Sab11232024

Aggiornamento:12:12:59

Paralimpiadi di Parigi 2024: argento azzurro nel team relay col trio Mestroni-Testa-Mazzone

 

Si chiudono i Giochi per il paraciclismo con una medaglia d’argento, la seconda di questa spedizione, nel Mixed Team Relay, la specialità in cui l’Italia ha una lunga tradizione vincente e nella quale eravamo i campioni olimpici uscenti. Federico Mestroni, Luca Mazzone e Mirko Testa concludono alle spalle della Francia e sopravanzando gli Stati uniti, in una gara che ha rischiato di vederci penalizzare ancora dalla sfortuna subito dopo il via, quando Mestroni ha pagato un salto di catena a causa di una visiera persa dal frazionista francese.

Il CT Pierpaolo Addesi commenta la prova dei suoi e fa anche un bilancio complessivo della spedizione: “Sono molto soddisfatto. Ci speravamo in una medaglia per chiudere in bellezza. Questa è una vittoria di squadra e per squadra intendo tutti, non solo chi corre, ma anche chi contribuisce con il proprio lavoro a rendere possibile questi risultatii, dallo staff alle società. Ringrazio Federazione e Comitato Paralimpico per il supporto. Il nostro lavoro non si esaurisce qui. Se avremo la possibilità di continuare sono certo che a Los Angeles riusciremo a portare a casa un bottino di medaglie ancora maggiore”.

Il bilancio complessivo della spedizione azzurra, per quanto riguarda il paraciclismo su strada, parla di un oro, due argenti e quattro bronzi. Come numero di metalli, lo stesso di Tokyo 2020. A questi va aggiunto il bronzo dalla coppia Bernard/Plebani su pista, per un bottino complessivo di otto medaglie.

Non nascondono la propria gioia i protagonisti di questa bella avventura partita, come ricordato, con un piccolo contrattempo. Federico Mestroni: “Una visiera mi ha fatto saltare la catena. Ho dovuto perdere qualche secondo per rimetterla a posto e questo mi ha impedito di rimanere attaccato alla coppia di testa. Nonostante tutto, però, devo dire che sono molto contento di come è andata la gara ed emozionato per il risultato ottenuto. Ringrazio tutti coloro che mi sono stati vicino nei momenti più difficili e spronato per raggiungere questo obiettivo”.

La coppia francese prende il largo nel corso della prima frazione. Luca Mazzone riceve il testimone in quarta posizione. Lo lascia a Mirko Testa in terza. L’azzurro parte subito forte e si rende protagonista, alla prima curva in discesa, di un sorpasso da ‘motogp’ guadagnando la seconda piazza. Posizione che poi conserveranno i tre azzurri nei successivi giri. Alla fine saranno staccati dalla Francia di 1'03, praticamente il tempo perso da Mestroni per rimediare al salto di catena iniziale.

Luca Mazzone“Continuo a raccogliere medaglie ad ogni prova. Un argento che mi rende veramente orgoglioso. Quando si corre non solo per se stessi ma anche per i compagni e amici le cose sono più facili. Onore alla Francia, oggi per noi veramente imprendibile.

Mirko Testa commenta il suo sorpasso: “Si, devo dire che mi sono divertito. Correre con i miei compagni e amici è una bella cosa e dà una motivazione maggiore. Non so se sono il volto nuovo del paraciclismo italiano, ma sicuramente io voglio continuare a crescere e vincere con questo gruppo.”

Entusiasta il presidente Cordiano Dagnoni“Non era facile, né scontato, tornare sul podio anche nella staffetta. Il livello complessivo di queste paralimpiadi è notevolmente cresciuto rispetto al passato ma noi siamo ancora protagonisti. Ringrazio Pierpaolo Addesi e Silvano Perusini per lo stupendo lavoro che hanno fatto in questi pochi anni e sono certo che, se potremo continuare a lavorare con tranquillità, a Los Angeles saremo in grado di migliorare questo bottino.

Rispetto a Tokyo abbiamo mosso il medagliere anche nella pista. Era uno dei nostri obiettivi all'inizio del quadriennio e gli investimenti fatti per questa nuova nazionale hanno dato subito dei risultati. Il mio ringraziamento si esende anche agli atleti, agli staff e alle società. Non è tempo di cullarci sugli allori: tra meno di 20 giorni ci sono i Mondiali e la nostra attenzione adesso è rivolta a far bene anche lì.”