Haute Route Dolomiti, l’evento italiano della serie Haute Route, il primo circuito al mondo di corse a tappe di prestigio per ciclisti amatoriali, ha vissuto oggi, mercoledì 1 settembre, la seconda delle cinque tappe in programma.
Si è trattato della Cortina d’Ampezzo – Cembra, una frazione di 135 chilometri di sviluppo e 3 mila metri di dislivello positivo che proponeva l’ascesa al passo Falzarego (2.105 metri di altitudine), al passo Valles (2.036) e il transito per la Val di Fiemme prima dell’approdo finale a Cembra da dove poi gli atleti hanno proseguito, con semplice trasferimento e senza cronometro, verso Trento dove è allestito il villaggio d’arrivo.
A mettere in fila tutta la concorrenza, e a prendersi la rivincita dopo la piazza d’onore di ieri nella Cortina-Cortina, è stato il francese Loic Ruffaut: con 2h24m29s, il suo è stato il miglior riscontro cronometrico dato dalla somma dei tratti cronometrati (formula, quella di alternare tratti cronometrati a tratti libri che permette una ottimale gestione del percorso sia per quanto riguarda gli atleti sia relativamente al traffico). Alle spalle del transalpino, staccato di poco più di un minuto, il vincitore di ieri, vale a dire lo spagnolo Marco Rodero Prada, che mantiene comunque la leadership della generale. Un ugandese in terza posizione: il giovanissimo Jordan Ssekanwagi di Team Amani, un'iniziativa volta a migliorare l'inclusione nel mondo del ciclismo e dare opportunità agli atleti africani (maggiori informazioni a questo link.
Nella generale, come detto guida Rodero Prada con il tempo totale di 5h07m32s davanti a Loic Ruffaut (5h08m35s) e al britannico di origini italiane Paolo Puggioni (5h14m37s).
Tra le donne, come già a Cortina, anche a Cembra si è imposta la francese Mathilde Terrassson (3h04m19s) sull’elvetica Magali Krawiec (3h19m11s) e sulla connazionale Mathilde Flandinet (3h19m14s). Nella graduatoria generale, Mathilde Terrasson consolida il primato, guidando ora sulla spagnola Ana Dillana e su Mathilde Flandinet.