Prima gli sterrati, poi le salite di alta montagna. Bisogna andar forte su tutti i terreni per aspirare alla vittoria finale della Adriatica Ionica Race 2019, anche se il numero dei candidati si è drasticamente ridotto dopo la “tappa regina” di oggi da Palmanova alLago di Misurina, 204,6 km nel cuore delle Alpi.
Mark Padun (Bahrain Merida) ha vinto la terza tappa davanti a Dayer Quintana (Neri Sottoli Selle Italia KTM) e Ben Hermans (Israel Cycling Academy). Il talentuoso corridore ucraino ha conquistato anche la maglia di leader della Classifica Generale, con 6 secondi di vantaggio su Hermans e 10 suJonathan Caicedo (EF-Education First). Primo degli italiani il trentino Nicola Conci (Trek-Segafredo), settimo di tappa e quinto nella graduatoria generale a 1’17” dalla leadership.
"Sono molto felice, mi sono allenato molto per arrivare alla Adriatica Ionica Race in grande forma - ha detto Padun. - Penso che Hermans fosse il più forte, è quasi un miracolo che sia riuscito a vincere. Proverò a tenere la testa della classifica generale con tutte le mie forze".
Dopo l’emozionante tappa di giovedì che la Deceuninck-Quick Step ha dominato piazzando un’eclatante tripletta sul traguardo di Grado, la corsa è ripartita con il colombiano Alvaro Hodegtitolare della maglia di leader della classifica, seppur consapevole del duro compito che lo attendeva. La fuga promossa da tre corridori dopo appena 7 km - Edward Theuns (Trek-Segafredo) con Mattia Bais e Jonathan Milan (Cycling Team Friuli) – ha accumulato un vantaggio di oltre 7 minuti ai piedi della prima salita, il Passo Rest, dove Milan è stato il primo dei tre fuggitivi a mollare.
Buon scalatore, Mattia Bais ha deciso di proseguire da solo sul Passo Pura – (11,8 km, pendenza media 7,4%) - mentre Theuns veniva ripreso dal gruppo. Ad accendere la gara è stato l’attacco di undici corridori: Mark Padun (Bahrain-Merida), Remco Evenepoel e James Knox (Deceuninck-Quick-Step), Jonathan Caicedo (EF), Winner Anacona (Movistar), Nicola Conci (Trek-Segafredo), Jan Polanc (UAE-Emirates), Daniel Muñoz (Androni-Sidermec), Matteo Badilatti e Ben Hermans (Israel Cycling Academy), Dayer Quintana (Neri Sottoli-Selle Italia-KTM).
Bais, esausto, è stato ripreso e staccato sulla salita di prima categoria di Sella Ciampigotto (11,7 km, pendenza media 7,1%), dopodiché dieci corridori sono rimasti a giocarsi la vittoria di tappa a 40 km dall’arrivo. La situazione è rimasta immutata fino a 10 km dall’arrivo quando l’attesissimo belga Remco Evenepoel ha sferrato una serie di attacchi prima di cedere sorprendentemente sulla parte più impegnativa della salita.
Padun, Hermans e Quintana sono riusciti guadagnare un lieve vantaggio ed a mantenerlo fino allo sprint conclusivo vinto dal corridore ucraino che ha portato al Team Bahrain-Merida il secondo successo in questa edizione di AIRace dopo quella di Phil Bauhaus a Mestre.
Domani, sabato 27 luglio, le salite alpine lasceranno spazio alle colline del Collio goriziano nella quarta tappa (Padola - Cormons, Monte Quarin, 204,5 Km, il via alle ore 12:05): terreno ideale per gli attaccanti ancora intenzionati a scombinare la classifica senza attendere la giornata conclusiva aTrieste. Gli highlights della quarta tappa della Adriatica Ionica Race verranno proposti in Italia alle 18da Sky Sport Arena e dalle piattaforme web di PMG Sport e alle 22.50 su RaiSport, mentre Eurosporttrasmetterà nel resto del continente europeo a partire dalle 23.30.
NERI SOTTOLI KTM
Grande prova di Dayer Quintana che nella tappa regina dell'Adriatica Ionica Race, con l'arrivo in salita di Lago di Misurina, si piazza al 2° posto cedendo solo all'ucraino Mark Padun in uno sprint a cinque corridori molto combattuto.
Grande selezione fin dall'ascesa del Passo del Pura, a poco meno di 80 km dall'arrivo, dove si formava un gruppetto di 10 corridori tra cui Quintana che andavano a riprendere il superstite della fuga di inizio tappa, il friulano Mattia Bais.
Sulla successiva ascesa di Sella Ciampigotto la situazione si consolidava con il vantaggio del gruppetto Quintana che saliva fino a 3'00" sugli inseguitori, tutti suddivisi in piccoli gruppetti dalla durezza della frazione.
Ai piedi dell'ascesa finale accelerava il giovane Evenepoel ma la sua azione aveva breve durata e a 5 km dall'arrivo rimanevano in testa Ben Hermans, Mark Padun, Jonathan Caicedo, James Knox e Dayer Quintana.
La situazione rimaneva la stessa fino al difficile km finale dove i cinque corridori si giocavano il successo allo sprint con Padun che riusciva ad anticipare Quintana.
Per il colombiano è la sesta top 10 stagionale nonchè una decisa scalata in classifica generale, dove ora si trova al 6° posto, oltre che un buon segnale in vista dei prossimi impegni. Domani nuova frazione difficile da Padola a Cormons con arrivo in cima allo strappo di Monte Quarin, 1800 metri al 5,6%.