Il percorso ha proposto tre Gpm di 3^ categoria (il Colla di Velva dopo 24 km di gara, il Passo del Termine a 42 km dal traguardo e il Biassa a 10 km dall'arrivo), ma tali traguardi non bastano da soli a rendere l'idea di quante energie hanno speso i corridori su strade che non consentivano un momento di pausa o di recupero.
La LAMPRE-MERIDA ha saputo mettere un uomo nella principale fuga di giornata, con il leone etiope Grmay (foto Bettini) in avanscoperta in un attacco di 24 uomini. L'azione ha toccato un vantaggio sul gruppo superiore ai 10', poi le asperità del percorso hanno selezionato il drappello degli attaccanti, mentre il gruppo veniva sgretolato, soprattutto sul Passo del Termine, dal ritmo indiavolato imposto dall'Astana.
Prima dell'ultima salita di giornata, Grmay è stato raggiunto dal gruppo (in quel momento composto da circa 30 corridori, tra i quali Niemiec), poi l'ascesa di Biassa ha lanciato verso il successo Formolo, costringendo Niemiec a cercare di limitare il distacco, contenuto sui 2'56".
"Avevo il compito di stare attento alla nascita di azioni numerose, quindi quando ho visto che si muovevano molti corridori non ho esitato e mi sono proposto anche io all'attacco - ha spiegato Tsgabu Grmay - La fuga ha preso un buon vantaggio, ma le energie richieste per rimanere davanti sono state molte, il Passo del Termine ha fatto una netta selezione e io ho provato a gestirmi nel migliore dei modi. Sono contento per aver assaporato il gusto di essere in fuga in una corsa importante come il Giro d'Italia, ora penso a recuperare bene dallo sforzo".
Questo il commento di Przemyslaw Niemiec, ora 29° a 4'52" dalla nuova maglia rosa Clarke: "La corsa è stata molto intensa, sapevamo che la tappa avrebbe potuto essere insidiosa e infatti oggi c'è stata grandissima selezione. Sul Passo del Termine, quando l'Astana ha preso la testa del gruppo, ho pensato a difendermi, sapendo che se avessi perso contatto avrei rischiato di accusare un distacco molto pesante. L'ultima salita non mi ha consentito di rimanere con i primi, ho accusato la fatica accumulata lungo un percorso a me non molto congeniale, ma ho provato comunque a stringere i denti ".
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Ufficio stampa LAMPRE-MERIDA
Andrea Appiani e Carlo Saronni