Il belga Tim Merlier ha ottenuto la sua prima vittoria alla Corsa Rosa, alla sua prima partecipazione in un grande giro. Sul traguardo di Novara si è imposto in volata davanti al campione nazionale italiano ed europeo Giacomo Nizzolo ed Elia Viviani, alzando le mani componendo una lettera "W", dedicando il successo a Wouter Weylandt, nel decennale della scomparsa.
La prima parte della frazione aveva visto una fuga a tre di Filippo Tagliani, Vincenzo Albanese (transitato primo all'unico GPM di giornata ora Maglia Azzurra, leader della classifica del Gran Premio della Montagna) e Umberto Marengo. Una volta ripresi, Filippo Ganna ha conquistato 3'' di abbuono transitando per primo allo sprint intermedio di Vercelli davanti a Remco Evenepoel, adesso quarto in classifica generale.
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RISULTATO DI TAPPA
1 - Tim Merlier (Alpecin-Fenix) - 179 km in 04h21’09”, media 41,126 km/h
2 - Giacomo Nizzolo (Team Qhubeka Assos) s.t.
3 - Elia Viviani (Cofidis) s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1 - Filippo Ganna (Ineos Grenadiers)
2 - Edoardo Affini (Jumbo-Visma) a 13"
3 - Tobias Foss (Jumbo-Visma) a 16"
MAGLIE
- Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel - Filippo Ganna (Ineos Grenadiers)
- Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo Zanetti - Tim Merlier (Alpecin-Fenix)
- Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum - Vincenzo Albanese (Eolo-Kometa Cycling Team)
- Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Intimissimi Uomo - Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), indossata da Edoardo Affini (Jumbo-Visma)
I dati forniti da Velon raccontano la tappa attraverso dati dispositivi per il monitoraggio in tempo reale. Una grafica con alcuni dei dati raccolti oggi è disponibile a questo link.
STATISTICHE
- Prima tappa in linea al Giro e prima vittoria per Tim Merlier che è il primo corridero belga a vincere una frazione alla Corsa Rosa dai tempi di Tim Wellens a Caltagirone nel 2018.
- È la quarta vittoria di Merlier quest'anno dopo Le Samyn, GP Monséré e Bredene Koksijde Classic, tutte in Belgio a marzo. Ad oggi, è il più vincente di tutti i velocisti presenti al Giro.
- 15a top 3 in una tappa del Giro per Giacomo Nizzolo che non ha ancora vinto, 17° top 3 per Elia Viviani che ha all'attivo 5 successi.
CONFERENZA STAMPA
Il vincitore di tappa Tim Merlier ha dichiarato: "Ho voluto rendere omaggio a Wouter Weylandt. Lo conoscevo dallo Scheldepeloton, sapevo che era un velocista. Dieci anni fa, il giorno della sua scomparsa, mi trovavo nelle Ardenne per un ritiro di allenameto. È stata una giornata molto triste. La volata di oggi è stata frenetica ma la squadra mi ha portato in posizione perfetta all'ultima rotonda. In carriera ho fatto delle belle volate ma questa è la migliore che abbia mai fatto".
La Maglia Rosa Filippo Ganna ha dichiarato: "Mi hanno detto che tante persone nuove si stanno appasionando al ciclismo grazie a me: se è vero, mi fa piacere che questo sia succedendo. Guardare il ciclismo non costa nulla ed è bello se nuove persone cominciano a praticarlo. Forse fino a l'anno scorso molti riconoscevano solo la Maglia Rosa mentre quest'anno conoscono anche il mio nome. Non credo di essere un supereroe. I supereroi sono le persone che erano in prima linea durante il primo lockdown.”
ANDRONI SIDERMEC
Prima tappa in linea del Giro (Stupinigi-Novara, 179 chilometri) e Androni Giocattoli Sidermec protagonista con Filippo Tagliani. Il corridore bresciano è stato molto bravo ad entrare nella prima fuga di questo Giro con Albanese e Marengo. L’azione, che ha superato anche i 3 minuti di vantaggio, è stata riassorbita dal gruppo quando mancavano poco meno di 25 chilometri dal traguardo. Tagliani ha vinto il traguardo volante di Tricerro.
EOLO KOMETA CYCLING TEAM
Questa volta iniziamo dalla metà. Da quel GPM arrivato dopo un paio di curve secche in mezzo a uno di quei borghi che rendono l’Italia il Paese più bello del mondo. Prima, l’attesa: un gruppetto dello staff della EOLO-KOMETA con in testa Fran Contador e il patron de EOLO Luca Spada si era messo lì ad aspettare l’arrivo di Albanese. Andato in fuga insieme a Filippo Tagliani e Umberto Marengo (EOLO-KOMETA, Bardiani e Androni: le tre wild card del Giro…), si sapeva che avrebbe messo nel mirino quel traguardo per conquistare la prima maglia azzurra di questo Giro d’Italia. L’attesa, sapendo che tutto si sarebbe giocato in una volata a tre. E poi, la festa quando Albanese ha tagliato per primo quel traguardo: perché questo è un risultato importante, perché tutti lo sognavano, perché tutto il team ha pedalato con Vincenzo. E poi, il finale: con la volata in cui Belletti non è entrato per un soffio nei primi 10 (ha vinto Merlier, Manuel si è classificato tredicesimo) e che ha vissuto la sua apoteosi con il podio del nostro Albanese. Un podio tutto suo, un podio tutto del team: che ha già lasciato il segno su questo Giro d’Italia. Un segno cercato, pensato, voluto. E domani, è un altro giorno: tre GPM, e tantissima battaglia. 190 km tra Biella e Canale, un finale complicato e tutto da godere. Vincenzo Albanese: “L’obiettivo del giorno era quello di andare in fuga e provare a prendere la maglia, e ci siamo riusciti: un ottimo modo per iniziare il nostro Giro, un ottimo modo per dare un senso a tutto il grande lavoro che ha fatto il team in questi mesi. A pochi metri dal GPM ho intravisto il nostro patron Luca Spada e ho sentito che urlava il mio nome, mi ha dato una carica in più. E subito dopo ho visto Fran Contador che esultava perché avevo preso la maglia. Ecco: queste piccole cose sono in realtà grandissime. Così come è una cosa grandissima avere alle spalle uno come Ivan Basso che anche oggi mi ha incitato, consigliato, seguito. Domani cercheremo di tornare all’attacco: il sogno del team resta quello di vincere una tappa e faremo di tutto per riuscirci”.