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Presentata la General Store Bottoli Zardini già a segno con Calderaro

 

 

E' stata una festa ricca di passione ed entusiasmo quella che ha lanciato il 2015 della General Store bottoli Zardini: la compagine veronese che sabato scorso ha festeggiato il successo al debutto stagionale con un sorprendente Filippo Calderaro, ha incontrato in una serata speciale il calore di tifosi, autorità e sostenitori. "La nostra è una realtà che, gradualmente, cresce anno dopo anno grazie al prezioso apporto di tutti i nostri collaboratori e partner" ha esordito il presidente Diego Beghini nel dare il benvenuto alla folta platea che ha assiepato la suggestiva Dogana Veneta di Lazise "Questo percorso di continuo miglioramento ci ha portato quest'anno a rinnovare la squadra mantenendo un gruppo di atleti che hanno dimostrato impegno e attaccamento a questa maglia e inserendo diverse giovani promesse provenienti dal nostro vivaio. La nostra scelta è stata premiata dalla fiducia che i nostri partner ci hanno rinnovato e poi anche dalla strada, sin dalla prima uscita stagionale. Voglio ringraziare pubblicamenti tutti coloro che sostengono con generosità questa società, senza di loro, amici, autorità, collaboratori e sponsor tutto questo non sarebbe possibile".

Il team che negli anni si è guadagnato il ruolo di punto di riferimento per tante giovani promesse del pedale, anche nel 2015 avrà come obiettivo primario quello di permettere ai propri atleti di maturare gradualmente per prepararsi al grande salto verso il professionismo. "Realtà come queste sono l'orgoglio del nostro movimento" ha sottolineato il presidente del Comitato Regionale Veneto della FCI, Raffaele Carlesso "Qui si respira il calore della famiglia e la professionalità delle grandi squadre. Diego Beghini, Roberto Ceresoli e tutto lo staff della squadra merita l'applauso della federazione per quanto continuano a fare per i nostri giovani atleti". A fare da padrino d'eccezione per la formazione della General Store bottoli Zardini che nel 2015 conterà ben 18 elementi, un ex di lusso come il professionista della Bardiani CSF, Edoardo Zardini, che proprio tra le fila di questo gruppo ha trovato l'ambiente ideale per crescere e guadagnarsi un posto nella massima categoria. Sotto lo sguardo attento dei patron Angelo Bottoli, Tiziano Zardini, Pio Brighenti e Pierangelo Liotto anche il ct della nazionale italiana under 23, Marino Amadori, ha espresso il proprio apprezzamento per un team che da sempre è impegnato in prima linea nella valorizzazione dei giovani emergenti del movimento azzurro.

"Anche quest'anno potremo contare su di una rosa adatta ad affrontare ogni tipo di sfida" ha aggiunto il ds Simone Bertoletti "Nel corso del mercato invernale siamo riusciti a comporre un gruppo che si presenta al via della nuova stagione con il giusto mix di esperienza e freschezza atletica: ognuno dei 18 atleti che compongono la nostra formazione sa che ha le potenzialità per essere un numero uno ma che, allo stesso tempo, può trovare proprio nella coesione del gruppo che ha al proprio fianco quella marcia in più necessaria per fare la differenza". "Siamo partiti con il piede giusto ma ora dobbiamo proseguire su questa strada per non deludere i nostri sponsor, i dirigenti e tutti questi tifosi che sono venuti qui anche questa sera per farci sentire il loro sostegno" ha concluso il team manager Roberto Ceresoli "Non ci piace fare proclami e nemmeno dare i numeri delle vittorie che vorremmo conquistare, ma una cosa possiamo dirla: anche quest'anno, con questa squadra, ci sarà da divertirsi". Il rooster 2015 della General Store bottoli Zardini: Confermati: Andrea Cordioli (1992), Enrico Logica (1995), Mirco Maestri (1991), Isaia Modena (1991) e Nikolai Shumov (Bielurussia, 1994). Nuovi: Felix Alejandro Baron Castillo (Colombia, 1991), Raffaello Bonusi (1992), Filippo Calderaro (1996), Matteo Caliari (1996), Alessandro Fedeli (1996), Davide Gaburro (1993), Giovanni Guglielmi (1996), Giovanni Lonardi (1996), Umberto Marengo (1992), Francesco Rigon (1996), Andrea Zanardini (1993), Michele Zorzan (1996) e Marco Zumerle (1996).