Dopo due mesi di quarantena, durante i quali abbiamo dovuto rinunciare alla gran parte delle nostre abitudini, possiamo prudentemente ripartire.
La Fase 2 porta con sé alcune aperture, ma conserva anche delle restrizioni. Ma cosa possiamo fare in sella e cosa invece non è ancora consentito?
SI PUÒ
- Riprendere l’allenamento e l’attività sportiva in forma individuale e senza limiti di tempo, mantenendo la distanza di sicurezza dagli altri (due metri se si corre o si va in bici, un metro se si passeggia).
- Uscire per le sessioni di allenamento ciclistico, ma non in squadra né in gruppetti.
N.B. Il DPCM del 26 aprile parla di un distanziamento di almeno due metri per chi fa attività sportiva, ma la FCI suggerisce che per maggior sicurezza chi dovesse incontrare altri ciclisti sulla propria strada, dovrebbe «elevare autonomamente la distanza di sicurezza a dieci metri».
Non è obbligatorio l’uso della mascherina, che però deve essere indossata se ci si intrattiene a parlare anche brevemente con qualcuno o se si entra in luoghi chiusi.
- Usare la bici per andare al lavoro, a fare la spesa e raggiungere i negozi che possono stare aperti.
- Salire in sella per far visita ai congiunti (parenti, fidanzati/compagni), evitando gli assembramenti e sempre con mascherina e guanti a portata di mano.
NON SI PUÒ
- Uscire in bici (e in generale di casa) se si hanno sintomi di infezione respiratoria e/o febbre superiore a 37,5 gradi.
- Uscire dalla Regione dalla quale la pedalata ha avuto inizio (la Regione Lazio dispone che non si debba uscire dalla provincia).
- Fare un’uscita di team o di gruppo.
- Usare la bici per andare alle celebrazioni religiose collettive, visto che per il momento non sono consentite (esclusi i funerali, ai quali possono partecipare al massimo quindici congiunti del defunto).
- Pedalare per andare al ristorante, in pizzeria, dal parrucchiere, al cinema o a teatro: questi luoghi per il momento restano chiusi al pubblico (il cibo però si può ritirare e consumare a casa).
- Andare a scuola o all’Università in bici, perché sembra proprio che non si ritornerà in aula prima di settembre.
Per il bene nostro e degli altri in queste otto settimane abbiamo fatto dei sacrifici enormi.
Ma la situazione sembra migliorare e sarebbe sciocco vanificare un risultato che abbiamo portato a casa con sforzi non indifferenti.
Si mettano pure da parte i rulli allora e buon ritorno in sella, ma con prudenza e buon senso.
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