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Back Strada Team News da ciclismo su strada e pista del 4 marzo 2018

News da ciclismo su strada e pista del 4 marzo 2018

 

 

PETROLI FIRENZE MASERATI HOPPLA'

Nuovo successo, il secondo di fila dopo quello di Domenica scorsa al GP De Nardi, per il velocista Moreno Marchetti che ha conquistato oggi  a Mareno di Piave il 36° Trofeo Ceda sulla distanza di 100km.

Su un circuito velocissimo la Petroli Firenze - Maserati - Hopplà ha preso in mano le redini della corsa negli ultimi quindici chilometri pilotando il gruppo a forte andatura e lanciando poi sul rettilineo finale la volata di Marchetti che con un perfetto sprint a centro strada ha vinto nettamente la gara precedendo Xhuliano Kamberaj (Polartec - Kometa), Gianmarco Begnoni (VIris L&L) ed il compagno di squadra Leonardo Fedrigo, ultimo uomo del treno bianco-blu e poi buon 4° sul traguardo.

DICHIARAZIONI

Moreno Marchetti:”Sono veramente felice di questa seconda vittoria conscetiva ma nulla sarebbe stato possibile senza il fantastico lavoro dei miei compagni di squadra che sono stati eccezionali prima a dettare il ritmo in testa al gruppo e poi a pilotarmi negli ultimi chilometri in maniera perfetta. Per me si è trattato di finalizzare il loro impareggiabile lavoro”.

Orlando Maini, Direttore Sportivo:”Dobbiamo fare un plauso a tutto i nostri ragazzi che quest’oggi hanno messo in pratica quanto avevamo pianificato prima del via. Nel finale abbiamo tenuto la gara chiusa e poi lanciato la volata di Marchetti che è stato bravo a capitalizzare tutto quanto. Siamo partiti bene con questi due successi ma sappiamo che dobbiamo continuare a lavorare duramente ogni giorno per poter fare ancora meglio”.

 

 

ALE' CIPOLLINI TEAM

Straordinaria, drammatica, incredibile, meravigliosa: con aggettivi contrastanti tra di loro si può definire la prestazione del Team Alè - Cipollini alla 4° Strade Bianche Women Elite. I volti segnati dalla fatica, infreddoliti dalla pioggia caduta durante l'intera corsa e il fango che ricopriva le atlete sono segno di una giornata tremenda, ma che hanno portato i colori #YellowFluoOrange a raccogliere uno straordinario risultato grazie al sesto posto di Janneke Ensing e all'undicesimo di Marta Bastianelli.

Le quattro vittorie di inizio stagione hanno sicuramente galvanizzato la squadra diretta da Fortunato Lacquaniti, giunta in Toscana con grosse chance di ottenere risultati importantissimi anche oggi nella prima prova del Women's World Tour 2018. La pioggia è stata protagonista nell'intera gara, caratterizzata da settori di sterrato ricoperti di fango a causa del maltempo degli ultimi giorni. La squadra #YellowFluoOrange ma mantenuto costantemente le prime posizioni del gruppo inseguitore della vincitrice di gara Anna Van der Breggen e della coppia formata da Longo Borghini e Niewiadoma, arrivate poi terza e seconda. Il distacco finale di Janneke all'arrivo in Piazza del Campo è stato poi di 1'37'' dalla prima classificata.

"Quanto fatto oggi è stato incredibile e dimostra la grande condizione fisica e mentale" - ha dichiarato il Team Manager Fortunato Lacquaniti - "Nonostante il freddo e la pioggia non abbiamo mai mollato e abbiamo avuto anche chance di andare a podio. E' l'ennesimo grande lavoro del Team e dello staff."

 

 

 

TOMMASO ELETTRICO NEWS

definita la “Classica del Nord più a sud d’Europa”. Quale trovata giornalistica più geniale per descrivere una corsa che è un po’ Fiandre e un po’ Roubaix, con un pizzico di Amstel Gold Race e con l’ansia da prestazione tipica della Sanremo. Il tutto, amalgamato con la polvere ocra delle terre senesi, possibilmente inumidito dagli ultimi capricci dell’inverno e cotto alle basse temperature di marzo, dà vita alla Gran Fondo Strade Bianche. Ovvero la versione per cicloamatori della gara per professionisti e per donne élite, nata nel 2007 per la lungimiranza di Giancarlo Brocci e cresciuta sotto l’ala di RCS Gazzetta dello Sport e vinta quest’anno da Tommaso Elettrico. Queste righe sono d’obbligo per introdurre il primo straordinario successo di Tommaso Elettrico (Team CPS D’Auria) in questo 2018 e scalarlo secondo la sua reale importanza: il materano ha vinto la Gran Fondo Strade Bianche. Da vero cavallo di razza è uscito imperioso dalla Curva di San Martino e ha portato a casa un successo che profuma di Palio. C’è un sottilissimo fil-rouge che lega Elettrico alle imprese dei grandi: nel 2017 aveva vinto la Maratona Dles Dolomites, percorsa interamente dai prof nel Giro d’Italia 2016, quest’anno ha conquistato Piazza del Campo poche ore dopo lo strabiliante successo, il primo in carriera, per il belga Benoot. Gran Fondo Strade Bianche, la vittoria di Elettrico sugli sterrati senesi (Foto LaPresse) Gran Fondo Strade Bianche, la vittoria di Elettrico sugli sterrati senesi (Foto LaPresse) In 5000 (800 dall’estero per complessive 34 nazioni) hanno risposto al richiamo del fascino antico dello sterrato, di quel ciclismo d’altri tempi infangato e impolverato, in perenne equilibrio e ignaro dell’esistenza (in altre galassie) di asfalti perfetti La filosofia degli organizzatori di Gazzetta e RCS è infatti quella di abbinare il tifo e la passione amatoriale, permettendo agli appassionati di misurarsi, poche ore dopo i big, sulle stesse strade dei professionisti. All’appello ha risposto entusiasta anche Tommaso Elettrico, del quale, però, tutti conoscono il non idilliaco legame con il fuoristrada. Una scommessa, dunque. Più che altro una sfida con sé stessi, ancor prima della consueta ansia da prima gara dell’anno: 139,2 km dei quali ben 31,4 di strade bianche, quelle che gli inglesi chiamano gravel, ma che noi preferiamo identificare con un colore che è tale solo nei giorni di sole. Perché viceversa il bianco diventa ocra, i corridori si trasformano in maschere di fango e gli otto settori di sterrato diventano ring che contrappongono le gambe e la volontà da un lato e tutte le leggi della fisica dall’altro. Le colline senesi dominate da Elettrico (Foto LaPresse) Le colline senesi dominate da Elettrico (Foto LaPresse) Su quei settori è emerso con prepotenza il Tommaso Elettrico più esperto, quello che non si spaventa e sa interpretare al meglio ogni terreno. «É stata una corsa dura, perché gli strappi erano tosti, lo sterrato era bagnato – ha dichiarato al telefono dopo la premiazione – bisognava saper guidare bene, ma mi sono trovato a mio agio, la condizione era buona». Il percorso, infatti, come sempre avviene con le classiche era molto mosso e ondulato sia sul piano planimetrico che altimetrico, privo di lunghe salite, ma costellato di strappi più o meno ripidi (in modo particolare quelli su sterrato). Dopo la lunga selezione a decidere tutto è il finale, con le pendenze al 9% di via Fontebranda e le punte al 16% sul lastricato umido (che il campione del mondo di ciclocross Wout Van Aert ha già assaggiato): «Nel finale siamo rimasti in due, io e Vincenzo Pisani. Abbiamo fatto insieme l’ultimo strappo verso piazza del Campo, tra due ali di pubblico. Su quelle rampe mi ha attaccato, ma poi sono riuscito a superarlo, prendendo le ultime curve in testa e imboccando in testa piazza del Campo dalla curva in discesa». Gran Fondo Strade Bianche, il podio con Elettrico al centro 2018 (Foto LaPresse) Gran Fondo Strade Bianche, il podio con Elettrico al centro 2018 (Foto LaPresse) Le dediche sono tutte interne al team CPS: «È un successo che dedico a tutti coloro che mi seguono, in particolare al patron Franco D’Auria di CPS. Sono davvero felice di questa perla che mi mancava e che va a completare un palmares di gran fondo importanti. Posso dire che ora me ne mancano davvero poche». Cole di emozione le parole di commento ai tratti sterrati: «È davvero bello, perché c’è la componente emotiva, sapendo che sono passati i prof il giorno prima, ma c’è anche sempre in agguato il pericolo, con buche, terreno sconnesso, discese bagnate e il costante incubo della foratura. Ma è davvero tutto epico». Pisani, Elettrico e Frignani, i tre mattatori alla Gran Fondo Strade Bianche 2018 - da Siena a Siena Pisani, Elettrico e Frignani, i tre mattatori alla Gran Fondo Strade Bianche 2018 – da Siena a Siena Il percorso della Gran Fondo Strade Bianche è coinciso perfettamente con quello della gara per le Donne Élite, vinto da Anna Van Der Breggen. Tommaso Elettrico ha invece concluso la sua impresa in 3h47’15”, distanziando di un secondo Vincenzo Pisani e di 12 Diego Frignani. Tra i partenti figuravano anche numerosi volti noti, come il Campione Mondiale e Olimpico Paolo Bettini, l’altro iridato Alessandro Ballan, la squadra della Trek Segafredo – e con il pettorale numero 1, il Sindaco di Siena, Bruno Valentini.

 

TEAM SERVETTO

Archiviata la Strade Bianche, corsa per intero sotto un nubifragio, il Team Servetto - Stradalli Alurecycling ha gareggiato con risultati positivi la manifestazione Open Elite svoltasi a Cinquale di Montignoso (Massa e Carrara). Le atlete dirette da Dario Rossino sono state spesso protagoniste sul tracciato pianeggiante e hanno terminato con il nono posto della greca Argyro Milaki in volata. 

La squadra astigiana è stata presente in diverse fughe, soprattutto nei giri finali, in cui si sono viste in testa al gruppo la stessa Milaki e la russa Anna Potokina. La condizione delle atlete era molto buona, grazie ad un buon recupero di forma a poche ore dalla gara World Tour corsa sugli sterrati senesi ricoperti dal fango per il maltempo. Argyro Milaki è stata ottimamente portata in volata e grazie alle sue doti da pistard è riuscita ad entrare brillantemente nella top 10 della gara vinta dall'italiana Marta Bastianelli.

"Una bella prestazione" - ha dichiarato il Team Manager Dario Rossino - "soprattutto pensando alle difficoltà che ieri la Strade Bianche offriva a tutte le partecipanti. Abbiamo recuperato bene e ciò ci ha permesso di ottenere un risultato importante."

ORDINE DI ARRIVO TROFEO ORO IN EURO:

1. Marta Bastianelli
2. Ilaria Sanguineti
3. Chiara Consonni
9. Argyro MILAKI

 

 

 

JEKO UMBRIA MARATHON

Ultimi giorni per abbonarsi al Jeko Umbria Marathon Mtb. Infatti sino all'11 marzogiorno dell'Orvieto Wine Marathon (prova d'apertura), sarà possibile aderire al circuito off road umbro con una quota di 130 euro.

Anche quest'anno l'Umbria Marathon avrà un occhio di riguardo per le società, per le quali è previsto un montepremi finale davvero superlativo: la prima classificata riceverà un valore di 1200 euro, la seconda di 800, la terza di 500, la quarta di 400 e la quinta di 300 euro. Le squadre dalla sesta alla decima classificata, invece, riceveranno un abbonamento omaggio per il 2019. Senza dimenticare, poi, le ricche premiazioni pensate anche per le diverse categorie. Le premiazioni finali si terranno nel pomeriggio di sabato 1° settembre a Spoleto, presso il Chiostro di San Nicolò, in occasione della SpoletoNorcia Extreme.

La gara dell'11 marzo a Morrano, frazione di Orvieto, presenterà un percorso di 42 chilometri (circa 1200 metri di dislivello) per tutte le categoriea forma di otto, mentre esordientiallievicicloturistiaffronteranno la seconda parte di questo tracciato, quindi 19 chilometri. Apportate modifiche che renderanno più tecnico e divertente il percorso e faranno maggior selezione, specie nella prima parte. Anche quest'anno si attraverserà l'oasi di protezione l'Elmo, che offrirà un'alternanza di tratti veloci e altri tecnici su un fondo tutto in sottobosco.

Miglioramenti anche per la logistica, che offrirà parcheggi ampi e comodi e docce sempre più spaziose. La partenza verrà data alle ore 10.

Chi volesse partecipare solo alla manifestazione orvietana, senza abbonarsi al circuito, potrà farlo iscrivendosi con quota di 25 euro entro il 9 marzo, oppure in loco a 30 euro il 10 e l'11 marzoUlteriori dettagli e il modulo d'iscrizione sulla pagina Facebook dell'evento.

Non solo ciclismo - Orvieto è una città dalla storia molta antica e ciò la rende uno scrigno ricco di bellezze da scoprire. Anzitutto lo splendido Duomo, un variopinto esempio di architettura romanico-gotica, che presenta una facciata con eccezionali bassorilievi, mosaici e il rosone di Andrea Orcagna. L'interno è ornato da importanti opere, tra cui i celebri affreschi di Luca Signorelli e il Reliquiario del Corporale. Altra tappa di un viaggio alla scoperta di Orvieto non potrà che essere la città sotterranea, ricavata dalle cavità scavate nel tempo dagli abitanti, ricca di pozzi e grotte. Il più famoso è quello di San Patrizio, ubicato accanto ai giardini comunali che si trovano all'interno della Fortezza Albornoz. Senza dimenticare le tante altre chiese, gli edifici civili, i musei e le aree archeologiche da visitare. Insomma una città ricca di storia, arte e cultura, imperdibile per chi ama coniugare sport e turismo.

CALENDARIO UMBRIA MARATHON
11 marzo - Orvieto Wine Marathon - Morrano di Orvieto (Tr)
8 aprile - Gf Antica Carsulae - Montecastrilli (Tr)
6 maggio - Gf delle Sorgenti - Nocera Umbra (Pg)
20 maggio - Gf Bassa Valdichiana - Ponticelli di Città della Pieve (Pg)
10 giugno - Gf del Monte Cucco - Costacciaro (Pg)
15 luglio - Martani Superbike Mtb Race - Massa Martana (Pg)

 

 

WILIER TRIESTINA SELLE ITALIA

E' mancato l'acuto alla Wilier Triestina - Selle Italia che ha offerto una prova comunque ampiamente sufficiente in quella che è da considerarsi la corsa di casa, il Gran Premio Industria & Artigianato di Larciano. Corsa ad alto ritmo con una fuga iniziale che vedeva protagonista Ilia Koshevoy partito assieme ad Amici, De Bondt, Vincent, Zana, Puccioni e Mathis per un tentativo che ha raggiunto al km 60 il vantaggio massimo di 4'27". Entrati nel circuito della salita del Fornello, da ripetere quattro volte, i fuggitivi si spaccavano con Koshevoy che perdeva le ruote dei migliori lungo il secondo dei quattro passaggi mentre Vincent e Amici venivano ripresi nella tornata successiva. Il terzo giro vedeva quindi l'attacco di Cesare Benedetti, Giovanni Visconti e Davide Ballerini i quali approcciavano il Fornello con un vantaggio di 15" all'ultimo giro, un distacco troppo esiguo perchè l'azione potesse avere buon fine. Il gruppo si spaccava ed erano bravi Alex Turrin ed Edoardo Zardini a scollinare nel ridotto drappello di testa da cui partiva a inizio discesa Matej Mohoric. Lo sloveno riusciva nel suo intento e andava a vincere con Alex Turrin che chiudeva al 13° posto la volata del gruppo inseguitore mentre Zardini era 19°. Il prossimo appuntamento sarà dal 7 marzo la Tirreno - Adriatico

 

TREVIGIANI HEMUS

Filippo Zana oggi è stato tra i protagonisti del 41° Gp Industria&Artigianato di Larciano. Il 18enne di Thiene (VI), alla seconda gara nella massima categoria, si è gettato in fuga senza timori. In compagnia di Leo Vincent (Groupama FDJ), Marco Mathis (Katusha Alpecin), Ilia Koshevoy (Wilier Triestina - Selle Italia), Dries De Bondt (Veranda Willelms-Crelan), Dario Puccioni (Sangemini - MG K Vis) e Alberto Amici (Biesse Carrera Gavardo) ha percorso oltre 130 km di fuga, mettendo in risalto i colori della Trevigiani Phonix Hemus 1896. Il promettente passista scalatore, 7° un anno fa al campionato del mondo di Bergen tra gli juniores, nella formazione continental trevigiana punta ad accumulare esperienza e a centrare qualche piazzamento importante in questa stagione, che lo vedrà ancora impegnato con gli studi all'ultimo anno dell'Istituto di Agraria.
Diretto da Emiliano DonadelloVolodymyr Starchyk, oggi ha già dato un primo assaggio del suo carattere e potenziale, permettendo ai suoi compagni di stare coperti fino all'ultimo. Nello sprint decisivo, alle spalle del vincitore Matej Mohoric (Bahrain Merida), Nicolas Tivani è riuscito a chiudere 10°.
Oltre alla top ten conquistata dal campione argentino, il team guidato da Mirko Rossato questo pomeriggio ha festeggiato il secondo posto del marocchino Abderrahim Zahiri nella gara nazionale Grande Prix Tit Mliil Maroc.
La squadra presieduta da Ettore Renato Barzi dall'8 al 14 marzo sarà in ritiro a Pescara per preparare al meglio la corsa di casa, la Popolarissima, che andrà in scena a Treviso il prossimo 18 marzo.