Castelseprio (Va) - Quando le previsioni danno scrosci sparsi, là dove si corre, l’acqua arriva di sicuro, così è stato a Castelseprio nella gara serale di Fabrizio Ponti, il vice sindaco di Castelseprio, nonché titolare della ceramiche “Favinca”, la rinomata azienda a conduzione familiare che produce porcellane di pregio che hanno arricchito il monte premi, e non è un caso se poco meno di due centurie di atleti hanno risposto all’appello incuranti delle nuvolette maligne che purtroppo hanno condizionato la seconda gara, quella dei cadetti junior, senior e veterani.

Si parte alle diciassette sotto una cappa di caldo opprimente per il forte tasso di umidità, la gara è sulla distanza di quarantadue chilometri pari a sedici giri del tracciato, la gara vive su un tentativo di quattro gentlemen e di un super “A” Giuseppe Franzetti, che se ne vanno al sesto passaggio, il loro vantaggio cresce molto lentamente ma inesorabilmente sino a stabilizzarsi sui quaranta secondi, a questo punto comincia lo studio tra i quattro protagonisti, e gli sguardi sono puntati sul favorito Massimo Valsesia.

Volata a quattro con il super “A” Giuseppe Franzetti, unico Varesino in fuga che si lascia sfilare e si gode la sua meritata vittoria, per gli altri, volata tiratissima con i primi tre nello spazio di un metro e a sorpresa va a raccogliere la sua seconda vittoria stagionale Massimo Corti della Cellar Tea Tredici di Como, davanti al quotato Francesco Bitetti e a un deluso/sorpreso Massimo Valsesia, mentre Franco Rivoltini (Makako Team di Como) giunge con una manciata di metri di distacco, e il suo compagno Antonio Sanguin con una bella volata sul gruppo inseguitore si colloca alle sue spalle in quinta posizione.

Nella volata del gruppo, in seconda posizione si piazza Silvano Talenti, il portacolori del V.C. Cadorago che così, in modo molto autorevole raccoglie la vittoria nella categoria dei super “B” precedendo un’icona della categoria, Gianfranco Pavanello, completa il podio Vittorino Ponzin. In gara due donne, con Maria Grazia Bottin che giunge all’arrivo a centro gruppo, e si merita il mazzo di fiori offerto da Fabrizio Ponti, mentre per Barbara Fanchini (Europea di cross a Castelseprio quattro mesi fa) ha prevalso il sentimento sulla razionalità, visto a terra il compagno Massimo Mingoni si è fermata per assisterlo, per fortuna nessuna conseguenza, le solite botte con cui i corridori convivono. Parte la fascia “A” con i veterani, ci fosse stato il tempo si sarebbero potuti dividere in due partenze.

Il primo ad accendere le micce è Alessandro Speroni, sostituito alla tornata successiva dal compagno di colori Mauro Camplani, segno inequivocabile che la polisportiva Besanese vuole impostare una corsa all’attacco, ma l’alta velocità, sempre vicina ai quarantacinque orari smorza ogni tentativo, poi inesorabile comincia a cadere la pioggia, seguita da un vero diluvio, il direttore di gara consultato il presidente di giuria, porta la gara dai meno otto ai meno cinque giri, ma l’intensità della pioggia con numerosi ritiri a ogni passaggio consiglia il salto anche del cartello del terzo passaggio, si passa quindi dai meno quattro ai meno due, con gli atleti informati dallo speaker e dalla segnaletica correttamente esposta.

Giuria, speaker, organizzatori impegnati in un o sforzo oltre le loro possibilità a tenere le apparecchiature in funzione per la regolarità della manifestazione letteralmente inzuppati, e ovviamente ne risente anche la cronaca del proseguo della gara, c’è comunque uno sgranamento al vertice della corsa che porta alla vittoria quasi solitaria il senior Marco Vallante della Bassotoce di Verbania, con il cadetto Andrea Bonollo, Varesino alla corte della Garbagnatese di Milano che si impone tra i giovani, mentre Gianluca Vezzoli finalizza il lavoro dei suoi compagni andando a vincere la  gara dei veterani sul quotato velocista Marcello Tota, completano il successo di squadra i “Besanesi" Alessandro Speroni quarto, e Martino Cervellara, Mauro Camplani  e Elio Cappelli, settimo ottavo e nono che con i punteggi acquisiti vincono il trofeo Mario Monti a.m., precedendo la Makako Team di Como cui và il Trofeo Fiorino Ponti a.m.

Difficoltà evidenti per la giuria nello stilare le classifiche, con la pioggia intensa è calato anche il buio e le telecamere hanno visto in modo parziale l’arrivo delle tre categorie in contemporanea ma grazie alla loro professionalità, e bisogna segnalare doverosamente la disponibilità e la collaborazione degli atleti, si è potuto fare le classifiche senza nessuna contestazione finale.

Piove anche durante le premiazioni, quindi tutti dentro l’ampia esposizione delle porcellane Favinca, sembrava di vedere un film comico con molti assiepati a pochi millimetri da preziose quanto fragili porcellane, ma almeno qui tutto è filato liscio con premi pregiati, per cui è valsa la pena di prendere un acquazzone. Restano solo giuria, dirigenti e organizzatori, e Giove Pluvio maligno cessa le precipitazioni, si mangia un panino e si beve una birra in compagnia, nessun rammarico, anche questo è ciclismo.

Arnaldo Priori