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Con il quinto posto di Pasqualon al Beghelli, si chiude il 2014 di Area Zero

 

 

Scende il sipario sulla stagione 2014. Area Zero D'Amico è stata protagonista dal primo all'ultimo giorno, dall’esordio in gruppo al Gp Costa Etruschi di febbraio fino al Gp Beghelli di ottobre.

Domenica sulle strade dell'Emilia, in questa classica di fine stagione del calendario italiano, vinta da Valerio Conti (Lampre) su Kristijan Koren (Cannondale) e Ilnur Zakarin (Rusvelo), per Area Zero è arrivato il 5° posto di Andrea Pasqualon, secondo nella volata del gruppo alle spalle del terzetto che ha anticipato tutti sul traguardo di Monteveglio (RE). Un altro ottimo piazzamento firmato Area Zero D'Amico che si conferma la prima formazione continental italianadel gruppo, l'unica capace di piazzare un corridore nella top10 anche in quest’ultima prova stagionale lottando "spalla a spalla" con i top team pro tour e professional.

Un palmares di tutto rispetto quello messo assieme da Area Zero D’Amico nel suo “anno zero”: 2 vittorie, la 7° tappa della Vuelta Colombia e il Gp Sukarnten in Austria, con Andrea Pasqualon. Sempre Pasqualon 3° al Gp Costa Etruschi e al Trofeo Laigueglia, 3° nella 11a tappa della Vuelta a Colombia, 5° al Giro dell’Appennino e 5° al Gp Beghelli. Senza dimenticare altri ottimi risultati come la vittoria della maglia di miglior giovane di Simone Petilli alla Settimana Coppi & Bartali e quella di miglior scalatore di Paolo Ciavatta alla Vuelta Castilla y Leon in Spagna. E poi la rivelazione Fabio Chinello, che ha dimostrato di essere un corridore dal sicuro avvenire, a un passo dal successo in tante occasioni 2° al Gp Izola in Slovenia 2°,3° e 5° in Colombia, 5° al Circuito Getxo, e nel finale di stagione 5° alla Coppa Bernocchi, al Trittico Lombardo, e 3° al Memorial Pantani.



“Più che nei risultati, che comunque sono arrivati e sono stati il frutto del lavoro di tutta la squadra, la soddisfazione maggiore sta nell’essere riusciti a portare avanti il progetto che consisteva nella crescita del gruppo, un gruppo nuovo e giovane” spiega il team manager Ivan De Paolis. “Chiaramente non è stato facile, abbiamo dovuto fronteggiare molte difficoltà, ma è normale che sia così quando si a parte da zero. Siamo entrati in gruppo in punta di piedi e abbiamo lavorato con umiltà e impegno. I nostri corridori tutti giovani, e quasi tutti neoprofessionisti, hanno fatto un percorso di crescita e maturazione. Da parte di tutti c’è stato il massimo impegno. Erano qui per imparare a essere e comportarsi da professionisti e hanno lavorato duro per fare ciò. Qualcuno si è messo più in evidenza dimostrando doti maggiori. Altri hanno trovato più difficoltà ma anche questo è normale quando un giovane fa il salto tra i prof. Ora si tratta di guardare avanti, la volontà è quella di continuare e migliorare se possibile. Qualcuno resterà con noi, altri continueranno il loro cammino in altre squadre, qualcun’altro sta riflettendo sul suo futuro. Per tutti i ragazzi comunque c’è stata una crescita e una maturazione sia fisica che mentale. Questa è la cosa importante e noi siamo orgogliosi di quello che ha fatto questo gruppo.”

 

Ufficio Stampa AT Communication