Il traguardo di Melilli incorona campione d’Italia Under 23 Matteo Trentin, del Team Brilla, vincitore della gara in linea Canicattini Bagni – Melilli Trofeo “Città di Melilli – S. Sebastiano”. Trentin ha preceduto il sardo Fabio Aru e il toscano Andrea Fedi. Un arrivo a braccia alzate per lui al termine della dura salita che conduce in piazza San Sebastiano.
Il neo campione, originario di Borgo Valsugana (Tn), ha già vinto nel 2011 il Gran Premio Liberazione di Roma. La gara, dopo la categoria élite (senza contratto maschile) che ha visto in mattinata laurearsi campione italiano il trevigiano Matteo Busato, 23 anni della GS Zalf Desiree, è partita da via Vittorio Emanuele alle 14,30, con lo start dato dal sindaco di Canicattini, Paolo Amenta. 116 i ciclisti partiti, in rappresentanza di 38 squadre. Prima del via l’assessore comunale allo Sport, Salvatore La Rosa, ha premiato il ciclista canicattinese Pierpaolo Ficara.
Tra i partenti (e favoriti della vigilia) anche Moreno Moser, nipote di Francesco Moser che esattamente 32 anni fa (il 24 giugno 1979) ha conquistato la maglia di campione d’Italia sulle strade di Acicatena (Ct), centro che sarà domani nuovamente protagonista dell’atteso clou della Settimana Tricolore rappresentato appunto dal Campionato Italiano su strada Professionisti (Elite con contratto). La partenza è in programma alle ore 11 (234,9 la distanza da percorrere).
Dopo il via i corridori hanno compiuto due giri sullo stesso circuito della gara Elite disputata in mattinata; la carovana si è quindi diretta verso Melilli. Gruppo pressoché compatto per i primi 80 chilometri, quindi l’attacco dell’atleta locale Michele Gazzara, accompagnato da Andrea Fedi e Mattia Moresco. Il loro vantaggio al km 94 è arrivato a 33 secondi su un gruppo di trenta atleti; ad oltre due minuti il resto dei corridori.
Cinque chilometri dopo il gruppo ha rosicchiato 7 secondi ai fuggitivi. A 40 chilometri dall’arrivo Moresco perde contatto da Gazzara e Fedi che rimangono al comando della corsa. La solitudine dei battistrada dura poco perché i due sono presto raggiunti prima da Fabio Aru, poi da Pierre Paolo Penasa e Matteo Trentin. A trenta chilometri dalla fine la fuga (Gazzara viene staccato) resiste e registra anzi 46 secondi di vantaggio su Enrico Barbin, Attilio Nichele, Mattia Barabesi, Mirko Tedeschi e Pietro Osele.
Gazzara riesce a riagganciarsi alla testa al chilometro 121. Barabesi e Barbin rimangono gli inseguitori più immediati, a 35 secondi. Cinque uomini al comando con 48 secondi di vantaggio sugli inseguitori al km 126. La gara rimane movimentata e, quando mancano 20 chilometri dal termine, Aru e Trentin si staccano ancora e si pongono al comando della gara, con 40 secondi di vantaggio sui più diretti inseguitori, Fedi e Penasa.
Quest’ultimi riescono ad avvicinarsi ai fuggitivi al chilometro 135 riducendo lo svantaggio a 24 secondi. Il vantaggio del duo al comando si riduce ad appena 13 secondi al chilometro 141; secondi che diventano 8 a cinque chilometri dal termine. Aru e Trentin resistono ai tremila metri ed anzi incrementano il vantaggio su Fedi e Penasa, portato a 24 secondi. Sulla salita che porta al traguardo scatta Aru ma Trentin lo riaggancia a due chilometri dall’arrivo.
Il tandem di testa riesce a resistere ed incrementa il vantaggio; il testa a testa tra i due si fa avvincente con Aru che attacca e Trentin che replica prontamente agli allunghi. All’ultimo chilometro Trentin fa l’andatura. Ancora scatti e risposte in vista del traguardo. L’allungo decisivo è però di Trentin che riesce a mettere le ruote davanti ad Aru.
Interviste
Matteo Trentin (Team Brilla): “Sono felicissimo, dedico questa vittoria alla mia famiglia e alla squadra. Ero arrivato preparato e concentrato a questa gara e per fortuna è andata benissimo. La corsa è stata molto impegnativa ed ho avuto la fortuna di centrare la fuga buona. Da soli era impossibile staccare gli altri così ci siamo staccati con Fabio Aru. Sull’arrivo avevo più gambe e l’ho staccato”.
Fabio Aru (Pallazago Elledent): “Ci ho provato più volte a staccare gli altri ma era veramente difficile. Il caldo è stato quasi insopportabile. Trentin ne aveva di più e nell'ultimo chilometro non sono più riuscito a riprenderlo. Purtroppo per noi è una giornata bruttissima perché è morta la nostra presidente”.
Andrea Fedi (Hopplà truck): “Sono molto contento perché Aru e Trentin hanno dimostrato di essere superiori. Il percorso è stato molto selettivo. Io ho provato ad anticipare gli attacchi prima dell'arrivo a Melilli ma non ci sono riuscito. Quando Aru e Trentin sono scattati non sono riuscito a tenerli anche per il caldo è stato asfissiante”.
Campionato italiano under 23
ORDINE D’ARRIVO:
1. Matteo Trentin (Team Brilla Pasta Montegrappa) in 3h51’54”
2. Fabio Aru (Team Palazzago) a 4”
3. Andrea Fedi (Hopplà Truck IT) 1’10”
4. Pierpaolo Penasa (Zalf Desirée Fior) a 1’15”
5. Enrico Barbin (Trevigiani Dynamon Bottoli) a 1’27”
6. Mirko Tedeschi (Petroli Firenze) a 1’54”
7. Mattia arapesi (Hopplà Truck IT) a 1’55”
8. Attilio Nichele (Site Marchiol) 1’57”
9. Davide Villella (Team Colpack) 2’31”
10. Michele Foppoli (Delio Gallina S.Inox)
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