Terzo posto in una giornata eccezionale per Giovanni Lonardi e la EOLO KOMETA. Il corridore italiano ha approfittato del perfetto lavoro dei suoi compagni di squadra, con quattro compagni negli ultimi chilometri e il lancio di Mirco Maestri che lo ha lasciato in testa negli ultimi 100 metri. La vittoria è andata a Philipsen (Alpecin).
Con il miele sulle labbra, con la rabbia di averla vista così vicina, ma anche con la sensazione di aver fatto il miglior lavoro possibile per ottenerla. La EOLO KOMETA era in forma smagliante nella quarta tappa del Giro di Turchia, in lotta per la vittoria e sul punto di ottenerla nell’arrivo in volata. Andrea Pietrobon, David Martin e Mirco Maestri hanno trascinato Giovanni Lonardi che ha lanciato la volata, resistendo a tutti gli avversari e arrivando alle porte della vittoria, infine terzo al fotofinish.
La squadra ha protetto il suo sprinter nella parte finale, cercando la posizione migliore, e guidando il gruppo una volta superato l’ultimo chilometro. Prima sulla ruota della UAE, poi dello stesso Maestri, lanciando Lonardi, tutto è andato alla perfezione. Ma la forza di Philipsen, mal posizionato ma capace di rimontare negli ultimi metri, ha privato il corridore italiano di una vittoria a cui era stato vicinissimo e per la quale sicuramente lotterà ancora nei prossimi giorni.
Giovanni Lonardi: “È stata una tappa dura, siamo arrivati allo sprint dopo molti attacchi all’inizio con tutti i compagni di squadra che cercavano di essere in fuga. Poi la squadra ha lavorato molto bene, sono stato superato negli ultimi 50 metri da Philipsen e Dupont ma eravamo molto vicini”.
Jesús Hernández, direttore sportivo: “Incredibile, la squadra è stata incredibile. Nei primi chilometri siamo stati molto attivi nel cercare la fuga, ma non è stato possibile. Poi è stato il momento di proteggere Lona e la comunicazione tra tutti i compagni di squadra è stata fantastica. Il risultato è quello che ci siamo meritati per il lavoro svolto. Sono molto orgoglioso di tutti i corridori, del loro impegno e del loro atteggiamento. Questa è la linea che dobbiamo seguire e nonostante il terzo posto, che ti lascia sempre desiderare di più, sono soddisfatto”.