Ven09202024

Aggiornamento:03:43:56

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I centurioni giallorossi portano il sole alla Sportful Dolomiti Race

Roma - Una bellissima prova d’orgoglio, di forza e di coraggio ha caratterizzato la trasferta dei centurioni giallorossi dell’A.S. Roma Ciclismo del settore amatori-turisti in occasione della temutissima Sportful Dolomiti Race a Feltre (Belluno) portando finalmente il sole sulla manifestazione (dopo tanta pioggia nelle edizioni precedenti disputate dal sodalizio romano) che da quest’anno è parte integrante della Five Stars League nel panorama delle granfondo più titolate a livello nazionale (Nove Colli, Felice Gimondi, Maratona delle Dolomiti e Pinarello Cycling Marathon).

 

Due i percorsi (216 e 122 chilometri) della Sportful Dolomiti Race sui quali, a scelta, i 5400 partecipanti hanno avuto a che fare: 5400 metri di dislivello nel lungo e 2600 nel medio. I due tracciati hanno proseguito in comune da Feltre fino al bivio di Voltago Agordino per poi dividersi e ricongiungersi a Fiera di Primiero. Passo Croce d'Aune è stato l'ultimo sforzo, poi Foen e la salita in Piazza Maggiore. Per il lungo Passo Duran, Staulanza, Valles e Rolle le altre asperità che sono state affrontate. A livello assoluto la manifestazione, partita di buon mattino alle 7.30,  è stata dominata in lungo e in largo da Jamie Burrow (Vigili del Fuoco di Genova) col tempo di 7 ore, 5 minuti e 35 secondi mentre in campo femminile si è imposta Monica Bandini (Team Turbozeta Mg k Vis) che ha chiuso la propria fatica in 8 ore, 19 minuti e 55 secondi.

Menzione particolare per l’eritreo giallorosso Fanus Tsegay Berhe, attuale leader del Circuito degli Italici, che ha chiuso egregiamente la sua prova col tempo generale di 8 ore, 55 minuti e 50 secondi sui 216 chilometri del lungo ma che poteva fare meglio se non si fosse arreso a una foratura quasi all’imbocco del Passo Valles quando mancavano circa 90 chilometri alla conclusione. Senza perdersi d’animo, Fanus ha colto la 184esima posizione assoluta e il 28esimo di categoria tra gli élite sport.

A completare le soddisfazioni in casa A.S. Roma Ciclismo ci hanno pensato anche i nove indomiti rappresentanti giallorossi con Nazzareno Asci, Gabriella Asci, Marcello Innocenzi (per lui niente corsa a livello agonistico per rottura della ruota), Riccardo Asci, Roberto Marcotullio, Daniele Belmonte, Otello Testoni, Stefano Carsetti e Gianluca Niro che hanno pedalato per 12 ore, 17 minuti e 54 secondi tutti assieme, senza forzare ma soprattutto rapiti dalla bellezza del paesaggio dolomitico, dalle salite, dai ristori abbondanti e dal formidabile presidio degli incroci con personale della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco.

“Onore alla vostra partecipazione, per l’idea di averla corsa stando insieme e per aver sopportato una grossa fatica giornaliera” è stato il felice commento del presidente Lorenzo Baldesi.

“Vi aspettiamo tutti nella città più bella del mondo: dalle Dolomiti alla Città Eterna!”: questo è stato lo slogan di congedo alla manifestazione che ha avuto tanta romanità non solo con l’A.S. Roma Ciclismo ma anche con la presenza di Gianluca Santilli (presidente di Bicitaly) organizzatore della Granfondo di Roma del week-end del 13-14 ottobre prossimo che ha in Sportful un fondamentale supporto tecnico (oltre a Pinarello) e al quale non vedranno l’ora di dare il massimo nella manifestazione di casa sulle strade della Roma antica (Caracalla) e dei Castelli Romani.

Ma il fine settimana del 23 e 24 giugno prevede un altro appuntamento degno di nota per il settore amatori e turisti che saranno impegnati nuovamente in provincia di Rieti con la Due Giorni della Sabina: partenza e arrivo nel capoluogo reatino presso le Fonti Cottorella. In questa competizione inserita nel Trofeo Centro d’Italia - Lazio Cycling Tour prenderanno il via una trentina di esponenti giallorossi che dovranno cimentarsi sulla cronometro di 22 chilometri per passisti e specialisti delle lancette. Largo dunque alle bici da crono e a tutti gli accorgimenti per limare sul tempo, seppur con qualche lieve dosso dal punto di vista altimetrico, in un tracciato immerso nella splendida e solitaria valle del Turano. Domenica 23 la prova in linea nervosa dove impegno e fatica non mancheranno con numerosi cambi di ritmo e pendenze su un percorso che ricalcherà in parte la recente Granfondo delle Cerase - Moser nel versante del Lago del Turano ma con tre opzioni di scelta: il lungo di 150 chilometri, il medio di 120 chilometri e il turistico di 90 chilometri.

 

Fonte: Luca Alò