Grottaglie (Taranto) - La 4° Gran Fondo Grottaglie Città d'Arte delle Ceramiche e delle Uve rappresenta una domenica dai due volti per i protagonisti della rubrica. Il volto della felicità è quello di Euprepio Calò che centra il suo primo successo in maglia tricolore. Quello dell'insoddisfazione, non la delusione, è quello del materano Tommaso Elettrico (Calcagni Rummo Hersh) protagonista di un lungo ed estenuante inseguimento che lo vede comunque protagonista nel finale di gara.
La giornata di domenica è iniziata nel modo peggiore: alle 7 di mattina il termometro istallato nel cruscotto della mia macchina segnava gia 32°. Siamo poco motivati e stanchi, ma ci siamo fatti coraggio e via. Appena la bandierina si è abbassata, subito dieci corridori in fuga, e che corridori!!! Tutti ciclisti protagonisti assoluti di questa prima metà di stagione, compreso Pio Calò che naturalmente avanti non tirerà visto che io come un pollo mi faccio sorprendere e dopo essere stato per 70 km nel gruppo inseguitore nella speranza che qualcuno mi portasse dentro (cosa che non è avvenuta), decido di partire quando di minuti da recuperare ce n’erano ben 3 e mezzo. Troppi per un percorso non durissimo come quello di Grottaglie ma i rimpianti di fine gara non li amo quindi testa bassa e via a tutta.
E’ stato un’inseguimento davvero dispendioso, ma quando i minuti iniziavano a calare, iniziavo a pregustare il ricongiungimento che si materializzava quando all’arrivo, mancavano una quarantina di km. Nemmeno il tempo di recuperare e inizia l’ultima asperità di giornata dove Fabio Ciccarese in grande giornata, attacca ripetutamente nel tentativo di fare il vuoto alle sue spalle.
L’unico a rispondere prontamente ai suoi attacchi sono io con a ruota Colletta, poco piu indietro Calò, Borrelli e Conserva che preferiscono salire di passo. Decido di non collaborare visto che a pochi secondi c’era colui che poteva battere tranquillamente Ciccarese in un arrivo in volata ed ecco fatto, ricongiungimento avvenuto dopo pochi km e via di comune accordo fino all’ultimo km dove decido insieme a Pio che io prendo la curva posta ai 300 metri finali a tutta nella speranza che si formi un buco, e lui rimane a ruota di Ciccarese per un eventuale sorpasso.
Tattica azzeccata visto che Ciccarese dopo aver perso qualche metro in quella curva secca, mi raggiunge non rendendosi conto che alle sue spalle ce Pio Calò che lo passa a doppia velocità portando a casa la quarta vittoria stagionale e la prima con la maglia tricolore. Per me un ottimo quarto posto con la consapevolezza di aver sprecato troppe energie in un ricongiungimento che se fossi stato piu attento, non serviva farlo
Tommaso Elettrico
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