A distanza di quattro mesi dalla finale dell’UCI World Cycling Tour 2014 l’UCI riconosce le ragioni della FCI e squalifica gli amatori non tesserati che vi parteciparono. La Federazione Ciclistica, all’indomani dello svolgimento della prova di Lubiana, segnalò all’UCI che avevano partecipato amatori italiani con licenze giornaliere rilasciate dagli organizzatori sloveni, in deroga, secondo la stessa FCI, ai regolamenti attuali.

Il ricorso, presentato in data 21 novembre 2014, ha trovato accoglimento con la seguente motivazione: “Relativamente alla sopramenzionata corrispondenza – recita la comunicazione ufficiale dell’UCI – ricevuta dalla FCI, prendiamo atto del suo disaccordo con il fatto che gli atleti non in possesso di licenza della Federazione di appartenenza hanno partecipato alla corsa nonostante le disposizioni del Regolamento UCI ... Considerato tutto ciò, dobbiamo rimarcare che in accordo con l’art. 15.1.002 del Regolamento UCI, nel ciclismo per tutte le competizioni, gli atleti possono correre con licenza giornaliera emessa dall’organizzatore della federazione nazionale, ad eccezione della finale UWCT”.

Per questo motivo gli atleti che non avevano il diritto di partecipare alla finale sono squalificati e vengono, di conseguenza, esclusi dalle classifiche finali.