La “Terra di Lavoro”: questo è il toponimo con cui è conosciuta la provincia di Caserta, che ha ospitato l’ottava tappa del Trofeo Centro d’Italia Rendingò, sotto la supervisione di Niko Zoppo. Anche quest’anno il circuito ha raccolto un buon numero di adesioni, soprattutto da parte dei ciclisti laziali, che si sono sempre schierati al via di tutte le prove e ovviamente non potevano mancare all’appuntamento dell’otto settembre, che ha rappresentato una delle new entry del circuito. Per l’occasione, oltre ai classici percorsi di mediofondo e granfondo, era stato allestito un percorso di quarantacinque chilometri destinato ai cicloturisti.
A dispetto delle aspettative dei partecipanti, che ignari credevano la zona priva di difficoltà in termini di ascese e pendenze, gli organizzatori avevano disegnato dei tracciati, soprattutto il più lungo, che comprendevano tratti impegnativi con pendenze intorno al venti per cento. Pertanto chi si era illuso, al centesimo chilometro di gara si è trovato di fronte un muro a doppia cifra, ostico da scalare. Fortunatamente una provvidenziale fontanella ai piedi della ripida erta ha dato sollievo a chi scrive, sopperendo alla esiguità dei ristori (ne servirebbero perlomeno altri due). A parte questo aspetto, che mal volentieri tollererei se non si trattasse di una manifestazione debuttante, le mie impressioni sono positive. Il paesaggio, con le strade immerse nel verde, e alcuni centri antichi della zona un tempo abitata dai Sanniti, ha rappresentato una cornice piacevole, facendomi ricredere su quella che credevo una parte d’Italia degradata e in mano alla delinquenza. Trattandosi comunque di una terra martoriata, gli organizzatori, attraverso la manifestazione cicloamatoriale, hanno voluto lanciare un messaggio a difesa della legalità (come viene detto esplicitamente nella home page del sito web della granfondo) e far conoscere i lati migliori della provincia di cui spesso si parla solo al negativo.
Entrando nel vivo della gara i circa quattrocento iscritti, partendo dalla piazza di Santa Maria Capua Vetere si sono mossi in direzione Capua, dove è stato dato il via ufficiale alla competizione, che ha visto subito andare al comando Vincenzo Pisani (MB Lazio), poi ritiratosi per problemi al cambio. In testa alla corsa si sono quindi portati Roberto Cesaro (ASD Apicella Cycling Team), Mauro De Giuli (Cicli Conti 1980) e Andrea D’Anna (Centerbike Libertas Casagiove) che hanno concluso in quest’ordine. Mentre solo Maria Piscopo (Tranchese Cycling) e Gabriella Asci (ASD Roma) hanno rappresentato il gentil sesso sul percorso lungo, sono state di più le donne che hanno gareggiato sulla distanza ridotta con Roberta Galvani (Cicli Conti 1980), che si è portata a casa la vittoria della prima edizione della Mediofondo dei Gladiatori, alla stregua di Costanzo Biasielli (MB Lazio Ecoliri), che ha battuto in volata Marco D’Agostini (CRM Racing).
Fonte: Granfondo News, testo di Piergiorgio Rocci