Una nutrita platea, contenuta a fatica nel salone di Lungotevere Flaminio 39, ha salutato ieri la nascita della Circolo Canottieri Roma Cicli Rossi Bianchi, la squadra ciclistica del club giallorosso, la prima nella storia dei Circoli sportivi storici della Capitale. Un team che rappresenterà la sezione "a due ruote" del Canottieri Roma, ossia la folta e colorata schiera dei "bikers" coordinata dal commissario del settore Andrea Petricca. Quest'ultimo il grande animatore del progetto al Circolo, grazie all'attenta collaborazione con il consigliere agli Altri Sport Marco Tagliati.
Tanti gli ospiti intervenuti, a cominciare dal presidente della Federazione Ciclistica Italiana Renato Di Rocco, che non ha voluto perdersi il varo della nuova realtà. "Le auguro ogni bene - ha detto allora il numero 1 della Fci - Ho conosciuto gli atleti che la comporranno e ho ricordato loro il nostro principio fondamentale, ossia che la bici deve essere un motivo per stare bene, non per soffrire né per farsi male. E il tutto può essere condito dall'agonismo, ma quello sano. Ci tenevo a essere presente. Mi sembra un bel progetto che nasce con un abbinamento importante: Bianchi, che oltre a essere il marchio più conosciuto al mondo ha la stessa età della federazione (134 anni, ndr)".
La C.C. Roma Cicli Rossi Bianchi sarà presto sulle strade con i suoi atleti e con i tanti da prelevare dall'ampio bacino del Circolo. Soddisfatto dunque il presidente del club Massimo Veneziano, ieri nel triplice ruolo di padrone di casa, moderatore e primo tifoso: "Andrea Petricca ha preso in mano la truppa dei 'bikers' e l'ha resa grande. Ne sono contento perché è un settore a cui teniamo molto e che fa parte del nostro DNA. Un comparto in cui tanti giovani potranno crescere. La squadra tra l'altro nasce in un periodo per noi particolare. Si tratta infatti della prima celebrazione sportiva dopo aver festeggiato sabato scorso il nostro Centenario".
Di buon auspicio anche la presenza del ct della Nazionale di ciclismo paralimpico Mario Valentini, il tecnico più vincente del pedale azzurro. "Il professor Dal Monte - ha ricordato - dice che il ciclismo è la disciplina più allenante. Ne sono convintissimo anch'io, ma il primo appello che lancio ai miei atleti è sempre lo stesso e riguarda la sicurezza. Lo dico anche ai neofiti: pedalate in fila indiana e datevi il cambio sulla destra. Ho vinto tanto nella mia carriera, ma nessun risultato potrà mai compensare la perdita di una persona".
Per una sera, il Canottieri Roma si è trasformato. Nel salone bar e al piano piscina sono spuntate le belle creazioni del marchio Bianchi che hanno destato la curiosità di soci e atleti. "Siamo prossimi a tagliare il traguardo dei 135 anni di storia - ha spiegato il responsabile marketing Bianchi, Claudio Masnata - e in questo lungo percorso i cambiamenti vissuti sono stati tanti e abbiamo vinto tanto. Ultimamente anche la Vuelta, il giro di Spagna. Investiamo molto sulla tecnologia, ma il nostro marchio va anche al di là dell'agonismo, senza dimenticare lo stile e la storia".
La bicicletta più bella, però, è stata coperta da un drappo rosso per essere ammirata e applaudita al momento giusto. Grande emozione, infatti, quando è stata svelata la bici del Centenario. Telaio nero elegantemente interrotto dall'oro e dalla porpora, colori della città di Roma e del Circolo. Sul manubrio un tocco di celeste, che è invece la mitica tinta Bianchi e il logo del Centenario. Accanto a questa meraviglia, la divisa ufficiale del team. Orgogliosi ed emozionati il titolare di Cicli Rossi, Marco Rossi, che si è detto "felice di questo sodalizio e sicuro che possa portare tante soddisfazioni. Lo spirito è quello giusto" e Andrea Petricca: "Vengo dal motociclismo. Pesavo 115 kg quando mio padre e i miei amici mi hanno convinto a tornare al ciclismo. E' iniziata una sorta di rinascita. A quel punto ho incontrato Marco Tagliati e abbiamo iniziato a studiare questo progetto. Spero che conquisti non solo i soci, ma anche molti altri". Carlo Pesaro, direttore sportivo della squadra, ha tenuto proprio a ringraziare il commissario del Circolo: "La prima volta che mi hai parlato di questa iniziativa mi ha colpito la luce nei tuoi occhi. La stessa che mi ha convinto e che rivedo anche questa sera. Oggi posso dire che siamo riusciti ad aggregare tante persone che si sono avvicinate a questo sport con passione condividendo i nostri stessi valori".