Gualdo Tadino (PG) – “Ancora non mi sembra vero. Una giornata fantastica sotto ogni aspetto. Tutto ha funzionato per il meglio e nonostante non avessi nessuna ambizione particolare sono riuscito a sfruttare il mio momento positivo per aggiudicarmi questo primo importante risultato stagionale.” Con queste parole, ed un pizzico d’emozione, Mirko Celestino ci racconta per telefono le sue prime impressioni a freddo mentre è ancora in viaggio sulla strada del ritorno verso casa dopo il grande risultato ottenuto. Alla Marathon San Pellegrino il campione del Team Axevo Haibike Semperlux conquista il titolo italiano marathon 2011 e si candida di diritto tra i favoriti per l’appuntamento mondiale in programma tra due mesi a Montebelluna.
Un risultato frutto di uno straordinario periodo di tranquillità che stà accompagnando il campione ligure nonostante i pesanti carichi di lavoro e le prestazioni altalenanti che hanno caratterizzato le prime apparizioni stagionali. I giorni che hanno preceduto la trasferta umbra sono stati vissuti da Mirko Celestino con tanta serenità e la caratteristica professionalità che contraddistingue la figura dell’atleta professionista. Una settimana in cui ha alternato allenamenti specifici ad uscite con amici sui sentieri di casa prima di partire, venerdì mattina con il resto della squadra, alla volta di Gualdo Tadino. Due giorni per una veloce ricognizione frazionata del percorso di gara e poi eccolo ai nastri di partenza la domenica, pronto ad onorare l’appuntamento tricolore nella gara a lui più congeniale: la marathon.
Con lui lo staff tecnico di Axevo al gran completo e i compagni d’avventura Andrea Giupponi e Alberto Riva, a disposizione del capitano, ma pronti a dire la loro in una gara che dietro agli 83 chilometri del tracciato nascondeva un’insidiosa altimetria di ben 2660 mt di dislivello. Una gara per certi versi insolita, una gara resa ancora più dura e selettiva a causa delle condizioni meteo non proprio favorevoli, che si è corsa su di un tracciato che lo stesso Celestino ha definito a fine gara bellissimo e adatto alle sue caratteristiche.
Dopo una partenza sorniona il gruppo si allunga e si sgretola sulle asperità che caratterizzano la prima metà del percorso. Salite lunghe, ma abbastanza pedalabili, che poco a poco fanno la differenza e lasciano al comando un gruppetto di una decina di unità. Tra questi c’è ovviamente Mirko Celestino mentre Andrea Giupponi e Alberto Riva decidono di prendere il loro ritmo e dopo le prime salite restano leggermente attardati rispetto i battistrada. Al termine della quarta salita restano in sei al comando ma la gara deve ancora entrare nel vivo. Siamo attorno al 50º chilometro e un lungo tratto ondulato introduce alla parte finale del tracciato, la più insidiosa.
Mirko Celestino si sente bene, termina la discesa nelle posizioni di testa e decide che è venuto il momento di provare l’azione personale. Un attacco inaspettato che lascia sui pedali tutti gli avversari. Mirko fa valere le doti da stradista accumulando un inaspettato vantaggio sugli inseguitori, vantaggio che riesce a mantenere sino all’imbocco della penultima salita. Qui è raggiunto dal campione trentino Zoli che con una grande azione personale riesce a raggiungere Celestino colmando il distacco.
Ma Mirko non si scompone e continua a testa bassa mantenendo il suo ritmo anche sulla ripida ascesa di 3 km, la penultima, dove Zoli deve invece arrendersi, pagando quindi lo sforzo fatto per ricucire sul battistrada. A questo punto Celestino non deve fare altro che amministrare l’enorme vantaggio raggiunto sui più diretti inseguitori, oltre 4’. L’ultima temuta salita, di 2 km, è solo un lontano ricordo perché il rettilineo d’arrivo è già pronto ad accogliere la sfilata trionfale del nuovo campione italiano marathon. Mirko Celestino si gode tutto l’applauso del pubblico, riceve dalle mani di Massimo Cornaro, factotum del Team Axevo, la bandiera tricolore portata a Gualdo Tadino in gran segreto per scaramanzia, e ferma il cronometro sul tempo di 3h 35’ 50” con ben 4’ e 52” di vantaggio sul secondo classificato, Marzio Deho, che nel finale rimonta uno stanco Yader Zoli.
“Una giornata da incorniciare - racconta Celstino - una giornata come poche se si pensa che il risultato ottenuto quest’oggi è stato del tutto imprevisto. La mia gara si è decisa a poco più di 30 chilometri dal traguardo quando ho tentato il tutto per tutto con quella mia azione personale. Forse è stata solo audacia, ma ammetto che oggi mi sentivo veramente bene e questo ha contribuito a darmi lo stimolo per provarci nonostante sapessi di non essere tra i favoriti.”
“Ora mi posso concentrare ancora con più serenità all’appuntamento mondiale di Montebelluna. Il lavoro di preparazione prosegue bene e con il team abbiamo scelto soluzioni tecniche ottimali che mi permetteranno di prepararmi al meglio proprio per questo appuntamento. Ecco perché da qualche gara sono tornato in sella alla Haibike 26”. Una soluzione che mi ha permesso di scegliere i miei abituali assetti da gara, quelli con cui ho ottenuto i risultati più importanti nel 2010, lasciando momentaneamente in pausa lo sviluppo del progetto Greed 29” che con Axevo termineremo appena concluso il mondiale.”
Campionato italiano sfortunato invece per Andrea Giupponi che, stanco e per nulla allenato a simili distanze, si ritira anche a causa di un piccolo guaio meccanico, mentre un brillante Alberto Riva difende con i denti un’ottima 14ª posizione conquistata chilometro dopo chilometro rimontando dalle retrovie. Si conclude così l’entusiasmante trasferta del Team Axevo Haibike Semperlux al campionato Italiano marathon 2011. Mirko Celestino torna ad indossare quella maglia che nel 2009 lo ha visto affermarsi nel mondo dell’off-road nazionale. Quella stessa maglia conquistata sul percorso che tra poco meno di due mesi ospiterà a Montebelluna il mondiale marathon 2011. Un segno del destino o semplicemente una curiosa coincidenza?
Fonte: Ag. Aesportnews Enrico Andrini
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