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Giro d'Italia 104: allo Zoncolan la prima di Fortunato, Bernal sempre più padrone

 

 

Lorenzo Fortunato ha conquistato la tappa 14, arrivando da solo a braccia alzate sul traguardo posto in cima al Kaiser Zoncolan. L'azzurro della Eolo-Kometa era andato in fuga dopo la partenza da Cittadella con altri 10 corridori tra cui il compagno di squadra Vincenzo Albanese, Bauke Mollema e George Bennett. Negli ultimi km il 25enne italiano si è prima riportato sul battistrada Jan Tratnik per poi staccarlo nel finale lungo le rampe più dure della salita, andando ad ottenere la sua prima vittoria da professionista. Terzo Alessandro Covi che ha chiuso alle spalle di Tratnik mentre quarto è arrivato Egan Bernal.
Dopo il lungo forcing dell'Astana, Simon Yates era stato il primo dei big a muoversi sullo Zoncolan, con subito a ruota la Maglia Rosa che aveva poi staccato l'inglese nel finale (+11"). Con questo risultato Egan Bernal aumenta il vantaggio su tutti gli avversari in classifica generale. Il britannico del Team BikeExchange insegue a 1'33", Damiano Caruso è in terza posizione a 1'51", Aleksandr Vlasov è scivolato al quatro posto a 1'57", Hugh Carthy a 2'11" e Emanuel Buchmann a 2’36”.
Giulio Ciccone è settimo a 3’03” davanti a Remco Evenepoel a 3’52”, mentre Vincenzo Nibali si era staccato gia sulle prime rampe ed è adesso a 14'25" dal colombiano della Ineos Grenadiers. 

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RISULTATO DI TAPPA
1 - Lorenzo Fortunato (Eolo-Kometa Cycling Team) - 205 km in 5h17'22", media 38.756 km/h
2 - Jan Tratnik (Bahrain Victorious) a 26"
3 - Alessandro Covi (UAE Team Emirates) a  59”
4 - Egan Bernal (Ineos Grenadiers) a 1'43"
5 - Bauke Mollema (Trek-Segafredo) a 1'47"

CLASSIFICA GENERALE
1 - Egan Bernal (Ineos Grenadiers)
2 - Simon Yates (Team BikeExchange) a 1'33"
3 - Damiano Caruso (Bahrain Victorious) a 1'51"
4 - Aleksandr Vlasov (Astana - Premier Tech) a 1'57"
5 - Hugh Carthy (EF Education - Nippo) a 2'11"
6 - Emanuel Buchmann (Bora - Hansgrohe) a 2’36”
7 - Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) a 3’03”
8 - Remco Evenepoel (Deceuninck - Quick-Step) a 3’52”
9 - Daniel Felipe Martinez (Ineos Grenadiers) a 3’54”
10 - Romain Bardet (Team DSM) a 4’31”

 



MAGLIE

  • Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel - Egan Bernal (Ineos Grenadiers)
  • Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo Zanetti - Peter Sagan (Bora - Hansgrohe)
  • Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum - Geoffrey Bouchard (AG2R Citroen Team)
  • Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Intimissimi Uomo - Egan Bernal (Ineos Grenadiers), indossata da Aleksandr Vlasov (Astana - Premier Tech)

STATISTICHE

  • Prima vittoria da pro per Lorenzo Fortunato. Originario di Bologna, è il primo corridore emiliano-romagnolo a vincere una tappa al Giro da Manuel Belletti a Cesenatico nel 2010. È il primo corridore di nome Fortunato a vincere una tappa al Giro d'Italia.
  • Quello di oggi è stato il 7° arrivo di tappa in cima al Monte Zoncolan. Gli italiani hanno la maggioranza delle vittorie (Gilberto Simoni nel 2003 e 2007, Ivan Basso nel 2010 e Lorenzo Fortunato nel 2021). Altri vincitori di tappa sono stati lo spagnolo Igor Anton (2011), l'australiano Michael Rogers (2014) e il britannico Chris Froome (2018).
  • Secondo podio di tappa per Jan Tratnik al Giro dopo la vittoria a San Daniele lo scorso anno (entrambi nel Friuli che confina con il suo Paese, la Slovenia). Secondo podio anche per Alessandro Covi dopo il secondo posto di Montalcino nell'undicesima tappa di questa edizione della Corsa Rosa.

CONFERENZA STAMPA

Il vincitore di tappa Lorenzo Fortunato ha dichiarato: "Alberto Tomba che abita nella mia stessa città, Castel dei Britti, ha visto la tappa a casa della mia famiglia con mio papà, credo di averli resi felici con questo successo. Ringrazio tutto lo staff del mio team, la Eolo-Kometa. Tra questi Ivan Basso e Alberto Contador che hanno vinto tutto. Ivan ha vinto proprio qui, in vetta allo Zoncolan nel 2010. Questa mattina mi ha detto: vai in fuga, attacca sullo Zoncolan e vinci. Così ho fatto. Ivan ci credeva più di me. Questo successo è un punto di partenza per me e per il team, da oggi cresceremo ancora. Non avevo mai fatto lo Zoncolan ma l'ho sempre vista come una salita mitica. È bellissimo vincere qui”.

La Maglia Rosa Egan Bernal ha dichiarato: "L'Astana voleva vincere la tappa. Ci hanno chiesto se lo volevamo anche noi così da tirare insieme ma abbiamo risposto che per noi andava bene anche se la fuga fosse arrivata. Hanno tirando molto forte, avevano molta fiducia in Aleksandr Vlasov. La discesa dopo il GPM di Monte Rest era molto tecnica e siamo rimasti in pochi davanti, mancavano ancora tanti km al traguardo e gli altri corridori sono rientrati. Ho sempre detto che ci sono più contendenti per la Maglia Rosa. Oggi mi aspettavo un attacco di Simon Yates, ha corso bene, mi è sembrato molto forte. Sono sicuro che resterà uno dei contentendi per la vittoria fino alla fine e sono contento che oggi ho potuto seguirlo quando ha attacato".

 

 

EOLO KOMETA

Lorenzo Fortunato ha messo il suo nome, ma la firma era di gruppo. Una firma di un intero progetto, di venti ciclisti e molte persone che lavorano per assisterli, che è nato qualche mese fa nella categoria ProTeam. Lorenzo Fortunato ha vinto questo sabato sulla vetta del Monte Zoncolan, ha sbloccato il palmares dell’EOLO-KOMETA Cycling Team e ha certificato la realizzazione di un sogno per una struttura che affronta la Corsa Rosa dopo l’invito della sua organizzazione. Quell’invito era una responsabilità. E l’obiettivo, ambizioso, era quello di vincere una tappa. Un’impresa difficile, molto complicata, perché vincere è sempre difficile. Ma l’obiettivo era chiaro e per raggiungerlo avevano lavorato duramente. Lorenzo Fortunato ha realizzato quel sogno e ha scatenato l’euforia. Lorenzo Fortunato ha vinto sulla cima del Monte Zoncolan, dove la fuga ha trionfato di nuovo. Il corridore bolognese e Vincenzo Albanese facevano parte di una fuga di undici corridori che si è sviluppata nei primi chilometri. Gli undici sono riusciti ad alimentare un reddito di più di otto minuti che ha introdotto la gara nel limbo dell’incertezza. Potrebbe arrivare la fuga? Albanese era incommensurabile nell’assistenza a Fortunato. Gli undici passarono la Forcella Monte Rest, quella con una discesa molto tortuosa. Nell’avvicinamento allo Zoncolan la fuga si è ridotta a nove corridori, con Albanese che si è già lasciato andare una volta terminato il lavoro. Le sue entrate, poco più di sei minuti. E sullo Zoncolan, il delirio. Si è mosso il ‘Bahrain’ Jan Tratnik ancora con dieci chilometri davanti e la parte più difficile. Lì ha reagito Fortunato, che ha visto chiaro ed è andato da solo per lui per lasciarlo indietro negli ultimi tre chilometri. Fortunato è riuscito a superare leggermente le rampe più dure per realizzare il trionfo più importante non già della sua carriera, ma di tutto il progetto sportivo. I sogni, sì, sono realizzati. Lorenzo Fortunato: “Non riesco ancora a credere a quello che è successo. Ho capito di aver vinto a 150 metri dalla fine quando ho sentito Stefano Zanatta alla radio che diceva “Ora fai una volata” e nel frattempo Ivan urlava. È un sogno che si avvera, una grande cosa: ringrazio i miei direttori sportivi, ringrazio Ivan Basso e Alberto Contador, ringrazio Luca Spada e tutto lo staff della Eolo-Kometa perché senza di loro non sarei mai riuscito in questa impresa. Questa squadra crescerà e io crescerò con lei, ne sono sicuro. Grazie a tutti: questa mattina Ivan Basso mi ha detto “Vai in fuga e vinci la tappa”. Ed è successo, è successo davvero”. Ivan Basso “Lorenzo oggi è stato davvero straordinario: avevamo promesso di essere protagonisti quest’anno e oggi, grazie a lui, abbiamo centrato l’obiettivo. Per chi ama questo sport, lo Zoncolan è un vero e proprio monumento: oggi Lorenzo ha scritto il suo nome tra i grandi campioni che lo hanno conquistato, e non credo ci sia gioia più grande che vedere premiati i nostri sforzi con una prestazione di questo livello. Il lavoro di squadra ha fatto davvero la differenza: grazie al supporto di Vincenzo Albanese in fuga e di tutti gli altri ragazzi del gruppo, siamo riusciti a mantenere la promessa di vincere una tappa. E non è ancora finita: manca ancora una settimana alla passerella finale, e la nostra sete di vittoria non è certo esaurita”. Un grande giorno. Ma il Giro continua.

 

ANDRONI SIDERMEC

È Andrii Ponomar a prendersi la scena in casa Androni Giocattoli Sidermec al Giro d’Italia. Nella tappa dello Zoncolan (205 chilometri con il via da Cittadella) il corridore ucraino è stato tra i promotori della fuga a undici che ha contraddistinto la corsa. L’azione scattata al chilometro 12 è risultata decisiva per l’esito della tappa. A vincere è stato Lorenzo Fortunato (Bernal sempre maglia rosa). Ponomar, che con i suoi 18 anni è il corridore più giovane del Giro, ha centrato il secondo posto al traguardo volante di Meduno e lottato in testa fino a poco meno di dieci chilometri dal termine e dopo aver provato anche un allungo solitario. Ponomar, ripreso dal gruppo maglia rosa solo nel tratto più duro della salita, ha ancora chiuso nella top-30. Per l’Androni Giocattoli Sidermec Simon Pellaud guida sempre le classifiche della combattività e delle fughe.

 

BARDIANI CSF FAIZANE'

Si chiude la tappa 14 del Giro d'Italia. con l’arrivo sul Monte Zoncolan. Niente fuga di giornata per la Bardiani CSF Faizanè Pro Team, nonostante svariati tentativi nella prima ora di corsa, con anche Carboni e Visconti protagonisti, ma sono 11 atleti che riescono a prendere il via ad alta velocità. Dopo tante giornate all’attacco per il team, con più di 1.500 km corsi in fuga e 6 piazzamenti in top10 nelle precedenti tappe del Giro, oggi tappa interlocutoria per gli atleti del team che senza fuga di giornata salvano quindi la gamba sulla salita finale in vista delle prossime frazioni, a cominciare da quella di domani da Grado a Gorizia, una tappa mossa che ben si presta alle caratteristiche degli atleti del