Mar03182025

Aggiornamento:09:39:37

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Il "Grillo" di Palestrina che sogna la maglia tricolore

Palestrina (Roma) - In gruppo è conosciuto come "Grillo" per la sua corporatura minuta e la bruciante potenza nella progressione che domenica a Marsciano gli ha permesso di "saltare" nei cinquanta metri finali Gregory Bianchi. Sogna la maglia tricolore che ha più volte sfiorato, il giovane meccanico della Cicli Bortolotto di Roma, quest'anno secondo a Borgo Valsugana e medaglia di bronzo nel tricolore siciliano di Catania.

Quando hai iniziato a gareggiare e chi ti ha regalato la prima bicicletta?

“Ho iniziato a gareggiare all'eta' di 16 anni, al secondo anno da allievo nel finire della stagione e la mia prima bicicletta me l'hanno regalata i miei genitori con molti sacrifici”

Hai esperienze nelle categorie minore agonistiche e quali risultati conquistati?

“Nelle categorie minori ho fatto molta esperienza tra gli juniores dove il mio unico piazzamento è stato un nono posto, poi le altre corse le finivo però era dura perchè fisicamente non avevo ancora completato il pieno sviluppo muscolare e faticavo a tenere il passo dedgli altri”

Quando hai inziato a gareggiare tra i cicloamatori, risultati e con quali squadre?

“Ho cominciato a gareggiare tra i cicloamatori a venti anni  e in quell'anno ho subito vinto la mia prima gara a Sermoneta con arrivo dopo una salita di tre chilometri, era il lontano 2005 quell'anno lo conclusi lì, poi nella stagione successiva conquistati tre vittorie. Il 2007 è il primo anno in cui riesco a svolgere un programma completo di preparazione e partecipazione alle gare, infatti arrivarono dieci vittorie e la partecipazione alla Coppa del Mondo che si tiene a S. Johann in Tirol (Austria) ove conquistai un ventesimo posto. Nel 2008 ho vinto cinque gare, nel 2009 tre, con i colori della Ciclo Millennio. Il 2010 è sicuramente la stagione più proficua, ho vinto cinque gare,  un titolo italiano crono squadre, conquistato il quarto posto al campionato italiano strada Castel di Lama e la vittoria piu' bella è arrivata in Coppa del Mondo. Lo scorso anno sono passato alla società laziale Team Terenzi, undici vittorie, il terzo posto nel tricolore strada di Catania. Quest’anno sono riuscito a primeggiare in sei manifestazioni, tra cui quattro Medio Fondo, La Garibaldina, la Medio Fondo della Due Giorni Sabina, Magliano Sabina e Marsciano. A queste vanno aggiunti successi in gare svoltesi su circuito, la prima in Toscana a Roselle, la seconda ad Albano dove mi sono fatto ben sessanta chilometri di fuga da solo prima di vincere. Ho conquistato il secondo posto nel tricolore strada di Borgo Valsugana e il 12° assoluto alla Nove Colli partendo dalla seconda griglia”. Il palmares è completato da otto secondi posti assoluti.

Qual è stata la più bella?

“La vittoria più bella è stata quella conquistata alla Medio Fondo La Garibaldina, dove mi sono fatto gli ultimi venti chilometri da solo, ho dato tutto per evitare il ricongiungimento degli otto più immediati inseguitori e vincere, poi la soddisfazione di rivedere le immagini del mio successo sulla rete nazionale all’interno del TG3. E’ stato bellissimo”.

Quali sono le difficoltà maggiori che incontri per prepararti e allenarti?

“Durante la settimana incontro notevoli difficoltà per allenarmi in quanto salgo in bicicletta per due ore nella pausa pranzo, mentre il giovedì osservo il giorno di riposo al lavoro e posso dedicarmi al fondo. In estate invece mi sveglio molto presto, alle quattro e mezza e alle cinque e un quarto sono già in bicicletta. Comunque lo stress maggiore non è dovuto all’allenamento, ma al lavoro che mi costringe a restare tutto il giorno in piedi”.

Che cosa pensi del ciclismo amatoriale di oggi?

“Parlare di attività amatoriale mi sembra un’eufemismo. Le squadre hanno accresciuto il loro potenziale inserendo diversi ex professionisti, si svolge una stagione molto intensa e per quanti svolgono un’attività  lavorativa è pesante cercare di ritagliarsi un piccolo spazio alla ricerca di gloria personale”

Raccontaci in breve la tua gara vittoriosa di Marsciano

“Il successo nella Gran Fondo del Monte Peglia è di quelli che non ti aspetti dunque bellissimo. Il sabato avevo partecipato ad un gara di novanta chilometri a Roccasecca dove ho conquistato il quarto posto e quindi non sapevo come avesse reagito il mio fisico. Dopo i primi chilometri abbiamo subito forzato l’andatura mentre durante la gara i miei compagni di fuga hanno prodotto una lunga serie di attacchi nel tentativo di prendere il volo. Sono riuscito a rispondere a tutti e nel finale ho avuto ragione del combattivo Gregory Bianchi”

Una vittoria che dedichi a chi?

“Dedico questa vittoria alla mia ragazza Alessandra che mi segue e non mi fa pesare nulla anche se qualche ora che potremmo passare insieme sono costretto a dedicarla al ciclismo. Inoltre vorrei ricorda Paolo Durante, un amico recentemente scomparso”.

Nella prossima stagione hai pensato già agli obiettivi e squadra?

“Obiettivo principale la maglia tricolore strada che ho sfiorato per troppe volte in queste stagioni”