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Vincenzo Albanese, Luca Pacioni e Samuele Rivi approdano alla Eolo-Kometa

 

 

Il primo progetto sportivo sponsorizzato dalla Fondazione Contador nella categoria ProTeam continua a confermare importanti colpi di mercato e continua a pescare in Italia. Dopo i sette rinnovi e gli ingaggi dello spagnolo Arturo Grávalos e dell’italiano Manuel Belletti, altri tre corridori si uniscono alla Eolo-Kometa Cycling Team.

Per il 2021 arrivano Vincenzo Albanese e Luca Pacioni, provenienti rispettivamente dalla Bardiani-CSF e dell’Androni Giocattoli, entrambi firmano per una stagione, e anche Samuele Rivi, proviene dalla Tirol-KTM Cycling Team, che si è impegnato per due stagioni.

 

Vincenzo Albanese.

Professionista dal 2017, Albanese ha sempre corso nella Bardiani-CSF. Quattro stagioni dopo le quali ha deciso di intraprendere questa nuova avventura che lo motiva molto: “È una sfida che mi motiva molto. Si sta formando un’ottima squadra. Anche se è una squadra nuova, è già molto organizzata e sta attirando ciclisti molto competenti ed esperti”.

Originario di Olivetto Citra (1996), in Campania, è un corridore molto versatile. “Sono un ‘uomo squadra’. Sono un pasista veloce. Essendo in una squadra italiana, il mio programma è stato ovviamente molto italiano. È vero che continueremo a gareggiare molto in Italia, ma è anche un’occasione per scoprire altre gare. Ho partecipato alla Vuelta a la Comunitat Valenciana, conosco le gare di Maiorca, nel 2018 ho corso in Andalusia… Mi piace la possibilità di poter competere di più in Spagna”.

 

Luca Pacioni.

“Penso che sia un bel progetto. Si sta formando un’ottima squadra, di buon livello ed esperienza. Veniamo da una stagione molto strana in cui non abbiamo potuto correre molte gare. Ma fortunatamente abbiamo potuto fare bene in diverse occasioni e si è presentata la possibilità di rafforzare questo progetto. È un’occasione meravigliosa”, dice Luca Pacioni (1973).

Professionista dal 2016, il corridore di Gatteo stupisce subito con una vittoria di una tappa e la maglia di leader nella Vuelta al Tachira. Il suo palmares comprende vittorie di tappa al Giro della Cina, al Giro di Langkawi e al Giro di Taiwan. “Sono un corridore veloce. Ma non sono il classico velocista che può soffrire in salita. Sono noto per essere in grado di salvare un giorno difficile”, aggiunge.

Samuele Rivi.

“Vedo una grande opportunità per la mia carriera sportiva”, dice il 22enne ciclista trentino (1998). “Ho avuto l’opportunità di condividere i ritiri in Nazionale con due corridori come Antonio Puppio e Alessandro Fancellu che hanno sempre parlato molto bene del lavoro che si sta facendo qui. Ho avuto l’opportunità di conoscere la qualità di Alejandro Ropero anche nel passato Giro U23. Durante la prima tappa ero in fuga con lui”.

Rivi si descrive come versatile: “Sono un corridore bravo in pianura, mi difendo su terreni tortuosi e non ho paura neanche delle montagne, dove posso andare bene quando sono in buona forma”.

 

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