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Il verdetto del Gran Gala Anniversary: nulla è impossibile per Vincenzo Nibali

 

 

Trent’anni di Gran Gala Ciclistico Internazionale, la stessa età di Vincenzo Nibali che di questa edizione speciale, svoltasi lunedì sera, 13 Ottobre, a Conegliano, è stato l’indiscusso mattatore. Seppur nel giorno del suo anniversario di matrimonio, il siciliano ha voluto rispondere  presente ed il pubblico gli ha tributato un saluto caloroso, l’accoglienza che si riserva ai primattori.

Intorno all’ultimo vincitore del Tour de France, volti leggendari del ciclismo hanno decretato l’ingresso a pieno titolo di Vincenzo nell’alveo dei campioni, dando vita con lui sul palco del Teatro Accademia ad uno stimolante dibattito di cui Francesco Pancani e Silvio Martinello – le voci del ciclismo in TV – sono stati sapienti moderatori durante la lunga diretta dell’evento in onda su RaiSport2.

Nibali si è prestato al gioco ricevendo dai suoi illustri predecessori stimoli importanti intorno all’argomento del giorno: ora che ha vinto tutte e tre le grandi corse a tappe, Vincenzo è di fronte al dilemma se tentare o meno l’accoppiata Giro-Tour nella stessa stagione, progetto sul quale lui stesso non ha nascosto un qualche perplessità (“Correrli entrambi al massimo della condizione è praticamente impossibile”, ha detto), dimostrandosi invece stimolato ad affrontare sfide diverse come quella della Roubaix (idea sulla quale Francesco Moser, esperto in materia, non lo ha incoraggiato: “Certe corse devi averle dentro di tuo”) .

Felice Gimondi, che rivede in Nibali un po’ di se stesso (essendo infatti l’unico italiano che finora aveva centrato tutti e tre i grandi giri) si è invece detto convinto che lo “Squalo dello Stretto” possa crescere ancora: “ Gli raccomando soltanto più cattiveria, forse questa è l’unica caratteristica per la quale non ci somigliamo”. In qualche modo rivoluzionario, invece, l’intervento del grande Bernard Hinault, secondo il quale il progetto dell’accoppiata Giro-Tour (a lui riuscita nel 1982 e nel 1985) è più che praticabile: “Il calendario attuale offre spazi maggiori di recupero tra un giro e l’altro – ha soggiunto il francese – per questo io credo sia addirittura possibile correre da protagonisti nella stessa stagione non solo Giro e Tour, ma anche la Vuelta ”.

Il futuro di Nibali, più del suo scintillante presente che è già passato, è stato in effetti il tema del “Gran Gala Anniversary”. E mentre chi lavora sulle sue biciclette Specialized (Gian Paolo Mondini ha ritirato a Conegliano l’ennesimo trofeo del Mondiale Costruttori centrato dalla casa americana) cercherà di dargli il meglio possibile, chi lavora sul suo motore ha espresso la percezione di una macchina perfetta. “ E’ una questione di testa – ha spiegato Giuseppe Martinelli, anche lui premiato come tecnico protagonista della stagione – ho osservato Nibali con attenzione durante l’ultimo Tour de France stupendomi ogni giorno per l’assoluta tranquillità con cui ha gestito le responsabilità e la tensione. Aveva la maglia gialla e sembrava quasi non lo sapesse, per come era tranquillo e sicuro di sé ”.

 

Durante la serata a Conegliano, Nibali ha ricevuto il premio Atena d’Argento, il Premio Italia di cui si è confermato vincitore quale migliore corridore italiano ed un magnifico trofeo realizzato dal maestro vetraio Pino Signoretto. Tra i premiati della serata anche Alessandro De Marchi, affermatosi quest’anno per il suo spettacolare atteggiamento in corsa. Nell’anteprima di Venezia erano invece già stati premiati, una settimana fa, il Campione del Mondo Michal Kwiatkowski, Chiara Teocchi, Sofia Beggin, Sofia Bertizzolo insieme agli altri due vincitori delle classsifiche speciali, Giorgia Bronzini per le donne e Simone Andreetta per gli under 23.

Per consultare le classifiche e per ulteriori informazioni: www.grangalaciclistico.it

 

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