La LAMPRE-MERIDA non riesce a centrare il bis consecutivo nel Gp Plouay, confermando che la tradizione favorevole per i colori blu-fucsia-verde nella corsa francese è legata agli anni dispari: vittoria di Pozzato nel 2013 e successo di Bole nel 2011.
Gli uomini diretti dal tecnico Orlando Maini hanno comunque cercato di farsi trovare pronti nel finale di gara, quando la corsa si è accesa, dopo essere stata blanda per gran parte del percorso (azione di 4 uomini, ripresi poi dal gruppo a 50 km dall'arrivo).
Nel penultimo giro del circuito, Durasek è stato protagonista di un valido attacco in compagnia di corridori di spessore come Kwiatkowski, Nordhaug, Wellens, Hermans, Tulik e Jensen: i fuggiviti hanno guadagnato 50" sul gruppo, prima che si materializzasse la rimonta.
Col plotone tornato unito, si sono susseguiti altri scatti e in un'azione si sono inseriti anche il campione del mondo Rui Costa (foto Bettini) e Mori, senza però riuscire a vincere la resistenza del gruppo.
A 5 km dal traguardo, invece, un allungo di Gautier ha permesso ad altri 6 atleti di fuoriuscire dal gruppo: è stato l'attacco buono che ha permesso a Chavanel di conquistare il Gp Plouay regolando i compagni di fuga.
Per la LAMPRE-MERIDA, 35° posto di Mori (+2"), Rui Costa 92° (+11).
" L'edizione di quest'anno del Gp Plouay ha proposto tutti gli spunti più interessanti nel finale e noi ci siamo sempre stati - ha spiegato il ds Maini - Bene prima Durasek, in un'azione che è arrivata a toccare un buon margine. Reattivi poi anche Mori e Rui Costa: il campione del mondo era al rientro alle gare dopo il Tour de France, quindi la sua prova è stata valida. Purtroppo siamo mancati nell'allungo decisivo e questo ci ha portato a non raccogliere nulla in termini di risultati ".
ORDINE D'ARRIVO
1- Chavanel 5h38'26"
2- Fedi s.t.
3- Vichot s.t.
4- Gautier s.t.
35- Mori 2"
57- Oliveira s.t., 92- Rui Costa 11", 109- Valls 1'13", 122- Durasek 2'50", 136- Cattaneo 5'44", 137- Cimolai s.t., Wackermann dnf
Press Office Lampre-Merida