Giacomo Nizzolo ha ottenuto la sua prima vittoria di tappa al Giro d'Italia all'età di 32 anni, dopo aver sfiorato il successo già tante volte, con 16 piazzamenti nei primi 3. Una volta ripresi i 3 attacanti Simon Pellaud, Samuele Rivi e Umberto Marengo, (7 km dal traguardo), il campione italiano ed europeo si è imposto a Verona, città di Elia Viviani che ha tagliato il traguardo in nona posizione. Nel finale Edoardo Affini ha cercato di anticipare la volata con un allungo di potenza che gli è valso il secondo posto davanti alla Maglia Ciclamino Peter Sagan che ha completato il podio.
Egan Bernal conserva la Maglia Rosa in vista dell'attesissimo arrivo in salita di domani sullo Zoncolan.
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RISULTATO DI TAPPA
1 - Giacomo Nizzolo (Team Qhubeka Assos) - 198 km in 4h42'19", media 42.080 km/h
2 - Edoardo Affini (Jumbo-Visma) s.t
3 - Peter Sagan (Bora - Hansgrohe) s.t
CLASSIFICA GENERALE
1 - Egan Bernal (Ineos Grenadiers)
2 - Aleksandr Vlasov (Astana - Premier Tech) a 45”
3 - Damiano Caruso (Bahrain Victorious) a 1'12”
MAGLIE
- Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel - Egan Bernal (Ineos Grenadiers)
- Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo Zanetti - Peter Sagan (Bora - Hansgrohe)
- Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum - Geoffrey Bouchard (AG2R Citroen Team)
- Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Intimissimi Uomo - Egan Bernal (Ineos Grenadiers), indossata da Aleksandr Vlasov (Astana - Premier Tech)
I dati forniti da Velon raccontano la tappa attraverso dati dispositivi per il monitoraggio in tempo reale. Una grafica con alcuni dei dati raccolti oggi è disponibile a questo link.
STATISTICHE
- Prima vittoria di tappa al Giro per Giacomo Nizzolo, dopo 16 piazzamenti nei primi tre senza vittoria
- Secondo piazzamento nei tre al Giro per Edoardo Affini dopo il secondo posto nella cronometro d’apertura di Torino.
- Egan Bernal regala alla Colombia la 20a Maglia Rosa. Per lui è la quinta. Solo un colombiano ha vestito più volte la Maglia Rosa: Nairo Quintana (9).
CONFERENZA STAMPA
Il vincitore di tappa Giacomo Nizzolo ha dichiarato: "Questa vittoria è importantissima per la mia carriera. In più occasioni ho pensato che avrei potuto vincere ma non ci sono riuscito perchè ho commesso degli errori però sapevo di avere il potenziale per conquistare una tappa al Giro d'Italia. Oggi non era il tipo di finale più adatto per me visto il lungo rettilineo, preferisco i finali più tecnici. Quando Edoardo Affini è partito l'ho preso come punto di riferimento e ho lanciato la mia volata. Ho deciso di anticipare i tempi, ho corso il rischio di perdere restando troppo al vento ma è stata la scelta giusta che mi ha permesso di vincere".
La Maglia Rosa Egan Bernal ha dichiarato: "Una tappa tranquilla che ci ha permesso di recuperare qualche energia dopo tante frazioni impegnative, anche se sarebbe stato meglio restare a letto per riprendersi dai tanti sforzi che abbiamo fatto nei giorni scorsi.
Il Giro è ancora lungo e tutto può succedere. È necessario tenere i piedi ben saldi per terra. Domani dovrò stare calmo, voglio difendere il primo posto in classifica. Non ho mai fatto lo Zoncolan ma so che chi avrà buone gambe, potrà fare la differenza negli ultimi durissimi 3 km."
EOLO KOMETA
Tappa tranquilla, avevano previsto tutti. Piatta, liscia come una tavola da biliardo: buona per tirare un po’ il fiato in vista delle prossime fatiche (si inizia domani, con “sua maestà” lo Zoncolan), buona per i velocisti. Tranquilla per tutti, non per Samuele Rivi: che ha deciso di renderla speciale, per lui e per la EOLO-KOMETA. Già: 190 km di fuga insieme ai suoi due compagni, più di due ore in diretta tv, una giornata (ancora) da protagonisti. La fuga è partita subito, praticamente al km 0, ed è andata avanti fino a 10 km dal traguardo. Speranze di arrivare? Nessuna, mai: però andare in fuga al Giro d’Italia è qualcosa di incredibilmente unico. La tappa poi si è conclusa in volata, con la vittoria di Nizzolo e il nostro Albanese che ha sfiorato la “Top 10” (13° alla fine). E il pensiero di tutti, come è normale che sia, va alla frazione di domani. Lo Zoncolan, appunto. La montagna che ha fatto la storia del ciclismo, e che nel 2010 ha visto l’impresa straordinaria di Ivan Basso capace di trionfare sulla sua cima per andare a prendersi il Giro d’Italia. Domani i protagonisti saranno altri, e Ivan vivrà la tappa dall’ammiraglia: ma siamo certi che troverà un attimo per ricordare e, chissà, per commuoversi un po’… Samuele Rivi: “Oggi volevo andare in fuga, perché in fuga si sta sempre meglio anche se si fa più fatica: non c’è lo stress e il nervosismo del gruppo, si pedala liberi. Infatti mi sono divertito, anche se sapevo benissimo che il gruppo non ci avrebbe mai lasciato arrivare. Però è stato bello, e credo sia stata una bella cosa anche per il team che ancora una volta si è messo in mostra. Alla fine, quando il gruppo ci stava per riprendere, ho anche voluto provare uno scatto per restare un po’ da solo ma ho visto che mi sono subito venuti dietro tutti e ho lasciato perdere. Ora arrivano delle giornate impegnative sul serio: io voglio arrivare a Milano”.
ANDRONI SIDERMEC
Ancora in fuga Simon Pellaud. Nella 13ª tappa del Giro (Ravenna-Verona di 198 chilometri) lo svizzero dell’Androni Giocattoli Sidermec è andato all’attacco al via in compagnia di Marengo e Rivi. La fuga è stata ripresa dal gruppo quando mancavano 7 chilometri al traguardo. A Verona sprint di Nizzolo con Tagliani nella top-20. In rosa c’è sempre Bernal. Simon Pellaud guida le classifiche della combattività e delle fughe.
BARDIANI CSF FAIZANE'
Tredicesima tappa corsa all’attacco dalla Bardiani CSF Faizanè, con Umberto Marengo che colleziona altri 191 km di fuga nella sua quinta azione personale in questo Giro d’Italia. Durante l’azione d’attacco Umberto Marengo conquista preziosi punti nelle volate dei traguardi volanti sopravanzando così Pellaud e guidando ora la speciale classifica che verrà premiata sul palco finale di Milano. Queste le parole di Umberto Marengo al traguardo: “Altra giornata all’attacco, il mio obiettivo questa mattina era quello di puntare ai traguardi volanti e così abbiamo fatto. Sono felice di essere riuscito a portarmi in testa a questa speciale classifica, come mi aveva richiesto il team, anche se il Giro è ancora lungo e nonostante le cinque tappe corse all’attacco non è finita qui. Ora penso solo a recuperare perché domani ci aspetta lo Zoncolan.” Con i 195 km di fuga odierni salgono così a 665 i km totali percorsi in fuga da Umberto Marengo in questo Giro d’Italia, mentre sono più di 1.500 quelli percorsi dall’intero team andato all’attacco con tutti i suoi 8 uomini, terminando nei primi 10 di tappa ben 6 volte. Nella velocissima volata odierna, quindicesimo Filippo Fiorelli.