Il vento sulla faccia, il rumore delle ruote che girano senza sosta macinando i chilometri e, in fondo alla strada, una linea bianca che aspetta solamente di essere conquistata. Gara dopo gara, giorno dopo giorno.
In questo difficilissimo 2020, per gli elite-under23 italiani la routine che scandisce la vita del ciclista, e che ha sempre rappresentato una certezza, ha avuto un brusco stop il 1 marzo, quando la carovana ha sfilato per l’ultima volta all’8° Gp dell’Industria di Civitanova Marche (MC) prima di fermarsi a causa dell’acuirsi della gravissima emergenza sanitaria che ha colpito il Paese e il mondo intero.
Nel maceratese la General Store-Essegibi-F.lli Curia aveva sfiorato il podio con Matteo Baseggio, che si era classificato quarto e aveva portato in casa dei giallo-nero-verdi un altro buon piazzamento in un’annata partita nel migliore dei modi, con il riconoscimento del nuovo status di formazione Continental e il positivo debutto tra i prof al Trofeo Laigueglia (1.Pro).
“Quanto successo è stato un fulmine a ciel sereno, per il ciclismo e lo sport, ma soprattutto per quello che come Paese ci siamo trovati a dover fronteggiare” ha detto il Ds Giorgio Furlan. “Tutt’ora stiamo vivendo una situazione in evoluzione, ma dobbiamo aver fiducia e confidare nel fatto di riuscire a recuperare un po’ di stagione. Da agosto potrebbe esserci la possibilità di ripartire con le prove su strada, ma al momento è presto per avere delle risposte definitive.”
Dopo il lockdown e i training effettuati nel pieno rispetto delle disposizioni impartite, i ragazzi diretti dal Team Manager Alessandro Spiniella, Roberto Ceresoli, Giorgio Furlan, Remo Cordioli, Renato Caramel e Angelo Ferrari sono tornati in sella e hanno ripreso gli allenamenti, in modo da prepararsi al meglio al rientro alle corse.
“Prima che sopraggiungessero le limitazioni agli allenamenti all’aperto, i ragazzi come da programma avevano già raggiunto un buon grado di preparazione. Poi sono passati ai rulli, non senza qualche difficoltà, ma si sono sempre tenuti in movimento. Ora hanno ricominciato a uscire su strada, nell’ottica di una ripresa tranquilla. Se dovessimo tornare a correre i primi di agosto – come è stato ipotizzato – abbiamo ancora tempo e, quindi, andremo per gradi. Lavorano, stanno facendo delle belle uscite ma, come dicevo, nell’ottica di una crescita graduale e programmata” ha aggiunto Furlan. “Sarebbe fantastico riuscire a gareggiiare ad agosto, settembre e ottobre; sarebbe utile anche per il morale e per la comprensibile voglia di riprendere l’agonismo. Anche correndo gli ultimi tre mesi, ovviamente il 2020 resterà una stagione compromessa, ma la speranza è, assolutamente, quella di ricominciare a correre. Una volta che si ripartirà, potremo fare valutazioni complete anche per l’anno prossimo. Per i ragazzi correre significherebbe non perdere un anno di attività, cosa che sarebbe difficile non solo per loro, ma anche per le squadre e per gli sponsor. Ma, ora, dobbiamo votarci all’ottimismo e pensare a tornare in gruppo il prima possibile.”
La squadra veronese sta, inoltre, organizzando il ritorno in Italia del danese Sander Andersen e del giapponese Naoyuki Maehara, ansiosi di riunirsi ai compagni e – come tutto il team – di ricominciare più forti e determinati di prima, lasciandosi alle spalle questa complicata fase anche grazie al supporto degli sponsor, che non hanno mancato di dimostrare la propria vicinanza e sostegno.