ai primi lavori dell’erigenda Consulta provinciale allargata di Milano Monza e Brianza in rappresentanza di Como, portando la mia chiave di lettura della situazione. Ho vissuto i vari comunicati e le varie interpretazioni e non ho nascosto a nessuno che il mio impegno presupponeva, per avere un seguito, la massima trasparenza e il rispetto per tutti.
Prima del rinnovo delle cariche nazionali, sono arrivati i comunicati che “chiarivano” i termini della collaborazione tra ACSI e UDACE e mi sono chiesto che ragione avesse il voler continuare a sbandierare che l’UDACE continua quando con quei comunicati ne è stata decretata la morte, andando a togliergli quello che in uno “statuto sociale” verrebbe indicato come la ragione di esistere e di vivere di una qualsiasi società. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato comunque avere notizie dei nuovi modus operandi che contraddistingueranno il tesseramento 2013.
Mi è stato detto infatti che le società si affiliano, per il tramite dei vecchi comitati Udace riconvertiti in ACSI senza poter scegliere di avere solo quella affiliazione ma divenendo in automatico anche affiliati Udace e ricevendo un tesserino Udace con lo stesso codice di quello ACSI. Comincio poi a leggere diatribe che fanno pensare si voglia continuare in discorsi di mancata apertura dell’attività a tutti i tesserati degli enti riconosciuti in ambito Coni.
Insomma sono arrivato alla convinzione che lo spirito che anima la “nuova” Udace sia lontano dai “Padri fondatori” e dal momento che viviamo. Coerente con gli impegni che avevo preso con me stesso innazitutto, ecco che è stato naturale scegliere altri lidi da cui partire per continuare il mio impegno in ambito ciclistico amatoriale.
Approfitto della tua ospitalità per ribadire la mia disponibilità in ambito CSAIN – sez. ciclismo per tutti gli amatori e le società col cui aiuto spero di riuscire a fare un buon lavoro ed arrivare a consolidare una struttura in maniera capillare sul territorio. Prossimamente approfitterò ancora della tua ospitalità per comunicare oltre ai miei i recapiti dei punti di aggregazione che sto individuando sul territorio.
Luigi Mambretti
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