Andrea Zamboni è il re del Monte Bondone. Al femminile domina la tedesca Rausch. Andrea Zamboni ha messo nero su bianco i pronostici della vigilia e ha vinto in solitaria la 34ª edizione della Challenge Internazionale della Montagna per Cicloamatori, che al femminile ha incoronato regina la tedesca Christina Rausch, vicinissima al record in rosa della manifestazione.
Entrambi i vincitori difendono i colori della Carina Brao Caffè ed entrambi si sono imposti in solitaria sul traguardo posto ai 1654 metri di quota di Vason, raggiunto dopo i 19 chilometri della mitica salita del Monte Bondone, che presenta una pendenza media del 7,5%. Zamboni, trentino di Pergine Valsugana, ha portato a termine la propria fatica in 57’59” (media 19,66 km/h), la Rausch in 1h05’30”, a 10” dal record detenuto dal 2012 da Marina Ilmer (1h05’20”). Erano 119 gli iscritti – di cui 105 partenti - alla gara organizzata dal Gruppo Sportivo Marzola in collaborazione con l’Apt Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi, con un nutrita rappresentanza di atleti provenienti da fuori regione.
Dopo un primo tratto coperto a velocità controllata, da Piazza Fiera a Trento a Piedicastello, è stato dato il via “volante” alla corsa, che è subito entrata nel vivo. La prima accelerazione è stata di Alessandro Sogne, sulla cui ruota si sono portati tutti gli altri attesi protagonisti, ovvero Andrea Zamboni, il rotaliano Roberto Dalsant, Diego Fenaroli (Isolpi Racing) e Davide Gottardi (Carina Brao Caffè). Il tratto più duro dell’ascesa, dal chilometro 7 al chilometro 9, ha definito la situazione e le forze in campo, con il pimpante Zamboni in cabina di regia, seguito a vista da Fenaroli e Dalsant. Poco dopo il transito da Candriai, il perginese ha operato il forcing decisivo, costringendo alla definitiva resa i diretti concorrenti al successo. Il capitano designato della Carina Brao Caffè di “patron” Silvano Fontanari, comprensibilmente raggiante all’arrivo, ha subito guadagnato una quarantina di secondi, per poi gestire sapientemente lo sforzo e il margine di vantaggio. Zamboni è transitato a Vaneze con 42” di vantaggio, rimasti quasi invariati al passaggio in località Norge (40”).
A quel punto, il grande favorito ha dato fondo a tutte le energie rimaste e ha chiuso a braccia alzate in 57’59”, abbassando notevolmente il tempo che, nel 2018 (58’54”), gli aveva garantito il terzo posto. Per lui è arrivata anche la seconda vittoria assoluta alla Challenge Internazionale della Montagna, dopo quella conquistata nel 2016. «Vincere sul Monte Bondone ha sempre un sapore speciale, soprattutto per me che sono trentino – ha commentato Andrea Zamboni – Mi sentivo bene e, quando ho visto che si era creata l’opportunità, ho deciso di attaccare. Ho guadagnato subito un buon margine e sono riuscito a difenderlo fino all’arrivo. La prestazione cronometrica è lontana dal record della manifestazione, ma sono comunque contento di essere riuscito a rimanere sotto i 58’».
Alle sue spalle è andata in scena la lotta per il secondo posto, che ha premiato la verve dell’alfiere del Cc Rotaliano Roberto Dalsant, bravo a staccare Fenaroli (terzo in 59’15”) e garantirsi la piazza d’onore: 59’03” il suo tempo di gara. «Zamboni ha dimostrato di essere il più forte – ha spiegato Dalsant – Personalmente patisco i cambi di ritmo. Sono riuscito a rispondere ai suoi primi due attacchi, non al terzo. Ho chiuso secondo sia assoluto che di categoria: purtroppo mi è sfuggita un’altra volta la maglia di vincitore del Challenge Internazionale della Montagna, ma ci riproverò l’anno prossimo. Un secondo posto qui sul Monte Bondone è comunque un ottimo risultato».
Quarto Davide Gottardi (a 2’02” dal vincitore), con Alessandro Sogne della Sirio Biemme Sport a completare la top 5 assoluta, staccato di 2’34”.
Al femminile, invece, la recente vincitrice della Maratona Dles Dolomites Christina Rausch, che si è resa protagonista di una lunga cavalcata solitaria. La tedesca della Carina Brao Caffè ha offerto una prestazione di assoluto spessore, confermata dal riscontro cronometrico (1h05’30” alla media di 17,40 km/h) e dal 24° posto assoluto.
Secondo posto per la trentina della Bici e Sport Annalisa Adami, che ha chiuso con un distacco di 11’08”. Il podio assoluto in rosa è stato completato da Valentina Brivio (La Doyenne Cycling Club), terza in 1h20’43”.
A fine gara sono stati premiati con la maglia di vincitore del Challenge Internazionale della Montagna per Cicloamatori tutti i primi classificati delle dodici categorie previste dal regolamento, ovvero Riccardo Simoni (Cycling Fot All) tra i debuttanti, Alessandro Sogne (Sirio Biemme Sport) tra gli junior, Dario Lutricuso (Cicli Pederzolli) tra i senior 1, Andrea Zamboni (Carina Brao Caffè) tra i senior 2, Davide Gottardi (Carina Brao Caffè) tra i veterani 1, Diego Fenaroli (Isolpi Racing) tra i veterani 2, Giancarlo Bussola (Team Highroad) tra i gentleman 1, Michele Niglia (Ex3motrue Racing) tra i geneleman 2, Piergiorgio Dellagiacoma (Carina Brao Caffè) tra i supergenleman A, Alois Vigl (Carina Brao Caffè) tra i supergentleman B, Valentina Brivio (La Doyenne Cycling Club) tra le Donne A e Christina Rausch (Carina Brao Caffè) tra le Donne B.