Julian Alaphilippe (Deceuninck-Quick Step) ha ottenuto la sua prima vittoria dell'anno nel tortuoso finale con arrivo a Chiusdino. Secondo e terzo, rispettivamente, Mathieu van der Poel (Alpecin-Fenix) e Wout van Aert (Jumbo-Visma), che hanno completato il podio. Protagonisti nel finale accessissimo anche Joao Almeida, Simon Yates, Mikel Landa e Pavel Sivakov che si erano avvantaggiati, a 32 km dall'arrivo, poco prima del passaggio sul GPM di Poggio alla Croce. L'ultimo ad arrendersi, ripreso dal gruppo a 250 m dal traguardo è stato Almeida, compagno di squadra del vincitore. Van Aert ha conservato la leadership nella classifica generale.
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RISULTATO FINALE
1 - Julian Alaphilippe (Deceuninck - Quick Step) - 202 km in 5h01'32", media 40.195 km/h
2 - Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Fenix) s.t.
3 - Wout Van Aert (Team Jumbo-Visma) s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1 - Wout Van Aert (Team Jumbo-Visma)
2 - Julian Alaphilippe (Deceuninck - Quick Step) a 4"
3 - Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Fenix) a 8"
LE MAGLIE
- Maglia Azzurra, leader della classifica generale, sponsorizzata da Sara Assicurazioni - Wout Van Aert (Team Jumbo-Visma)
- Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo Zanetti - Wout Van Aert (Team Jumbo-Visma), indossata da indossata da Caleb Ewan (Lotto Soudal), in quanto i primi tre della classifica vestono, rispettivamente, la Maglia Azzurra, la Maglia di Campione del Mondo e la Maglia di Campione Nazionale Olandese.
- Maglia Verde, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Enel - Vincenzo Albanese (Eolo-Kometa Cycling Team)
- Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Sportful - Pavel Sivakov (Ineos Grenadiers)
STATISTICHE
- Terza vittoria di tappa per Julian Alaphilippe alla Tirreno-Adriatico, dopo le due tappe vinte nel 2019, a Pomarance e Jesi. Ha vinto altre due gare in Italia: Milano-Sanremo nel 2019 e il campionato del mondo su strada nel 2020.
- Mark Cavendish (Indicatore nel 2012) e Peter Sagan (Montalto di Castro e Fermo nel 2017) sono stati i due precedenti campioni del mondo in carica ad aver vinto una tappa alla Tirreno-Adriatico.
- Questa è la seconda vittoria di Alaphilippe con la maglia iridata, dopo la Brabantse Pijl 2020.
Il vincitore di tappa Julian Alaphilippe, subito dopo l'arrivo, ha dichiarato: “È stato un finale pieno di suspense. Molto intenso. Durante la gara la velocità è stata sempre molto alta. Quando Geraint Thomas ha attaccato, ho capito che era giunto il momento di fare la mia di mossa, anche se c'era vento contrario. È davvero speciale poter vincere con la maglia iridata qui in Italia, il Paese in cui l'ho conquistata. Milano-Sanremo sarà tutta un'altra sfida. Non voglio ancora pensarci.”
La Maglia Azzurra, Wout Van Aert, ha dichiarato: “Negli attacchi in salita non ho mai avuto paura. Ho detto ai miei compagni di squadra di pedalare a tutta. Joao Almeida ha resistito a lungo e quello di oggi è stato uno sprint difficile. Non posso prevedere cosa succederà nelle prossime tappe, ma le brevi salite ripide che il percorso prevede dovrebbero essere perfette per me. Squadre come UAE Team Emirates e Ineos Grenadiers sono sicuramente da temere nell'arrivo in quota. Tuttavia, sono fiducioso, perché la tappa di oggi era già abbastanza dura e l'abbiamo gestita bene.”
ANDRONI SIDERMEC
Ancora in evidenza l’Androni Giocattoli Sidermec alla Tirreno-Adriatico. Nella seconda tappa (Camaiore-Chiusdino di 202 chilometri), partita con Mattia Bais in maglia bianca di miglior giovane, il protagonista è stato Simon Pellaud. Lo svizzero, già vincitore quest’anno alla Vuelta al Tachira, è entrato nell’azione a sei che fin dall’inizio ha segnato la tappa. Il tentativo è stato riassorbito dal gruppo quando al traguardo mancavano 35 chilometri. Sul tratto conclusivo verso Chiusdino (7 chilometri al 6%) per l’Androni Giocattoli Sidermec si è visto davanti, tra i migliori fino a poche centinaia di metri dalla linea, Natnael Tesfatzion. Ad imporsi nella tappa il campione del mondo Alaphilippe su Van Der Poel e Van Aert. Sfortuna, invece, per l’argentino Sepulveda, caduto ai 500 metri dall’arrivo quando era con il gruppo dei migliori.
EOLO KOMETA CYCLING TEAM
Mettersi in mostra. Per dare battaglia. E allo stesso tempo, con i punti in gioco, per rinforzare il vantaggio provvisorio nella KOM. Questo è stato il doppio obiettivo con cui la EOLO-KOMETA Cycling Team ha affrontato la giornata. La squadra era di nuovo presente nella fuga e ha lottato per arrivare in testa al GPM del Poggio alla Croce, con la sua cima a 30 km dalla fine. Lo scozzese John Archibald e ancora Vincenzo Albanese sono stati i principali protagonisti nella tappa di oggi. Ma il terreno tortuoso delle colline senesi ha acceso le gambe dei big, ha fatto esplodere la corsa. Albanese non ha potuto restare con i primi, ma ha saputo resistere e anche questo venerdì partirà con la maglia verde. In un’altra partenza frenetica con diversi tentativi di fuga fin dall’inizio, Archibald e Albanese sono riusciti a entrare in un’azione con Simon Pellaud (Androni), Marcus Burghard (Bora-Hansgrohe), Simone Velasco (Gazprom) e Pieter Vanspeybrouck (Intermarchè Wanty Gobert). I sei, ben assortiti, con una buona intesa, sono riusciti a raggiungere un vantaggio di poco più di cinque minuti. Insieme ci hanno provato, ma il loro vantaggio era troppo sottile quando la corsa è entrata nella Colline Metallifere. Ai piedi dell’inizio della salita di Poggio alla Croce la fuga è stata assorbita. La tappa è entrata in un’altra fase con gli uomini con aspirazioni per la classifica generale in prima linea e trenta chilometri da percorrere. In questa fase della corsa, lo spagnolo di Granada, Alejandro Ropero, è rimasto sempre nel gruppo dei leader. Il corridore andaluso è riuscito ad arrivare nel gruppo di circa 40 unità che ha finito per lottare per la vittoria parziale una volta che sono stati presi, uno per uno, Simon Yates, Mikel Landa, Pavel Sivakov e Joao Almeida. La vittoria è andata al campione del mondo Julian Alaphillippe. Ropero ha firmato la 39ª posizione finale. Vincenzo Albanese: “Oggi è stata dura, molto più dura rispetto alla prima tappa. Sapevo che il GPM era lontano dalla partenza e che sarebbe stato difficile arrivarci con la fuga: però ci ho provato, e sicuramente anche nei prossimi giorni proverò a prendere un po’ di punti per consolidare la mia classifica. So che arriveranno le montagne vere, io non sono uno scalatore puro però riesco a muovermi bene su quelle salite che non sono troppo dure. Di certo, continuerò a provarci”. Alejandro Ropero: “Questa è stata una bellissima tappa: molto lunga, abbastanza facile nella prima parte ma durissima alla fine. Quando la tappa si è accesa la cosa importante era cercare di stare con il gruppo dei migliori, ci sono riuscito e per questo sono contentissimo. Ma la squadra è stata davvero incredibile: due corridori in fuga, Albanese che è riuscito a difendere la maglia verde, un grande lavoro per tutti. Io credo che davvero stiamo dando delle risposte a quello che Ivan Basso ci ha chiesto prima di questa corsa: siamo tutti molto concentrati, dobbiamo soltanto continuare a crescere”. Questo venerdì, la terza tappa della Tirreno-Adriatico collegherà Monticiano e Gualdo Tadino su un percorso di 189 chilometri che nei suoi primi chilometri ripercorrerà alcuni dei percorsi di questo giovedì, anche il Poggio della Croce sarà affrontato di nuovo, prima di una parte più favorevole della tappa.