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La Coppa d'Inverno chiude il 2014 dei dilettanti élite ed under 23

 

 

La Coppa d’Inverno è la classica più antica del ciclismo dilettantistico italiano tra quelle che ancora si svolgono. L’edizione numero 1 si svolse nel 1908. La Coppa d’Inverno è addirittura più anziana del Piccolo Giro di Lombard ia che è nato nel 1911. L’edizione 2014 della Coppa d’Inverno per elite e under 23 è stata presentata presso la Sala Civica del Comune di Biassono (Monza Brianza). Alla conferenza stampa l’Amministrazione Comunale di Biassono era rappresentata dal vice-Sindaco Luciano Casiraghi e dall’Assessore allo Sport Donato Cesana; per la Federazione Ciclistica Italiana sono intervenuti Fabio Perego, consigliere del Comitato lombardo, Davide Tagliabue, presidente del Comitato provinciale di Monza e Ruggero Cazzaniga, presidente della Struttura tecnica nazionale. L’egida organizzativa della gara è dell’Unione Sportiva Coppa d’Inverno presieduta da Giancarlo Noli e con Adriano Nova consigliere e managing-director. In Sala Civica c’erano altresì esponenti della Protezione Civile e tanti appassionati sostenitori del ciclismo. Prima di iniziare la conferenza è stato ricordato Giuseppe Ardigò, per tanti anni presidente del Comitato di Milano della FCI e grande sostenitore della Coppa d’Inverno.

Ardigò è scomparso nel pomeriggio di venerdì 10 ottobre. C’è stato anche un pensiero per Camillo Conti, per svariati anni presidente dell’organizzazione della classica di chiusura.

La Coppa d’Inverno numero 93 si svolgerà domenica 19 ottobre con ritrovo al Municipio di Biassono. Attorno alle ore 9, 45 sempre nel piazzale del Municipio inizierà la presentazione dei partecipanti. Il via verrà dato alle ore 11 da via Cesana e Villa. Nova e i suoi collaboratori hanno disegnato un circuito che andrà ripetuto 5 volte: Biassono, Macherio, Sovico, Ponte Albiate, Triuggio, Canonica Lambro, Gerno, Lesmo, Correzzana,

Brugora, Tregasio, Canonica Lambro, Ponte Albiate, Sovico, Macherio, Biassono. Il circuito si snoda per 30, 400 chilometri; globalmente gli elite e under 23 dovranno percorrere 152 chilometri.

PRIME ADESIONI – Tra le squadre che già hanno fatto pervenire la propria iscrizione all’Unione Sportiva Coppa d’Inverno c’è la Zalf-Desirée-Fior. Da una ventina d’anni la squadra di Egidio Fior non era iscritta alla Coppa d’Inverno. E’ già iscritta la Viris-Maserati che dovrebbe schierare tra gli altri Jakub Mareczko, primo a Biassono nel 2013. In gara anche le squadre M.I. Impianti-Remer, Gavardo, Named-Ferroli, Alè-Cipollini, Palazzago, Team Fly, Gerbi Villasanta, U.C. Pregnana, General Store-Bottoli, G.S. Podenzano, Team Overall, Team Cerone. “Ci sono dei contatti con altre svariate squadre – ha dichiarato Adriano Nova – e contiamo di arrivare a 200 iscritti. Per tante squadre la stagione è stata lunga e stressante; malgrado ciò l’interesse per la Coppa d’inverno è elevato”.

La gara si svolgerà col supporto del Comune di Biassono e della Provincia di Monza Brianza. “Anche la Regione Lombardia- ha sottolineato Nova – ci fornisce il suo apporto”. IL PREMIO – La Coppa d’Inverno 2014 era esposta nella Sala Civica di Biassono. Fabio Perego e l’Assessore Cesana l’hanno alzata imitando il gesto dei vincitori tra il tripudio generale.

 

GIANNI BUGNO – Nell’albo d’oro della Coppa d’Inverno c’è anche Gianni Bugno. Il “monzese di Formula 1” vinse la Coppa d’Inverno nel 1984, esattamente 30 anni fa. Gianni partecipò alla Coppa d’Inverno per la prima volta nel 1982; la corsa era per dilettanti di prima e seconda serie e Bugno apparteneva alla categoria juniores. Il regolamento consentiva agli juniores diciottenni la partecipazione a gare in promiscuità con i dilettanti di prima e seconda serie nel finale di stagione. Alla Coppa d’Inverno 1982 parteciparono 180 corridori, di cui almeno 30 juniores. E vinse uno junior, il bresciano Gibi Bardelloni, e Bugno in maglia Ciclisti Monzesi arrivò undicesimo. Gianni s’impose nella Coppa d’Inverno 1984 precedendo Fabio Bordonali e Claudio Chiappucci: un podio regale. Gianni apparteneva alla Supermercati Brianzoli, Bordonali alla Carrera e Chiappucci alla Cav-Edil. Per Bordonali e Chiappucci si trattò dell’ultima gara tra i dilettanti: nel gennaio 1985 approdarono entrambi alla Carrera professionistica. Invece Gianni rimase dilettante fino al primo novembre 1985.

 

ALCUNE EDIZIONI SIGNIFICATIVE – Nel 1960 Marino Vigna vinse la classica di chiusura. Quell’anno Marino si era laureato Campione olimpico dell’inseguimento a squadre a Roma. Nel 1975 a Biassono trionfò allo sprint Giuseppe Martinelli, che attualmente è direttore sportivo di Vincenzo Nibali all’Astana. La Coppa d’Inverno 1978 fu vinta dal piacentino Giancarlo Perini. Il “Pero” era dilettante di seconda serie e nel 1980 è diventato professionista e gregario di ferro nella Inox Pran. Luca Paolini è il primo classificato della Coppa d’Inverno 1998; la vinse a coronamento di una fuga di 120 chilometri di cui almeno 60 in solitudine. Il 2015 rappresenterà per Paolini la stagione numero 16 tra i professionisti. C’è anche chi ha saputo vincere due edizioni consecutivamente: Garavaglia, Bianchi, Ferrari, Rusconi e Fabrizio Bontempi detto “Bontempino”. Oppure 2 non consecutivamente come Marco Cattaneo e Maurizio Orlandi.

Non manca nell’albo d’oro un trionfo in maglia da Campione del Mondo. Il merito è dell’ucraino Jaroslaw Popovych che trionfò nell’edizione 2001 con partenza a Biassono e conclusione a Zoccorino Brianza. Pochi giorni prima a Lisbona l’ucraino aveva trionfato nel Mondiale under 23.

 

Comunicato Stampa a cura di Alessandro Brambilla