Nella diciottesima tappa il braccio di ferro tra la fuga e il gruppo è stato vinto dai quattro coraggiosi di giornata. Dries De Bondt, Edoardo Affini, Magnus Cort Nielsen e Davide Gabburo, in fuga fin dai primi km, sono stati abili a tenere alle spalle il plotone in rimonta prima di giocarsi il successo in quel di Treviso. Ad esultare è stato proprio il belga della Alpecin-Fenix che ha regolato per pochissimi centimetri Affini conquistando il suo primo successo di tappa in un Grande Giro. Il gruppo Maglia Rosa, regolato da Alberto Dainese, ha chiuso a 14″. Assente la Maglia Bianca Juan Pedro Lopez, rimasto attardato dopo la discesa di Cà del Poggio, e arrivato con un ritardo di 2’57”. Nel finale foratura senza conseguenze per Jai Hindley in quanto arrivata a meno di 3 km dall’arrivo quando era già in atto la neutralizzazione del tempo.
RISULTATO DI TAPPA
1 – Dries De Bondt (Alpecin-Fenix) – 156 km in 3h21’21’’, alla media di 46.486 km/h
2 – Edoardo Affini (Jumbo-Visma) s.t.
3 – Magnus Cort Nielsen (EF Education-EasyPost) s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1 – Richard Carapaz (Ineos Grenadiers)
2 – Jai Hindley (Bora-Hansgrohe) a 3″
3 – Mikel Landa Meana (Bahrain Victorious) a 1’05”
LE MAGLIE UFFICIALI
Le Maglie di leader del Giro d’Italia sono prodotte con tessuti SITIP e disegnate da CASTELLI.
- Maglia Rosa, leader della Classifica Generale, sponsorizzata da Enel – Richard Carapaz (Ineos Grenadiers)
- Maglia Ciclamino, leader della Classifica a Punti, dedicata al Made in Italy – Arnaud Démare (Groupama-FDJ)
- Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Koen Bouwman (Jumbo-Visma)
- Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Intimissimi Uomo – Juan Pedro Lopez Perez (Trek – Segafredo)
STATISTICHE
- Prima vittoria in una corsa World Tour per Dries de Bondt. Il suo ultimo successo era stato il Campionato Nazionale Belga il 22 settembre 2020. 165^ vittoria di tappa belga al Giro, la seconda quest’anno dopo il successo di Thomas de Gendt a Napoli.
- A 46,486 km/h di media, questa è stata la 14^ tappa in linea più veloce della storia. (a Reggio Emilia si era registrata la 10^, con 47,015 km/h; il record è del 2020, 7^ tappa, Matera-Brindisi, vinta da Arnaud Demare a 51,234 km/h).
- Primo podio al Giro per il danese Magnus Cort Nielsen (una vittoria della Danimarca al Giro manca da 10 anni), quarto per Edoardo Affini, già secondo a Torino e Verona nel 2021 e terzo a Milano sempre nella stessa edizione.
(Mathieu Van der Poel celebra il successo del compagno di squadra Dries De Bondt dopo l’arrivo)
CONFERENZA STAMPA
Il vincitore di tappa Dries De Bondt ha dichiarato in conferenza stampa: “Non è mai facile entrare in fuga e, una volta là, bisogna riflettere sulla situazione. Sapevo che tre squadre, DSM, Quick-Step e Groupama-FDJ volevano arrivare allo sprint e ad un certo punto della tappa abbiamo deciso di rallentare affinchè potessimo avere energie per dare gas nel finale. Abbiamo salvato la gamba il più possibile approcciando gli ultimi km con il gap che avremmo voluto avere per arrivare al traguardo. Rispetto i miei tre compagni di fuga perchè nessuno ha saltato un cambio. Siamo stati tutti molto leali e allo sprint sono stato il più veloce. Vivo in un sogno e ne sono consapevole.”
La Maglia Rosa Richard Carapaz ha detto: “E’ stato uno dei giorni più veloci del Giro nonostante pensavamo che sarebbe stato tranquillo. Anche il circuito finale era veloce. Le prossime tre tappe saranno le più importanti del Giro. Il distacco tra me e Hindley è minimo, non pensavamo di arrivare così vicini a tre giorni dalla fine. Io e i miei due rivali, Hindley e Landa, siamo più o meno allo stesso livello. Una caduta o una foratura, come quella odierna dell’australiano, possono cambiare tutto. Non conosco personalmente le salite di domani ma grazie alla tecnologia i Direttori Sportivi ci terranno informati. Mi piacciono le ultime tre tappe e sono fiducioso al 100%”