Dopo lo start, ad attendere granfondisti e mediofondisti ci sarà un riscaldamento leggero con una decina di km in falsopiano, eccezion fatta per la salita di Zuane di circa 1,5 km. L’incipit pianeggiante del percorso è uno dei rari tratti con questa caratteristica, insieme a quello finale sia del medio fondo che del granfondo, perché la gara si fa riconoscere per i dislivelli importanti, come giustamente richiesto dalle “voglie” agonistiche di stagione. Questo primo “assaggio” è immerso nella Val d’Adige col passaggio da Rivoli Veronese prima di affacciarsi in Valpollicella col passaggio da Sant’Ambrogio.
Attorno al 25° km arriva la prima vera prova del nove con la salita (leggermente diversa rispetto allo scorso anno fino a San Giorgio) che da Sant’Ambrogio Valpolicella conduce verso Mazzurega (483 m di altitudine), un tratto che lungo i suoi numerosi tornanti non lesinerà strappi importanti, riscaldamento d’obbligo per preparare le gambe alla scalata successiva. Dopo Mazzurega sarà utile avere i freni pronti per lavorare bene nella suggestiva ma impegnativa discesa che porta a Fumane, una strada montana tutta tornanti di circa 5 km. Questa è la prima delle due discese “pepate” (tre per il percorso lungo) che la Granfondo internazionale Eddy Merckx propone, una serpentina che conduce diritta all’imbocco della cronoscalata che da Fumane risale verso Fosse.
La cronoscalata, seconda delle fatiche della “Eddy Merckx”, è senza dubbio uno dei marchi di fabbrica della gara, una stradina montana tutte curve immersa nel verde e nei ciliegi, piantagione tipica di quest’area a sud-est del Lago di Garda. Si tratta di circa 10 km di tragitto nel parco naturale della Lessinia, con pendenze che spaziano dall’8% al 15%, resi ancor più tosti dalla discesa appena affrontata e dai circa 5 km di falsopiano che ne costituiscono la “base”. La fine sarà segnata a circa 908 metri, all’altezza della chiesa di Breonio, ma a questo punto non ci sarà certo tempo per gli indugi, perché dopo essere risaliti fino a Fosse (914 metri) sarà l’ora della…cronoscalata al contrario, alla volta di Peri nella Valdadige. Un tratto rinomato e temuto da molti appassionati della zona, ma che i concorrenti della Granfondo Eddy Merckx affronteranno in discesa, anche se le curve a gomito della Fosse-Peri non annoieranno di certo.
Al termine di questa seconda discesa, precisamente a Borghetto (vicino al confine tra Veneto e Trentino), la granfondo prenderà una “piega” diversa, dirigendosi verso Ala e quindi Mori. A questo punto per i granfondisti inizia la salita “vera”, con l’attacco della strada verso Brentonico e la località turistica di S. Valentino e della “Polsa”. Una zona famosa d’inverno per le sue piste e per le cime innevate, e meta in estate di numerose escursioni: questa la cornice della “scalata top” del percorso granfondo, che vanta oltre 1.000 metri di dislivello in circa 20 km, con vista spettacolare sulla valle sottostante.
Al Rifugio Graziani (1656 metri) si raggiunge il punto più alto del percorso, dopo il quale si prosegue sulle strade del Monte Baldo, restando sempre in zona altimetrica “rossa”. Il percorso riporta poi a valle con una impegnativa e tecnica discesa che conduce in picchiata, curva dopo curva, ad Avio, da dove restano solo pochi km in falsopiano al traguardo di Rivalta. Identico punto d’arrivo anche per il tracciato mediofondo, che a Borghetto piega direttamente verso Rivalta, tagliando l’ascesa di S.Valentino e proponendo un percorso impegnativo ma accessibile.
Per tutti gli iscritti è stato anche definito un ricco pacco gara, che comprende un paio di guanti, un paio di calzini, un cappellino e altri gadgets. La GF Eddy Merckx è inserita nei circuiti Challenge Giordana, del quale è tappa conclusiva, Nobili, Supernobili e Gran Combinata. Info: www.granfondoeddymerckx.com e www.challengegiordana.com
Fonte: Ag. Newspower Mario Facchini
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