Per la terza volta in carriera Marta Bastianelli vince la Omloop van het Hageland in Belgio (l’aveva già vinta nel 2016 e nel 2019). Per la terza volta in questa stagione l’ex campionessa del mondo alza le braccia al cielo e regala una vittoria all’UAE Team ADQ.
Al primo assaggio di classiche del Nord e di pavé, dopo la top 10 alla Omloop Het Nieuwsbland di ieri, con grinta e determinazione l’atleta italiana dimostra ancora una volta di godere di uno stato di forma invidiabile e riesce a farsi trovare pronta nel momento decisivo della corsa e a battere tutte le avversarie allo sprint sul traguardo di Tielt-Winge, dopo 128,2 km di corsa. Secondo posto per Emma Norsgaard Bjerg (Movistar Team) e terza Floortje Mackaij (Team DSM).
Anche questa volta è stato di fondamentale importanza il lavoro svolto dalle sue compagne di squadra che hanno lavorato per andare a chiudere su diversi tentativi di allungo e sua una prima fuga che ha animato la prima parte di gara.
Poi, negli ultimi 30 chilometri, è nata l’azione decisiva promossa da 10 atlete: Emma Norsgaard e Aude Biannic (Movistar Team), Pfeiffer Georgi e Floortje Mackaij (Team DSM), Valerie Demey (Liv Racing), Shirin Van Anrooij (Trek-Segafredo), Marta Bastianelli (UAE Team ADQ), Clara Copponi (FDJ Nouvelle Aquitainie Futuroscope), Elena Cecchini e Chantal van den Broek Blaak (SD Worx). Nonostante una serie ripetuta di allunghi e di attacchi, Marta Bastianelli ha dimostrato grinta e grande determinazione a non farsi mai sorprendere e alla fine, con la stessa determinazione, ha vinto con pieno merito la volata.
Dopo la terza personale vittori della stagione Marta Bastianelli ha detto: “Sulle strade del Belgio serve sempre tanta attenzione, bisogna correre in testa al gruppo e stare attente alle fughe più importanti. Abbiamo rischiato più volte di rimanere fuori, ma ho avuto delle grandi compagne come Laura [Tomasi] e Alessia [Patuelli] che hanno tirato alla morte insieme ad Eugenia [Bujak] per chiudere sulle fughe più importanti. Io e Sofia siamo state attente nelle fughe decisive. Sul tratto finale del pavé è andata via questa fuga nella quale sono riuscita ad entrare e siamo arrivate fino al traguardo. L’arrivo è stato micidiale perché negli ultimi 5 o 6 chilometri ci sono stati una continua serie di attacchi e contrattacchi da parte delle mie avversarie e quindi ho dovuto ricucire più volte su questi allunghi, lottando anche contro il vento. Sapevo che dovevo stringere i denti e tenere duro per fare una buona volata. Mi sono messa alla ruota della Norsgaard, lei è poi rimasta un po’ chiusa sulle transenne e io mi sono portata tutta a sinistra per uscire dalla confusione e sono riuscita a vincere. Ringrazio tutta la squadra e speriamo di continuare così anche alle Strade Bianche e alle prossime gare”. (com. stampa)