Sölden/Ötztal (Austria) – Il tempo non è stato dalla parte dei 3352 ciclisti, di cui 154 donne (su 4000 ammessi) che questa mattina alle 6.45 sotto una pioggia battente e con una temperatura invernale, hanno dato il via alla 33.ma edizione della Ötztaler Radmarathon. Una gara tra le più dure al mondo, 238 km e 5500 m di dislivello, oggi ancor di più, che i veri duri hanno affrontato con grinta e determinazione nonostante le condizioni metereologiche avverse. Dopo l’avvio in discesa verso il fondovalle del tratto iniziale, a Ötz a 18.5 km dallo start, si sono ritirati altri 127 partecipanti per il freddo e la difficoltà del Kühtai, il primo dei passi che porta verso il Brennero.
Così 3125 temerari, di cui 147 donne, sono diventati i veri protagonisti di questa giornata sportiva davvero epica. Una gara che solo chi ha nelle gambe chilometri e ore di salite riesce a fare, ma che ogni anno attira sempre più partecipanti: sono state 21000 le domande di ammissione con una crescita esponenziale. Anche quest’anno i più numerosi sono i tedeschi (2586) seguiti dagli austriaci (1040) e poi gli italiani (780 da 37 province) per un totale di 53 nazioni.
Pioggia e freddo hanno contrassegnato quasi tutta la gara, con un’alternanza di primi in classifica abbastanza movimentata, dando un po’ di tregua nel primo pomeriggio con il passaggio delle teste di serie, Cunico Roberto e Jörg Ludewig in Val Passiria che hanno così affrontato il temuto e faticoso ultimo passo Rombo, con sprazzi di cielo azzurro e condizioni climatiche migliori.
Ad aggiudicarsi il podio della 33° Ötztaler Radmarathon 2013, competizione ciclistica aperta a professionisti e dilettanti, l’italiano Cunico Roberto di Thiene (Vi) – Team Beraldo since - con il tempo di 7.13.06.
Tanta fatica e un tempo davvero brutto sono stati i fattori determinanti di questa Granfondo fatta di lunghe scalate. I passi più duri sono proprio quelli di fine gara, dove lo sforzo richiesto è davvero tanto. Dopo il Kühtai il serpentone si è diretto alla volta del Brennero, il percorso è poi sconfinato in Italia a Vipiteno (Bz) per affrontare successivamente le salite degli altri due passi, il Giovo a 2090 m. e il massacrante Rombo a 2509 m.
Al secondo posto, si è classificato il tedesco Ludewig Jörg – Team Alpecin RoadBike - a 12 secondi con il tempo di 7.13.18 mentre terzo si è classificato l’italiano Zen Enrico di Bassano del Grappa (Vi) – Team Beraldo since - con il tempo di 7.15.49.
Ad aggiudicarsi il podio femminile la tedesca Dietl Monika con il tempo di 8.29.43, seguita dalle austriache Prieling Nadja – 8.52.06 e Simone Käferböck – 9.07.44.
Una gara contrassegnata da un’alternanza di prime posizioni ma che poi ha visto, il favorito Cunico Roberto di Thiene (Vi) affrontare il passo Rombo attaccando il tedesco in testa Ludewig Jörg seguiti dal belga Bury Bart e da Enrico Zen altro veneto che sin dalla partenza è stato tra i protagonisti di questa edizione.
Senza mai mollare e sempre all’attacco, come esige questa granfondo, il gruppo ha affrontato con le ultime forze rimaste il durissimo Passo Rombo con i suoi 2509 m. di altezza e 28.7 km di salita, per poi lasciarsi andare in discesa verso l’arrivo di Sölden alla velocità di 100 km orari. Il vincitore, classe 1979, è sempre stato in gara attaccando sul Passo Rombo il rivale tedesco che gli ha consegnato la vittoria arrendendosi alla sua supremazia fisica.
Il vincitore riconferma la tradizione italiana di questo podio, dopo due edizioni vinte da un campione tirolese. Ottavo nella scorsa edizione, Cunico Roberto, ha così commentato questa vittoria “ Ho sempre sognato di vincere questa gara, sin da quando ho iniziato a gareggiare, sono dieci anni che inseguo questo traguardo e oggi ce l’ho fatta e sono al settimo cielo! La pioggia e il freddo alla partenza sono stati un ostacolo in quanto causavano crampi ai muscoli e mi impedivano di prendere ritmo. Poi la gara è decollata, sul passo Rombo negli ultimi 9 km che precedono la cima, ho attaccato il tedesco Ludewig che mi ha lasciato andare perché ero più forte. Una persona stupenda con la quale ho voluto arrivare insieme al traguardo. Dedico questa vittoria a tutta la mia famiglia, alla mia squadra e all’amico Enrico Zen con il quale ci alleniamo spesso insieme, condividendo questa passione per la bici che per noi è divertimento”.
Alle ore 21.00 la tradizionale grande festa di premiazione alla Freizeit Arena di Sölden con un autentico show fatto di esibizioni, spettacoli e musica, chiuderà definitivamente questa 33. edizione. Fondamentale il contributo di oltre 1.000 volontari che insieme all’organizzazione perfetta, hanno permesso lo svolgimento di questa particolare edizione.
Tutti i risultati dei partecipanti italiani suddivisi per province sono scaricabili dal sitowww.oetztaler-radmaraton.com
Le foto ufficiali sono scaricabili da http://bildarchiv.oetztal.com/pindownload/login.do?pin=Y01WV