Pronto riscatto del colombiano Fernando Gaviria (UAE Team Emirates) che, dopo i due secondi posti ottenuti alla recente Tirreno-Adriatico, ha ritrovato oggi la via del successo nel 5° Giro della Toscana – Memorial Alfredo Martini. Sul traguardo di Pontedera (Pisa), il sudamenricano era uno dei velocisti più attesi e non ha tradito, con uno sprint di pura potenza ha vinto in maniera netta. Secondo posto per l’australiano Robert Stannard (Mitchelton Scott) e terzo l’inglese Ethan Hayter (Team Ineos). Gaviria è anche il primo leader della Challenge Memorial Alfredo Martini che si concluderà domani a Peccioli con la 68/a Coppa Sabati dove però è già certo che il colombiano non ci sarà.
Per questo 5° Giro della Toscana – Memorial Alfredo Martini l’Uc Pecciolese presentava quest’anno un tracciato rinnovato: tolta la scalata al Monte Serra, le uniche salite previste sono quelle di Chianni, Lajatico e Palaia, non molto impegnative, con un tracciato di 182,9 km che sorride alle ruote veloci del gruppo. Al via si schierano 151 corridori in rappresentanza di 22 squadre: 8 WorldTour, 9 Professional, 3 Continental e 2 Nazionali (Italia e Svizzera).
La fuga più importante della giornata nasce subito dopo 13 chilometri di gara. Ne fanno parte: Mathias Jorgensen (Movistar Team), Connor Brown (NTT Pro Cycling), Cristian Rodriguez (Caja Rural RGA), Mikel Iturria (Euskaltel Euskadi), William Munoz (Colombia Tierra de Atletas), Raffaele Radice (Sangemini Trevigiani Mg.Kvis), Filippo Colombo (Nazionale Svizzera) e Guido Draghi (D'Amico Um Tools).
Gli otto al comando toccano il vantaggio massimo di 4’32” al km 21 prima della prima salita di Chianni. Al km 103,9 i fuggitivi passano sotto il traguardo di Pontedera con un vantaggio di poco superiore ai tre minuti sul gruppo.
Alla seconda ascesa a Palaia (a 41 km dall’arrivo) perdono contatto dal drappello di testa Draghi e Munoz. Più avanti anche Iturria alza bandiera bianca.
Mauro Finetto (Nippo Delko) e Nicola Conci (Nazionale Italiana) escono dal gruppo ad una trentina di chilometri dall’arrivo, all’uscita dall’abitato di Peccioli, e si buttano alla caccia dei sei battistrada, ma non trovano fortuna. Stessa sorte spetta all’israeliano Omer Goldstein (Israel Start – Up Nation). Sono le maglie della Ineos a guidare l’inseguimento del gruppo che nel frattempo ha ridotto il gap ad una cinquantina di secondi. All’inseguimento degli attaccanti si gettano anche Gianni Moscon (Team Ineos) e Jacopo Mosca (Nazionale Italia). Altri corridori poi si aggiungono e vanno a riprendere i battistrada. A 10 chilometri dall’arrivo si forma un drappello di 18 corridori al comando, ma il gruppo è vicinissimo. Infatti, la situazione si ricompatta completamente a 8,5 km dalla conclusione.
Tutto si decide in volata, nessuna squadra riesce ad organizzare un vero treno, ognuno fa per sé è il più lesto di tutti è Gaviria che ora osserverà un periodo di riposo prima di prepararsi al meglio per il Giro d’Italia, il suo prossimo obbiettivo stagionale.
DICHIARAZIONI – Queste le parole di Fernando Gaviria dopo l’arrivo: “Parto sempre per vincere, ma oggi era importante riuscirci dopo che alla Tirreno-Adriatico era mancato proprio il successo. Ora posso pensare con più serenità ad un po’ di riposo e poi preparare al meglio il Giro d’Italia”. Sulla gara di oggi ha proseguito: “Abbiamo provato a tenere la corsa chiusa, ho usato tutti gli uomini a mia disposizione e abbiamo fatto un bel lavoro. Alla fine, mi sono ritrovato da solo, ma ce l’ho messa tutta per vincere e sono contento. Ero uno dei favoriti oggi, per fortuna sono uscito bene dalla Tirreno, mi sono ritrovato le gambe giuste e ho fatto un bel lavoro con la squadra e ho trovato una bella vittoria”.
DOMANI LA COPPA SABATINI – Domani, giovedì 17 settembre, sempre in Valdera c’è il Gran Premio di Peccioli – Coppa Sabatini, e il ritrovo per i concorrenti è allo Stadio Comunale alle ore 8, 30. I protagonisti della classica di Peccioli (Pisa) lasceranno lo Stadio alle 9, 50 ad andatura turistica per raggiungere Piazza del Carmine, nel centro storico di Peccioli, punto di partenza della gara. Lo starter darà il via effettivo alle 10 e i chilometri da compiere saranno 210 ( la “Sabatini” è catalogata Uci Pro Series, pertanto può sforare i 200 ). Rispetto alle edizioni precedenti nel circuito introduttivo da ripetere 7 volte oltre alla salita di Terricciola è stato inserito il Muro di Via di Greta a Peccioli. E’ una strada larga e ben asfaltata lunga circa un chilometro in cui si superano 101 metri di dislivello. In alcuni punti la pendenza è superiore al 15%. Ultimata la percorrenza dei 7 giri con passaggio in Piazza del Carmine la corsa entrerà nel secondo settore, ovvero il circuito di 12, 200 chilometri in cui l’unica asperità sarà la salita dell’arrivo a Peccioli, salendo da via Risorgimento. Il circuito andrà ripetuto 5 volte. Quindi niente Muro negli ultimi 5 giri.
TV DIRETTA – Anche la Sabatini nel finale verrà trasmessa in diretta da Rai Sport e tutte le emittenti, i siti internet e i social forniti da Pmg Sport.
Testo a cura Giorgio Torre
ORDINE D’ARRIVO:
1. Fernando Gaviria Rendon (UAE Team Emirates) km 182,9 in 04h14’36” media 43,103 km/h 2. Robert Stannard (Mitchelton – Scott)
3. Ethan Hayter (Team Ineos)
4. Biniam Girmay Hailu (Nippo Delko Provence)
5. Stefan Bissegger (Svizzera)
6. Luca Pacioni (Androni Giocattoli – Sidermec)
7. Jurgen Roelandts (Movistar Team)
8. Florian Vermeersch (Lotto Soudal)
9. Andrea Pasqualon (Circus - Wanty Gobert)
10. Imerio Cima (Gazprom – Rusvelo)
UAE TEAM EMIRATES
Fernando Gaviria festeggia la sesta affermazione personale stagionale, imponendosi in una volata di gruppo nel Giro della Toscana (182,9 km con partenza e arrivo a Pontedera) . Il colombiano dell’UAE Team Emirates ha iniziato il suo sprint con largo anticipo, a 400 metri dal traguardo della corsa, non consentendo la rimonta di alcun avversario e conquistando così la 46^ vittoria in carriera. 25° successo nel 2020 per la formazione emiratina. Gaviria: “Ogni volta che attacco il numero di gara sulla schiena, il mio obiettivo è provare a vincere. Alla Tirreno-Adriatico ho commesso un paio di errori, ma ho recuperato bene e oggi la squadra e io siamo stati perfetti. Nelle fasi antecedenti allo sprint, sono rimasto nella pancia del gruppo, per evitare eventuali problemi e troppa confusione, poi però sono risalito e, quando ho scorto l’opportunità di anticipare la volata, non ho esitato, guadagnando subito un certo vantaggio sugli avversari: nessuno è più riuscito a superarmi”.