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Tokyo 2020: Gioia Italia con il bronzo olimpico di Elisa Longo Borghini

 

 

La medaglia di bronzo olimpica di Elisa Longo Borghini e l'8° posto di Marta Cavalli sono l'ottimo risultato per l'Italia nella prova in linea donne che ha visto la vittoria a sorpresa dell'austriaca Anna Kiesenhofer, che ha concluso al termine di una fuga d'altri tempi la sua cavalcata per l'oro nel Fuji Speedway. Seconda l'olandese Annemiek Van Vleuten che ha preceduto appunto la nostra Longo Borghini. La piemontese conferma di essere la vera antagonista delle olandesi e per lei questa è la 2^ medaglia olimpica dopo il bronzo di Rio 2016. Il suo palmares vede anche 2 bronzi mondiali, un argento europeo in linea e 2 bronzi continentali di cui uno a crono.
Subito le parole dell'azzurra: «Ho corso più di cuore che di gambe. Oggi ho sofferto particolarmente per il caldo. Le olandesi hanno lasciato sfuggire questa ragazza austriaca a cui vanno i miei complimenti. Nel finale Van Vleuten ci ha provato di nuovo e io non sono riuscita a tenerla. Questo risultato è frutto del tanto lavoro, sono abituata fare così, e lo dedico alla mia famiglia con cui condivido i sacrifici. Inoltre grazie alla Nazionale, le Fiamme Oro e alla Trek Segafredo».

Sul traguardo anche il tecnico Dino Salvoldi: «L'Italia ha gareggiato con lucidità e pazienza in una corsa particolare come l'Olimpiade. Noi abbiamo raggiunto il nostro obiettivo. Ci sarà una squadra piuttosto rammaricata questa sera. Brava alla vincitrice Kiesenhofer che non ha rubato nulla. Noi siamo felici di esserci confermati».

Le parole del presidente Cordiano Dagnoni, presidente FCI, commosso sul traguardo:

«Una corsa data quasi per finita e poi è uscito questo risultato in una settimana che spero ci porti altre soddisfazioni. Longo Borghini è una certezza, sempre sul podio, speriamo di vederla presto sul gradino più alto. Lo merita». Per l'Italia una settimana importante: «Guarderemo con attenzione alla Mtb, alla pista e alla Bmx con Giacomo Fantoni. Ora attendiamo la gara a cronometro con Filippo Ganna e Alberto Bettiol anche se il percorso non ci favorisce». Un ricordo personale toccante: «Questa è una data per me importante – aggiunge il Presidente – sarebbe stato il compleanno di mio padre Mario, sono commosso. Il 25 luglio mi porta bene perché da tecnico ho vinto anche i campionati italiani ed europei su pista».

Di seguito le parole delle altre azzurre:

Marta Cavalli: «Correre questa gara è stata un’emozione indescrivibile. La mia preparazione non è andata proprio liscia: ho avuto qualche intoppo e questo ha messo in dubbio la mia convocazione. Fortunatamente Dino Salvoldi e la Nazionale hanno avuto fiducia in me, permettendomi di vivere questo sogno a 23 anni. Nonostante la mia gara non sia stata eccellente rimango soddisfatta, e aver portato a casa una medaglia con Elisa è un valore aggiunto: il livello qui è altissimo e il risultato ci ripaga di tutto. Ringrazio le Fiamme Oro e la Nazionale che mi ha regalato questa grande possibilità. Me la sto godendo fino all’ultimo».

 

Marta Bastianelli: «Una bella gara e sono veramente felice per il risultato di squadra. Visto come si era messa la corsa non pensavamo nemmeno più di riuscire a finalizzare il lavoro nel migliore dei modi. Il caldo non ha aiutato: ci ha spente un po’ nel finale dopo aver sofferto molto. Abbiamo però visto quanto Elisa stesse bene, cercando di portarla avanti verso lo strappo dove poi lei ha attaccato, dando il massimo per rimanere unite. E’ stata un’esperienza anomala, sia per quanto riguarda il contesto del villaggio sia per come poi è andata la corsa: siamo rimaste tutte sorprese dalla fuga, ma avevamo bene in mente che l’Olanda fosse la squadra da battere, per cui dovevamo solo rimanere unite e giocarcela nel circuito. E’ andata benissimo così».

 

Soraya Paladin: «Non stavo benissimo, quindi ho cercato di mettermi a disposizione delle compagne, nettamente più in forma di me. Quando ho tagliato il traguardo e ho visto il terzo posto di Elisa è stata un’emozione incredibile, se lo merita. Correre un’Olimpiade è bellissimo perché quando crei così tanto entusiasmo è sempre un onore e un orgoglio».


ORDINE D'ARRIVO
1. KIESENHOFER Anna (Austria) in 3:52:45
2. van VLEUTEN Annemiek (Olanda) +1:15
3. LONGO BORGHINI Elisa (Italia) +1:29
4. KOPECKY Lotte ( Belgio)+1:39
5. VOS Marianne (Olanda) +1:46
6. BRENNAUER Lisa (Germania)
7. RIVERA Coryn (Usa)
8. CAVALLI Marta (Italia)