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Aggiornamento:06:14:22

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Stagione 2012: un inizio da brivido

E’ un’inizio di stagione da brividi, viste le temperature polari che vengono registrate in tutta la penisola, e la spessa coltre di neve che ha paralizzato l’intera nazione. Proprio domani la Gran Fondo Città di Loano Hersh, giunta quest’anno alla tredicesima edizione, avrebbe dovuto aprire la stagione fondistica nazionale da Loano (SV), ma il progressivo peggioramento delle condizioni metereologiche ha costretto la Asd LoaBikers a rinviare la manifestazione al 26 febbraio e sarà dunque la Gran Fondo Laigueglia, in programma il 12 febbraio, a tenere a battesimo la stagione 2012.


Tante sono le novità che attendono gli appassionati delle due ruote amatoriali prima dell’Armageddon, la fine del mondo prevista dal calendario Maya per il 21 dicembre 2012, i quali potranno godersi il Giro d’Italia Amatori, la finale del UWCT, Uci World Cycling Tour, campionato mondiale master a Pietermaritzburg in South Africa e le opportunità di pedalare offerte da numerosi nuovi circuiti “regionali” prima di scoprire che la profezia Maya si riferiva alla fine dell’Età dell’Oro.

 

Giro d’Italia Amatori.  Il circuito voluto da Fabio Zappacenere raccoglie la formula del nuovo campionato del mondo master Uwct, con sei prove di qualificazione e la finale articolata in tre giorni ad Alba Adriatica con il sostegno del Consorzio Costa dei Parchi. Ma già dalla prossima edizione la formula della corsa rosa potrebbe cambiare, il comitato organizzatore è intenzionato a coinvolgere con una o più prove tutte le regioni italiane. Particolare interesse ha destato l’iniziativa “Giro d’Italia: insieme agli amatori per il ciclismo giovanile” che vedrà gli organizzatori della kermesse rosa sostenere l’attività giovanile attraverso la consegna di dieci biciclette realizzate dalla Cicli Saccarelli al comitato regionale FCI dell’Umbria (regione ove si tiene la prova di apertura del Giro) che a sua volta le assegnerà alle società ciclistiche regionali che tesserano ciclisti nella categoria giovanissimi.

Un euro per il ciclismo giovanile. In questo momento sono soprattutto le società ciclistiche amatoriale a godere maggiormente delle agevolazioni  fiscali derivanti dall’affiliazione alla Federciclismo o ad un Ente della Consulta riconosciuto dal Coni , rispetto a quelle che svolgono attività agonistiche. Il cicloturista o cicloamatore, almeno nella stragrande maggioranza, provvede personalmente all’acquisto della bicicletta, alle spese di partecipazione e viaggio per raggiungere i luoghi in cui si svolgono le gare, investendo diverse centinaia di euro. Una passione sostiene il ciclista amatoriale che spesso riesce a trasmetterla anche ai propri familiari, soprattutto i bambini che scelgono così di salire in bicicletta. E allora visto lo stretto rapporto che lega il ciclismo amatoriale all’attività giovanile, perche non devolvere un euro del costo della tessera di ciascun Ente o Federazione al sostegno dell’attività giovanile?

Circuiti Regionali. In queste ultime stagioni sono nati diversi circuiti regionali, ovvero quelle challenge costituite da diverse manifestazioni che si svolgono nel territorio regionale. Questo ha limitato lo spostamento dei ciclisti, che preferiscono misurarsi nella propria regione evitando le lunghe trasferte. Il particolare momento economico che stà attraversando la nostra nazione ha notevolmente ridotto tale flusso, soprattutto di quei ciclisti che potrebbero guardare al centro - sud per scoprire nuove manifestazioni e realtà paesaggistiche incantevoli in sella alla propria bicicletta. Per questo in alcune regioni dell’Italia centrale le manifestazioni fondisti che stanno aprendo al cicloturismo, con il chiaro intento di aprire le proprie manifestazioni a quei ciclisti che vogliono essere protagonisti, seppur a modo loro, della manifestazione e non semplicemente dei numeri. Dando uno sguardo agli elenchi degli iscritti delle diverse manifestazioni fondisti che, si nota sempre con maggior frequenza che soltanto una percentuale che và dal dieci al venti percento dell’intero movimento cicloturistico amatoriale regionale partecipa alle prove in calendario a loro riservate. Forse in pochi si chiedono perché alle nostre manifestazioni riusciamo a portare una percentuale così bassa di ciclisti regionali? Che cosa ci chiedono?

Doping. I controlli dovrebbero essere estesi in maniera molto più omogenea nelle manifestazioni organizzate dagli Enti della Consulta, questi ultimi investono risorse in campagne contro il doping nell’attività ciclistica, ma nonostante le richieste di controlli spesso non sono accontentati. L’attività di un ciclista amatore che viene squalificato per doping e dopo due anni torna a gareggiare, soprattutto in queste ultima stagioni viene notevolmente limitata, con l’esclusione da diverse classiche di questa attività. Ma un cicloamatore che viene squalificato per due anni, non paga il proprio errore, proprio come un normale cittadino che contravvenendo alla legge subisce una multa o pena detentiva? Oltre alla squalifica sportiva perchè non aggiungere una pesante multa, diverse migliaia di euro, che potrebbe indurre ad un'ulteriore riflessione il ciclista che si appresta ad assumere sostanze dopanti?

 

Nel testo sono riportate alcune considerazioni che hanno il solo scopo di portare il lettore a riflettere su questi argomenti

 

M.D'A