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I cittì Cassani, Amadori e De Candido hanno visionato i circuiti di Ponferrada 2014

Percorso esigente perché aperto a molte soluzioni – dice Cassani dopo la ricognizione –. Mi ricorda Benidorm 1992

 

Prime impressioni iridate per il CT Davide Cassani (nazionale professionisti) che, insieme ai CT Marino Amadori e Rino De Candido (rispettivamente CT nazionale uomini U23 e junior), ha effettuato, nella giornata odierna, la ricognizione lungo il circuito di Ponferrada (Spagna), teatro, dal 21 al 28 settembre, dei prossimi Campionati del Mondo strada/crono donne (élite-juniores) e uomini (juniores-under 23 ed élite).

Cassani ha effettuato la ricognizione in bici, sia lungo il percorso che ospiterà la prova a cronometro individuale (uomini élite - 24 settembre, distanza di 47,10 Km), sia lungo il circuito che ospiterà la gara in linea riservata ai professionisti (domenica 28 settembre, circuito ripetuto 14 volte per una distanza 254,80 km).

“Ho effettuato due giri in bici lungo il circuito della prova in linea. Uno con asfalto asciutto e l’altro sotto la pioggia. E’ caratterizzato da due salite: la prima di circa 5 km con pendenza massima al 5% e la seconda, posta a 5 km dall’arrivo, più breve con pendenza all’8% e in un attimo, dopo la discesa, ti ritrovi sul traguardo. Per la tipologia della prima salita, con strade larghe e pedalabili, mi ricorda il percorso di Benidorm dei mondiali del 1992, anche se questo meno duro. Rispetto agli anni scorsi, è necessario tener conto della difficoltà di correre in un circuito, anche se i 4200 metri di dislivello bisogna superarli; oltre alla difficoltà di poter interpretare al meglio il percorso visto che è aperto a molte soluzioni nel finale. Non è per velocisti puri anche se alcuni velocisti potrebbero tener duro e sorprendere nel finale. Potrebbe esserci un arrivo di un gruppo di 40/45 corridori insieme, anche se su un percorso del genere una fuga da lontano potrebbe avere spazio.” – dice il CT Cassani.

 

Per quanto riguarda il percorso della prova a cronometro Cassani afferma: “E’ velocissimo nella prima parte e un po’ più impegnativo nell’ultima. Non è tecnico, perché presenta poche curve. Gli ultimi 10 km del percorso fanno parte del circuito della gara in linea comprendendo una parte della prima salita di 5 km e l’ultima più impegnativa, anche se più breve. E’ un bel percorso, lo vedo adatto a Malori”.


Anche per il CT Amadori il circuito è aperto a molte soluzioni: “Da evidenziare la distanza che è notevole per la categoria – dice Amadori –. Non è proibitivo ed è pedalabile. Tecnicamente la prima salita ha una pendenza che non preoccupa ma la seconda salita presenta una rampa di circa 1 km con pendenza fino all’8% posta a 5 km dall’arrivo. Questo è senza dubbio il punto cruciale del circuito. Aperto a più soluzioni possiamo aspettarci arrivo in gruppo o del singolo”.

La prova in linea uomini U23 è in programma venerdì 26 settembre, circuito ripetuto 10 volte per una distanza 182 Km). Il percorso dedicato alla prova a cronometro individuale (U23 - lunedì 22 settembre, distanza 36,15 km) è anche per Amadori “lineare, veloce e su una distanza notevole per la categoria”.
Della stessa opinione il CT Rino De Candido: “Un circuito meno impegnativo rispetto alla passata edizione. Strade pedalabili e il finale aperto a diverse soluzioni. Per la cronometro, visto il percorso con poche curve e bei rettilinei, quindi non tecnico, credo che potremmo dire la nostra”.

Ricordiamo che il percorso della prova in linea uomini juniores, in programma sabato 27 settembre, sarà ripetuto 7 volte per una distanza totale di 127,40 Km. Mentre, la prova contro il tempo per la categoria junior uomini è in programma martedì 23 settembre su una distanza 29,50 km.

Ufficio Stampa Federcicilsmo Roberta Ceppi