Una giornata indimenticabile con Luca Spada, CEO di EOLO, come ospite d’onore. Luca Pacioni ha firmato un sesto posto per l’EOLO-KOMETA Cycling Team nella partenza competitiva della stagione 2021, che si è svolta questa domenica in una rinata Clàssica Comunitat Valenciana che si è svolta su un percorso ridotto all’ultimo minuto per assicurare la celebrazione della gara con le massime garanzie sanitarie.
Le previsioni di una rivoluzione dello sprint si sono avverate per questa rinascita dell’ex Trofeo Luis Puig. Pacioni, per il quale i suoi compagni di squadra hanno lavorato alla perfezione e che è stato lanciato nell’ultima tappa da Mattia Frapporti, ha finito sesto in una volata affollata dove il più veloce è stato il francese Lorrenzo Marzin (Total-Direct Energie).
Il percorso inizialmente previsto, 150 chilometri tra la città di Alicante di La Nucia e la città di Valencia, ha dovuto essere ridotto a causa dell’attuale situazione sanitaria nella Comunità Valenciana. L’organizzazione ha posto l’arrivo vicino alla zona della spiaggia di Tavernes, 50 meno di percorso. L’inizio della gara ha mantenuto tutta la sua piccantezza, con il passaggio attraverso il Coll de Rates e una prima metà della classica più spezzata e una seconda metà più favorevole.
Il ‘treno blu’ è riuscito a risolvere un momento complicato di gara quando, negli ultimi 40 chilometri, un movimento del francese Arkea ha causato un taglio di diciannove unità. Momenti in cui la corsa volava a 64 km/h. Un intenso lavoro degli uomini di EOLO-KOMETA ha permesso di completare la neutralizzazione negli ultimi venti chilometri.
“Abbiamo avuto diciassette chilometri molto intensi, abbiamo lavorato molto duramente per abbassare il taglio. L’esperienza di Francesco Gavazzi è stata fondamentale per gestire questa situazione di gara. Gava ci ha dato tranquillità, ci ha organizzato e abbiamo potuto iniziare a guidare il gruppo degli inseguitori”, spiega Samuele Rivi.
Nella volata, nonostante alcuni tentativi di fuga negli ultimi otto chilometri, EOLO-KOMETA ha lavorato per le possibilità di Pacioni. “Abbiamo protetto Luca il più possibile per lo sprint, cercando la migliore posizione possibile per lanciarlo. Abbiamo speso delle forze importanti per chiudere il taglio. Ma penso che abbiamo fatto un buon lavoro in questa prima gara”, ha detto Mattia Frapporti.
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