Buona la prima per la Granfondo delle 3 Regioni Città di Sapri. La prima edizione della corsa organizzata dall’Asd Sapri Bussento, corsa domenica 8 settembre 2013, ha visto al via atleti provenienti da tutto il sud Italia, oltre dalla Campania, dalla Basilicata, Calabria e Puglia, e non solo impegnati su tre percorsi, due agonistici, il lungo e il medio e uno cicloturistico di 50 km, il corto.Lungo A trionfare sono stati il re e la regina delle Granfondo del Sud Italia, Antonio Borrelli ed Elena Cairo. Il percorso lungo, infatti, è stato vinto da Antonio Borrelli dell’asd autotrasporti Convertini chiudendo i 150 km in 4 ore e 15 minuti con una media di 36 km/h. Battuto per 23 secondi il forte lucano Tommaso Elettrico del Team Calcagni. Terzo un altro dei favoriti, Gaetano Colletta della GS Piconese. Tra le donne, come detto, si è imposta la campionessa italiana Elena Cairo della Tranchese Cycling, con il tempo di 4 ore e 35 minuti ad una media di 33km/h, chiudendo al 19esimo posto assoluto.
Medio Nel percorso medio grande protagonista il cilentano Nicola Riccio dell’asd Marco Pantani Montesano sulla Marcellana, il quale ha sfiorato l’impresa con una fuga da lontano, partita sulla prima asperità di giornata. Sul traguardo Riccio è stato anticipato da Raffaele Cinque del Team ciclismo Sorrentino che ha chiuso i 117km del percorso medio in 3 ore e 22 minuti anticipando di 2 minuti, appunto, proprio il morigeratese Nicola Riccio. Terzo Sandro De Gennaro dell’Asd Marina di Rossano.
I cilentani Ottima la prestazione dei cilentani, oltre a Nicola Riccio anche Onofrio Monzillo si è distinto giungendo sesto sul percorso lungo. Buona anche la prova dei team del Vallo di Diano, asd Tortorabikes.com di Polla e asd Marco Pantani di Montesano che hanno piazzato numerosi atleti tra i primi 20 nei due percorsi agonistici.
La granfondo si è corsa sotto un caldo torrido e non pochi atleti sono giunti al traguardo stremati, i quali hanno ricevuto una calorosa accoglienza dal pubblico di Sapri, nel territorio del Cilento e in tutto il Golfo di Policastro. Un po’ meno per le strade costiere della Basilicata e Calabria dove più di un atleta ha ricevuto insulti.
Fonte: www.giornaledelcilento.it