Mer12252024

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Agli Europei di Alkmaar è il giorno di Amy Pieters e Alberto Dainese

 

 

Quella di oggi è stata ancora una volta una grande giornata ad Alkmaar, la città olandese che sta ospitando i Campionati Europei su Strada. Due le gare in linea in programma, quelle per gli Uomini Under 23 e Donne Elite che hanno portato ancora ori pesanti all’Italia e ai Paesi Bassi.

La nazione ospitante partiva proprio con i favori dei pronostici nella gara femminile e le attese non sono state deluse.

Dopo aver controllato la situazione nelle prime fasi di gara, a circa 80 chilometri dal termine è iniziata quella che poi si è rivelata l’azione decisiva con l’attacco di Lisa Klein (Germania), Amy Pieters (Paesi Bassi) ed Elena Cecchini (Italia). Il terzetto di testa in breve ha guadagnato un vantaggio superiore ai due minuti che è rimasto a lungo invariato nonostante il forte vento che ha caratterizzato tutta la giornata.

Negli ultimi chilometri il vantaggio delle battistrada è continuato a scendere ma il gruppo non è riuscito a finalizzare l’inseguimento. Nello sprint ristretto Amy Pieters, oro mercoledì nel Mixed Relay, si è imposta nettamente sulla Cecchini, mentre in terza posizione si è classificata la tedesca Lisa Klein, già seconda pochi giorni fa nella cronometro individuale e nel Mixed Relay.

La gara degli Under 23 si è risolta con uno sprint a ranghi compatti che ha visto imporsi l’italiano Alberto Dainese.

La gara è stata ricca di emozioni e colpi di scena, soprattutto nelle fasi finali quando un altro italiano, Alexander Konyshev dopo aver staccato il norvegese Jonas Iversby Hvideberg con il quale era rimasto al comando, sembrava destinato ad involarsi in solitudine verso il successo. Negli ultimi chilometri di corsa il gruppo ha reagito ed ha raggiunto l’italiano a meno di due chilometri dal termine. Inevitabile quindi la volata di gruppo con Dainese vincitore nettamente davanti a Niklas Larsen (Danimarca) e a Rait Arm (Estonia).

Domani, con partenza alle ore 11,30, sarà la volta della gara riservata agli Uomini Elite che si disputerà sulla distanza totale di 172 chilometri. Il percorso prevede nelle fasi iniziali un tratto di 46 chilometri per poi affrontare 11 giri del circuito che ha caratterizzato tutte le gare in linea dei Campionati Europei 2019.

 

 

Quando le sensazioni valgono più delle parole, accadono poi grandi cose. Lo aveva detto il CT Amadori: “La squadra è solida. Con uomini pronti a tutto. Il meglio sul panorama nazionale”. Ed è davvero successo così. L’azzurro Alberto Dainese (Abano Terme, classe 1998), portacolori del Team Seg Racing Academy, regala all’Italia il terzo oro nonché la settima medaglia azzurra in questa rassegna continentale. Lo regala dopo lo sprint vincente realizzato nella prova in linea dedicata agli Uomini U23 sulla distanza totale di 138 km (12 giri del circuito). L’Italia domina così le prove U23 in linea: dopo l’oro della Paternoster conquistato ieri, si aggiunge, oggi, il titolo di Dainese.

Una volata d’oro con tutta la potenza della Squadra. Grande azione di Konychev

Dainese, guidato alla perfezione dai suoi compagni di squadra negli ultimi due chilometri di gara, mette a segno una volata in cui sprigiona tutta la sua forza e sembra anche quella dei suoi compagni di squadra. Proprio così. Una squadra che ha lavorato fin dal primo chilometro inserendosi nelle fughe. Degna di grande attenzione è stata proprio l’azione dell’altro azzurro, Alexander Konychev, figlio d’arte, in fuga per 60 km con il norvegese Hvideberg. Quando mancano 20 km dal traguardo Konychev entra in azione e si rende protagonista di una bellissima fuga solitaria tanto da arrivare a credere che l’oro poteva essere a portata. Ripreso poi dal gruppo a soli 1.8 km dal traguardo, il titolo continentale conquistato dal compagno sembra ripagarlo di questo sforzo:

 

E’ stata una vittoria di squadra. Sono stato guidato alla perfezione dai miei compagni – dice Dainese in lacrime dopo l’arrivo – In ogni azione eravamo presenti. Un vero peccato che Alex sia stato ripreso a pochi chilometri dall’arrivo. Anche per questo non potevo perdere. Ho trovato un varco ed è andata bene”.

Dainese arriva a questo appuntamento con una ottima preparazione: “Ho corso l’Adriatica e poi il Tour Alsace. Ero un poco stanco e quindi ho staccato per qualche giorno proprio per arrivare qui in buone condizioni. Sono davvero soddisfatto anche se, in onestà, ancora fatico a credere a ciò che è successo”. Sul primo gradino del podio di categoria, l’Italia torna dopo l’oro di Giovanni Visconti del 2003 (2006 e 2009 bronzo con Gavazzi e Modolo, 2014 argento di Filosi, 2015 e 2016 bronzo con Martinelli e Vendrame).

Il Coordinatore delle Nazionali Cassani si complimenta con il CT Amadori ed i suoi azzurri anche sui Social: “Alberto è forte ed ha finalizzato il lavoro di una squadra diretta magistralmente dal CT Amadori. Mi sono emozionato nel vederli correre. Sembravano professionisti navigati e generosi. Gran bella corsa anche per Alex prima in due poi da solo. E dietro gli azzurri sempre nelle prime posizioni. Lo spirito di squadra? Chiarissimo nella generosità di Antonio Puppio ormai sfinito, ha trovato la forza di fare un ultimo sforzo per portare davanti gli azzurri. Grande anche Michele Gazzoli, nono sul finale. Una gran bella corsa”.

Argento al danese Larsen Kiklas e bronzo all’estone Rait Arm. Nono, l’altra ruota veloce azzurra, Michele Gazzoli.

Commovente è stato il minuto di silenzio dedicato alla memoria del giovane atleta Bjorn Lambrecht alla partenza della prova U23. La Nazionale belga schierata in prima fila.

 

 

Doveva essere una sfida tra Italia e Olanda e così è stato. L’azzurra Elena Cecchini, friulana classe 1992, che veste i colori Fiamme Azzurre/Canyon Sram, è stata protagonista di una fuga partita a 77 km dal traguardo con l’olandese Amy Pieters e la tedesca Lisa Klein. Le fuggitive hanno toccato un gap di oltre 1’40” sceso poi negli ultimi due giri, da quando l’Olanda ha innescato il forcing capeggiato dalla plurimedagliata Marienne Vos. Ma nonostante i tentativi del gruppo inseguitore, il terzetto non è mai stato raggiunto e la fuga delle tre è risultata essere l’azione decisiva.

Solo all’ultimo chilometro, dopo aver corso sempre in accordo, le tre attaccanti hanno iniziato a studiarsi. L’olandese Pieters è entrata in azione. Elena ha risposto superando la tedesca Klein. In volata la sfida Italia-Olanda ha visto la supremazia di quest’ultima.

Elena vince così uno splendido argento, e lascia alle sue spalle la tedesca Klein, bronzo sul traguardo, in una corsa caratterizzata dal forte vento e da una fuga durata oltre 70 km.

 

La Nazionale Femminile tra continuità e completezza di Squadra

L’azzurra mette un altro sigillo sulla completezza della Nazionale maggiore del CT Salvoldi che, ancora una volta, ha dimostrato una grande consapevolezza e un’ottima struttura nella formazione dando quella continuità di risultati ad alti livelli che solo una tra le nazioni faro di tutto il movimento femminile è in grado di dare.

La plurimedagliata Tatiana Guderzo, appena la fuga del terzetto è partita, si è messa a disposizione della squadra per controllare eventuali attacchi. Impeccabili le altre azzurre sempre davanti nel gruppo inseguitore, mantenendo coperta la campionessa uscente Marta Bastianelli, nel caso la corsa avesse preso una piega diversa.

Link alla scheda dell’azzurra: https://www.federciclismo.it/it/person/elena-cecchini/03996e36-9251-423f-9dd8-7875933a56df/

Grande soddisfazione del CT Salvoldi: "Nessuna amerezza ma tanta soddisfazione per una medaglia d’argento importante per la squadra e per

Elena che l’ha conseguita e ne aveva bisogno. Si è creata questa situazione tattica in questa eterna sfida tra noi e le olandesi e ce la siamo giocata
fino in fondo. C’è forse solo un piccolissimo rammarico per un tentennamento in volata ma obiettivamente non credo che il risultato finale sarebbe
cambiato. Bene così. Bravissime tutte le azzurre. Abbiamo la consapevolezza che oltre ad essere competitive torneremo a mettere la ruota davanti a
tutte"