Dom12222024

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A Sorbolo Mezzani l'incontro del Settore Fuoristrada FCI

 

 

Si è svolto presso la “Sala Clivio” del Centro Sociale di Sorbolo Mezzani, l’incontro del Settore Fuoristrada che ha visto la partecipazione di tecnici, società ed organizzatori. Presenti circa 130 persone, tra cui il vicepresidente vicario del CONI Emilia-Romagna Andrea Vaccaro, i Consiglieri Federali Serena DanesiGiancarlo Masini, i rappresentanti dei CR Emilia-Romagna, Lombardia, Alto Adige, Piemonte, Marche, Friuli, Liguria, Toscana, Puglia e Lazio, i Segretari di settore Mauro Centenaro, Elena Danese e Francesca Ferrari.

Sul tavolo dei relatori, impreziosito dalle maglie di leader di Coppa del Mondo e quella iridata di ciclocross, il presidente FCI Cordiano Dagnoni, il consigliere con delega al Fuoristrada Masini, il Team Manager delle Nazionali Roberto Amadio ed il responsabile del Team Performance Diego Bragato, coordinati dal presidente del Settore Fuoristrada Massimo Ghirotto, che ha stilato un bilancio della stagione 2023 e illustrato i programmi nazionali ed internazionali per l’anno olimpico (in allegato).

Ad introduzione del meeting una interessante presentazione del Sindaco di Sorbolo Mezzani Nicola Cesari, padrone di casa ieri e promotore di una serie di progetti volti alla valorizzazione del territorio attraverso il sostegno e la promozione dei corretti stili di vita. Tra questi, l’utilizzo della bicicletta, sia nella sua veste sportiva che in quella di veicolo per il turismo: ne è un esempio la Food Valley Bike, circuito ciclabile da Parma a Busseto che valorizza le zone rivierasche del Po, insieme alla loro cultura gastronomica.

Apre i lavori l’intervento del presidente Dagnoni, che ha ricordato come il Fuoristrada sia in grado di esprimere numeri importanti e possa essere una grande opportunità per praticare ciclismo in sicurezza. Ha ricordato inoltre come questa Federazione abbia una visione a medio e lungo termine, scegliendo di non investire soltanto nelle specialità olimpiche: “La nostra federazione ha deciso di impegnarsi su tutti i settori e che questo sia un percorso virtuoso lo dimostrano le tante medaglie conquistate. A quelli che guardano soltanto il bicchiere mezzo vuoto, affermando che il ciclismo italiano sia in crisi soltanto perché non abbiamo un campione di gare a tappe, rispondo che dovrebbero guardare la crescita complessiva di tutto il movimento. Il fuoristrada è uno di quei settori in cui stiamo investendo e con il quale stiamo già raccogliendo: un lavoro che darà i frutti migliori per Los Angeles 2028”.

“La nostra è una visione a medio-lungo termine” gli fa eco Roberto Amadio, Team Manager delle Nazionali di ciclismo. Che aggiunge: “Non ci sono solo le specialità olimpiche, ci sono anche tutte le altre che non abbiamo intenzione di lasciare indietro. La nostra visione non comprende solo il quadriennio che si concluderà con Parigi 2024: in discipline in cui non abbiamo raggiunto la qualificazione, come il BMX Freestyle, abbiamo già cominciato ad organizzare eventi e nuovi reclutamenti per essere competitivi a Los Angeles 2028”.

La parola passa a Diego Bragato, che ha spiegato come il Team Performance stia collaborando sempre più a stretto contatto con il settore Fuoristrada, supportando tutti i CT in maniera trasversale sulla performance (preparazione atletica, test di valutazione, studio materiali, biomeccanica, psicologia): tutte aree fondamentali per potersi esprimere ad alti livelli ed ottenere il miglior risultato possibile.

Spazio poi ai Commissari Tecnici Mirko CelestinoDaniele Pontoni, Federico VenturaSimone FabbriAngelo Rocchetti, che hanno stilato un bilancio della stagione appena conclusa ed esposto i programmi delle proprie Nazionali per il 2024. Assente il CT del BMX Racing Tommaso Lupi, impegnato con la prova di Coppa del Mondo in Nuova Zelanda.

Special guest di giornata il neo campione del mondo di ciclocross per la categoria juniores Stefano Viezzi, che in collegamento da remoto ha raccontato alla numerosa platea le emozioni provate nel vincere e indossare la maglia iridata. “Quando ho tagliato il traguardo non ci credevo, non credevo di avercela fatta. Poi ho pensato a tutto il lavoro che c’è stato dietro a questo lungo percorso e sono felice di essere riuscito a ripagarlo. Il mio obiettivo era di portare in alto l’Italia come aveva fatto Daniele (Pontoni, ndr) e vi ringrazio per tutte le opportunità che mi avete dato”. L’incontro è poi proseguito con la presentazione dei circuiti e degli eventi Fuoristrada più importanti della stagione 2024.

Soddisfatto Massimo Ghirotto“E’ stata una importante occasione di confronto per tutto il movimento. Ringrazio per la numerosa partecipazione e l’interesse dimostrato: la nostra è una disciplina in forte crescita proprio grazie alla continua sinergia tra tutte le componenti di base”. Una coesione che ci invidia tutto il mondo, come sottolinea il presidente Cordiano Dagnoni“Ci chiamano ‘La Squadra’, in italiano, perché trasmettiamo a tutti un sentimento di unione e armonia. Questo è il nostro grande valore aggiunto, che abbiamo costruito grazie alla collaborazione tra staff tecnico e collaboratori coinvolti”.

Chiude così il presidente Dagnoni: “Grazie a Massimo Ghirotto, alla sua professionalità e alla sua passione, grazie alle quali questa commissione ha agito con un impulso diverso. Grazie al consigliere Giancarlo Masini, delegato per il Fuoristrada che lavora ogni giorno dimostrando di avere davvero a cuore questo settore. Ringrazio il sindaco di Sorbolo Mezzani Nicola Cesari ed il suo entusiasmo, la Regione Emilia-Romagna, il vicepresidente CONI Andrea Vaccaro, oggi presente, ed il CR Emilia per l’ospitalità.

Grazie ai rappresentanti regionali, a tutto il nostro staff tecnico, al Team Manager Roberto Amadio e a Diego Bragato, in rappresentanza del Team Performance che ha creato maggiore sinergia tra diverse discipline e gruppi di lavoro. Ma il ringraziamento più importante va a tutte le società e agli organizzatori presenti: sono loro i protagonisti di questo evento. È una importante occasione di confronto, sono ben accolte tutte le considerazioni e le critiche costruttive che possono far bene al nostro ciclismo”.