Dom11242024

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Il ruggito di Matteo Trentin all'85°Giro del Veneto

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L'anno scorso era stato anticipato solo dal belga Meurisse, questa volta Matteo Trentin non ha fallito: l'85° Giro del Veneto brilla finalmente nel suo palmares. Dopo 160 chilometri, cinque corridori si sono giocati la vittoria per giocarsi la classica allo sprint, il corridore della UAE Team Emirates era il più veloce sulla carta e lo è stato anche sull'asfalto di via Roma: primo Trentin, secondo Rochas, terzo Vercher.

Dopo il ritrovo in Prato della Valle, alla partenza ufficiale in via dell'Armistizio a Padova sono scattati (letteralmente) 115 corridori in rappresentanza di 20 squadre. Fra queste: Uae Team Emirates, Astana Qazaqstan Team, Trek Segafredo, Lotto Soudal, Cofidis, Time BikeExchange Jaico, Israel Premier Tech e Alpecin Deceuninck. Gli occhi di tutti, manco a dirlo, erano puntati su Mathieu Van der Poel, rimasto in Veneto dopo avere colto il terzo posto al campionato del mondo Gravel domenica scorsa.

Dopo dieci chilometri prende corpo l'attacco del belga Robeet della Bingoal Pawvels, del vicentino Zurlo della Zalf Euromobil Desirèe Fior e del franceseVercher della TotalEnergies. Era con loro anche Pietrobon della Eolo Kometa, finché non è stato attardato da una caduta.

La prima ora di gara fila via sul filo dei 46 chilometri orari di media. Il vantaggio dei tre tocca un picco di 4'30". Con i Colli Euganei alle spalle e i Berici di fronte si affrontano le prime salite in territorio vicentino: Ca' Lerna, Bocca d'Ansiesa, Perarolo. E' qui che i fuggitivi vedono ridursi il loro vantaggio ad opera di un gruppetto di dodici inseguitori, che comprende anche Matteo Trentin, Diego Ulissi e Davide Formolo (Uae Team Emirates), Alessandro De Marchi (Israel Premier Tech) e Miguel Angel Lopez (Astana Qazaqstan). Al primo ingresso nella città di Vicenza avviene il ricongiungimento e al comando si trovano 15 corridori. Intanto viene segnalato il ritiro di Mathieu Van der Poel.

In testa restano in 14 dopo che Jay Vine, lo scalatore rivelazione della Vuelta, alza bandiera bianca. Si scala per l'ultima volta Arcugnano, Ulissi si mette al servizio di Trentin, mentre la Cofidis conduce l'inseguimento del gruppo. Si scollina e scappano Trentin, Lopez, De Marchi, Rochas e Vercher. Rochas cerca l'anticipo e Trentin è nella scia, pronto a scavalcarlo in volata.

DICHIARAZIONI DEL VINCITORE
“Oggi ho giocato le mie possibilità nel modo migliore. Devo dire che sono stato aiutato molto dalla squadra e in particolare da un compagno eccezionale, Diego Ulissi. I miei due direttori sportivi, Fabio Baldato e Marco Marcato, vivono da queste parti e conoscono il percorso metro per metro. Abbiamo stabilito di fare un forcing attorno all'80° chilometro, in un punto che si prestava a fare la differenza, e siamo riusciti a scappare. Abbiamo cercato di far lavorare gli altri. Nella fuga finale temevo in particolare Alessandro De Marchi, quando è partito ho chiuso immediatamente, non potevo lasciarlo scappare. ll 2022 non è stato un anno facile - ha aggiunto Trentin –, ogni volta che entravo in condizione, poi mi capitava un problema. Da qualche mese sto bene, ho voluto fortemente questa vittoria”. Per Trentin l’ultimo appuntamento della stagione sarà la Veneto Classic, in programma domenica. “Dopo andrò in vacanza contento”.

Il programma del Giro del Veneto si è concluso con un salto indietro nel tempo di 50 anni. In occasione delle premiazioni in viale Roma il sindaco di Vicenza Francesco Rucco ha consegnato una targa a nome della città a Marino Basso, campione del mondo 50 anni fa. Altra breve cerimonia poco dopo in sala Stucchi a Palazzo Trissino, alla presenza di Francesco Moser.

Ride The Dreamland 2022 prosegue venerdì 14 ottobre con Serenissima Gravel, dal Delta del Po a Piazzola sul Brenta, sabato 15 ottobre con la social ride VENEtoGO, con la partecipazione di Sonni Colbrelli, Fabian Cancellara e Fabio Aru e, gran finale, domenica 16 ottobre con la seconda edizione di Veneto Classic, 199 chilometri da Treviso a Bassano del Grappa.

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ORDINE D'ARRIVO
1 - Matteo Trentin (UAE Team Emirates), 159,8 km in 3:37:54, media 44,001
2 - Rémy Rochas (Cofidis) a 1''
3 - Matteo Vercher (TotalEnergies) a 2''
4 - Miguel Angel Lopez Moreno (Astana Qazaqstan)
5 - Alessandro De Marchi (Israel Premier Tech) a 4''
6 - Diego Ulissi (UAE Team Emirates) a 21''
7 - Nicola Conci (Alpecin Deceuninck)
8 - Davide Bais (Eolo-Kometa)
9 - Alexandre Balmer (BikeExchange Jayco)
10 - Andrea Kron (Lotto Soudal)

 

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UAE TEAM EMIRATES

Matteo Trentin si impone nel Giro del Veneto e mitiga il dispiacere dell’UAE Team Emirates per il successo sfumato di Molano nella 2^tappa del Tour of Langkawi (al colombiano, primo al traguardo nella tappa malese, è stato in seguito tolta la vittoria in quanto è stata ravvisata un’irregolarità nella sua volata).

La gara italiana (Padova-Vicenza, 159,8 km) ha visto il suo momento cruciale all’ingresso del doppio circuito finale, con 15 corridori a prendere la testa della corsa: tra di essi, anche Matteo Trentin e Diego Ulissi.

Ottimo il lavoro di Ulissi nel tenere alta l’andatura del drappello e favorire il finale di un Trentin in grande spolvero

Trentin ha seguito infatti senza problemi un allungo di Miguel Angel Lopez (Astana) e il duo si è trovato così a condurre la corsa nei 10 chilometri finali assieme a Rémy Rochas (Cofidis), Mattéo Vercher (Total Energies) e Alessandro De Marchi (Israel-Premier Tech).

E’ stato Rochas a rompere gli indugi a 800 metri dal traguardo, trovando la puntuale risposta del corridore dell’UAE Team Emirates, che si è poi lanciato verso il suo terzo successo stagionale; 6° posto per Ulissi.

Trentin: “Bella vittoria, con la quale riscatto la delusione del secondo posto ottenuto nella passata edizione. Sapevamo di avere una squadra molto competitiva, abbiamo interpretato bene la gara e ho potuto contare su ottime gambe, oltre che su un eccezionale supporto da Ulissi. Siamo riusciti a interpretate al meglio il piano di gara preparato dai nostri due direttori sportivi che, vivendo in questa zona, conoscevano molto bene il percorso: abbiamo corso in maniera efficace, alzando al massimo il ritmo del gruppo nei tratti più impegnativi per fare selezione. Tutto è andato per il meglio, è arrivato il successo e possiamo quindi giudicare la giornata come perfetta.”