Damiano Caruso ha conquistato l'ultima tappa di montagna della Corsa Rosa imponendosi per distacco sull'Alpe Motta.
L'azione decisiva nata insieme al compagno di squadra Pello Bilbao e al duo del Team DSM Romain Bardet e Michael Storer che aveva allungato nella discesa del Passo San Bernardino. Dopo il grande lavoro di Pello Bilbao, Caruso ha staccato Bardet sull'ultima salita ed ha tagliato il traguardo in solitaria alzate. La Maglia Rosa Egan Bernal ha controllato la corsa insieme ai suoi gregari ed è giunta seconda a 24'' dal corridore italiano. Più staccato il vincitore di ieri Simon Yates (a 51" da Caruso).
La nuova classifica generale vede il colombiano della Ineos Grenadiers in testa con 1'59" su Damiano Caruso, 3'23" su Simon Yates, 7'07" su Aleksandr Vlasov e 7'48" su Romain Bardet. Domani la cronometro finale Senago - Milano Tissot ITT, 30.3 km.
Il primo corridore a partire sarà Riccardo Minali alle 13:45, l'ultimo Egan Bernal alle 16:37.
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RISULTATO DI TAPPA
1 - Damiano Caruso (Bahrain Victorious) - 164 km in 4h27'53”, media 36.732 km/h
2 - Egan Bernal (Ineos Grenadiers) a 24”
3 - Daniel Felipe Martinez (Ineos Grenadiers) a 35”
4 - Romain Bardet (Team DSM) s.t.
5 - João Almeida (Deceuninck - Quick-Step) a 41"
CLASSIFICA GENERALE
1 - Egan Bernal (Ineos Grenadiers)
2 - Damiano Caruso (Bahrain Victorious) a 1'59"
3 - Simon Yates (Team BikeExchange) a 3'23"
4 - Aleksandr Vlasov (Astana - Premier Tech) a 7'07"
5 - Romain Bardet (Team DSM) a 7'48"
MAGLIE
- Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel - Egan Bernal (Ineos Grenadiers)
- Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo Zanetti - Peter Sagan (Bora - Hansgrohe)
- Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum - Geoffrey Bouchard (AG2R Citroen Team)
- Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Intimissimi Uomo - Egan Bernal (Ineos Grenadiers), indossata da Aleksandr Vlasov (Astana - Premier Tech)
I dati forniti da Velon raccontano la tappa attraverso dati dispositivi per il monitoraggio in tempo reale. Una grafica con alcuni dei dati raccolti oggi è disponibile a questo link.
STATISTICHE
- Prima vittoria al Giro d'Italia per Damiano Caruso che in precedenza aveva vinto solo due gare da pro: la tappa 5 della Settimana Coppi e Bartali nel 2013 e il Circuito de Getxo l'anno scorso.
- Il primo Giro di Caruso è stato nel 2012 con la Liquigas. L'anno dopo ha conquistato il primo podio in una frazione: 3° della cronometro a Polsa dietro Vincenzo Nibali e Samuel Sanchez.
- L'ultimo francese ad aver vinto la classifica del Gran Premio della Montagna al Giro d'Italia prima di Geoffrey Bouchard era stato Laurent Fignon nel 1984.
Il vincitore di tappa Damiano Caruso ha dichiarato:"La mia azione con Pello Bilbao non era stata pianificata. A volte le cose migliori accadono per caso. Ci vuole anche un po' di fortuna e intelligenza tattica per leggere la corsa. Abbiamo reagito immediatamente dopo l'attacco del Team DSM ed è stata la scelta giusta. Ho corso per vincere, come Alberto Bettiol ho voluto dedicare il successo al nostro agente scompasrso l'anno scorso Mauro Battaglini. Questa tappa è anche per la mia famiglia, mia moglie e i miei figli. Domani darò tutto con le energie che sono rimaste e non farò alcun calcolo.
Il modo in cui ho corso questo Giro ha cambiato qualcosa dentro di me, credo di aver preso consapevolezza in quello che posso fare. Dopo la tappa di Montalcino ho capito che non avevo nulla da perdere, che potevo provare a dare di più. Da allora è iniziata una nuova sfida per me, sopratutto con me stesso ma devo ringraziare tutta la squadra per quanto fatto in questi giorni. Senza di loro non sarei in questa posizione".
La Maglia Rosa Egan Bernal ha dichiarato: "Oggi ho vissuto il momento più complicato di questo Giro sul San Bernardino, quando Damiano Caruso ha attacato. Sono felice per lui. È arrivato al Giro come gregario e sta correndo da leader. Finora ha fatto un Giro perfetto. Sarebbe bello essere con lui sul podio di Milano... ma spero di essere io al primo posto e lui al secondo! Ci aspetta una cronometro di 30 km, una prova che non rientra tra le mie specialità. Non importa se vinco per due minuti o solo per un secondo. La cosa più importante è avere il mio nome inciso sul Trofeo Senza Fine".
BARDIANI CSF FAIZANE'
Ultima tappa in linea e ancora una volta corsa d’attacco per la Bardiani CSF Faizanè con Giovanni Visconti bravo a inserirsi nella fuga di giornata partita dopo i primi 30km di corsa. Tappa dall’avvio ancora una volta convulso con scatti e controscatti, ma il gruppo non concede spazio, con il traguardo volante che fa gola ai velocisti per la maglia ciclamino. È quindi bravo Umberto Marengo a provare ad approfittare della situazione facendosi trovare pronto e vincendo lo sprint del primo traguardo volante di giornata conquistando i 12 punti in palio per la speciale classifica. A inizio tappa si trovava infatti a sole 10 lunghezze dal campione nazionale belga De Bondt. Il belga è tuttavia abile a giungere secondo, limitando i danni e mantenendo la vetta della speciale classifica, nella quale Umberto Marengo è quindi secondo assoluto. Parte quindi la fuga di giornata composta da 9 attaccanti, tra i quali un attivissimo Giovanni Visconti. Sulla dura ascesa del San Bernardino restano in 5 all’attacco, mentre poco prima dell’imbocco del passo Spluga rinvengono su di loro un gruppetto di contrattaccanti tra cui il vincitore di giornata Damiano Caruso e Romain Bardet. Sulla salita dello Spluga Giovanni Visconti presente già nella prima fuga di giornata viene riassorbito dal gruppo maglia rosa. Con la fuga di Giovanni Visconti salgono a oltre 2.100 i km corsi all’attacco dal team Bardiani CSF Faizanè in questo Giro d’Italia. LE DICHIARAZIONI. Giovanni Visconti: “Arrivato in fondo a questo Giro mi sentivo sicuramente stanco, ma ci tenevo a provarci ancora una volta, anche se sapevo che oggi le possibilità di arrivare erano remote. Si tratta comunque della quarta azione personale in questo Giro ed è stata una fuga andata via di forza. Ho poi cercato di tenere duro sul passo s. Bernardino. Quando da dietro è rientrato Caruso, siciliano come me con il quale siamo in gruppo da tempo insieme ho cercato di dare cambi regolari, credo che una vittoria di tappa se la meritasse davvero.” Umberto Marengo: “Sono stato a lungo in lotta e anche in testa per la classifica dei traguardi volanti percorrendo molti km di fuga. Purtroppo con le fughe nelle tappe più impegnative dell’ultima settimana il campione belga mi aveva sopravanzato e tutto sembrava chiuso. Ma stamattina quando ho visto che i velocisti in lotta per la ciclamino tenevano chiuse le fughe ho cercato di inserirmi nella lotta per il traguardo volante riuscendo a vincere lo sprint e conquistando 12 punti. Purtroppo però anche De Bondt è riuscito a raccoglierne restandomi davanti per pochi punti. L’importante era non lasciare nulla di intentato per non avere rimpianti.”
ANDRONI SIDERMEC
Penultima tappa del Giro da Verbania a Valle Spluga e Androni Giocattoli Sidermec ancora protagonista. Ad entrare nella fuga di giornata è stato ancora una volta lo svizzero Simon Pellaud che ha legittimato la sua leadership nella classifica dei chilometri in fuga. Il corridore dell’Androni Giocattoli Sidermec nella tappa vinta da Damiano Caruso (con Bernal sempre in maglia rosa), è stato all’attacco per altri 88 chilometri in compagnia di un gruppetto di una decina di corridori.
EOLO KOMETA
La giornata è iniziata con una sorpresa. Una bicicletta nuova, che Aurum ha pensato per Lorenzo Fortunato e per la sua impresa dello Zoncolan. Un telaio azzurro cielo, i colori della bandiera italiana, ma soprattutto la scritta “Monte Zoncolan”. Bicicletta che Lorenzo ha ricevuto direttamente dalle mani di Ivan Basso e Fran Contador, ai piedi del bus EOLO-KOMETA, prima della partenza della tappa. La giornata è proseguita con l’ennesima prova di forza della squadra in questo Giro d’Italia: la fuga di giornata con il nostro Vincenzo Albanese splendido e generoso protagonista, fin sulla cima del San Bernardino, a coronare un Giro per lui meraviglioso. La giornata, poi, si è conclusa nel modo più bello. Perché Lorenzo Fortunato è andato su forte, fortissimo: mentre Damiano Caruso volava nella sua cavalcata trionfale e Bernal vinceva il Giro, Fortu è sempre stato con i migliori. E alla fine è arrivato al nono posto, a 2′ 07” da Caruso: grande insieme ai più grandi. Con la classifica generale, che alla vigilia della cronometro conclusiva di Milano, lo vede al quattordicesimo posto. Da non credere, vero? Ma il nostro bravo va a tutti i ragazzi della EOLO-KOMETA, che hanno portato a termine la grande fatica del Giro e pregustano la passerella di Milano. E bravo anche Belletti, che se non fosse stato per quelle cadute nelle prime tappe sarebbe ancora qui. Lorenzo Fortunato: “Sono contentissimo per oggi. Ieri avevo faticato troppo, oggi invece ho trovato il terreno che preferisco perché su queste salite vado davvero bene. Sono contento, contento perché volevo arrivare nei primi 10 e contento perché questo Giro per me è stato fantastico. Stamattina mi hanno regalato questa bicicletta bellissima con la scritta “Zoncolan” e quando sull’ultima salita facevo fatica leggevo quella scritta e mi caricavo. Che bello”.