Mer11272024

Aggiornamento:08:31:07

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Tour of the Alps: a Folgaria trionfo azzurro Astana con lo spagnolo Bilbao

 

 

Ad aprire il Tour of the Alps edizione 2018 è ancora una volta un lampo azzurro Astana, e la memoria corre indietro fino a Innsbruck, e all’ultimo volo vincente dell’ Aquila di Filottrano. Stavolta però è lo spagnoloPello Bilbao a fare festa, sfruttando le sue doti da finisseur per prendersi sul traguardo di Folgaria la prima tappa del Tour of the Alps (Arco-Folgaria, 134,6 km). Il 28enne spagnolo è andato all’attacco a 3 km dall’arrivo, evadendo dal gruppetto dei migliori selezionatosi sulle rampe verso Serrada, sfruttando anche il vantaggio numerico della formazione kazaka nel finale di corsa. Per il secondo anno di fila, la Astana ha centrato il successo nella prima frazione della corsa del GS Alto Garda: l’anno scorso a imporsi fu l’indimenticato Michele Scarponi, a cui Bilbao ha rivolto il primo pensiero dopo la corsa. 

“ La mia quinta vittoria da professionista ha un sapore speciale, proprio perché arriva ad un anno dall’ultimo successo di ‘Scarpa’. Michele è sempre nei nostri cuori, per noi è una fonte di ispirazione e di motivazione, e quindi ripetere il suo exploit al debutto di questo Tour of the Alps ha un valore ancora più grande. Questa vittoria è dedicata a lui, e alla sua famiglia.”

 



Festa grande in casa Astana con il secondo posto di Luis Leon Sanchez, arrivato a 6 secondi dal compagno di squadra insieme al promettente Ivan Sosa (Androni-Sidermec), che ha indossato la maglia di miglior giovane. Pochi secondi più tardi, l’arrivo di tutti i grandi favoriti: Thibaut Pinot (4°), Chris Froome(5°), Domenico Pozzovivo (6°), George Bennett (7°) sono sfilati sul traguardo a 10 secondi, quattro in meno di Fabio Aru (10°) e Miguel Angel Lopez (14°).Bilbao ha indossato anche la prima maglia di leader della classifica generale, ma anche lui è consapevole che il suo primato potrebbe essere di breve durata. La speranza, tuttavia, è che rimanga in casa Astana: “Siamo arrivati a questa corsa per cercare un successo di tappa e rifinire il nostro avvicinamento verso il Giro d’Italia, e siamo già riusciti nel nostro primo obiettivo. Adesso possiamo pensare anche ad altro: Miguel Angel Lopez sta bene, oggi ha avuto un problemino in cima alla salita quando ha tentato di accelerare, ma è chiaro che una salita come quella dell’Alpe di Pampeago è adatta a lui più che a me. Se a prendermi la maglia sarà lui, per noi andrà più che bene.” 

La prima fuga del Tour of the Alps 2018 è partita poco dopo il via, alle 11.30, da una Arco addobbata a festa, e uno starter di eccezione nel Presidente della Provincia Autonoma di Trento Ugo Rossi. Nove i protagonisti: Bou Company (Nippo Vini Fantini), Turrin (Wilier Triestina - Selle Italia), Krizek (Team Felbermayr - Simplon Wels), Friedrich (Tirol Cycling Team), Saramontis (Bora - Hansgrohe), Ballerini(Androni Sidermec), Eenkhoorn (Team Lotto NL Jumbo), Rybalkin (Gasprom - Rusvelo) e Berhane(Dimension Data), evasi dopo 8 km e capaci di raggiungere un massimo vantaggio di 3.20, con alle spalle Groupama-FDJ e Team Sky a tenere le fila del gruppo.

 


Sempre vigile nelle prime posizioni Chris Froome, che non ha avuto alcuna esitazione nel mettere la squadra al comando non appena la corsa ha raggiunto le prime rampe della salita di Serrada, mentre il gruppo davanti si sbriciolava e vedeva gradualmente diminuire il proprio vantaggio. Dal gruppo, partiva all’attaccoGiulio Ciccone (Bardiani-CSF), e alle sue spalle iniziavano le schermaglie fra i grandi favoriti: il primo ad accelerare è stato Pinot, poi è toccato a Froome e Aru. In cima alla salita, Ciccone transitava con qualche secondo di vantaggio su un drappello con tutti i più forti, lanciatosi in picchiata verso Folgaria.Ripreso Ciccone, Bilbao ha saputo leggere il momento giusto: “ Dopo lo scollinamento c’è stato un momento d’incertezza nel gruppo davanti, e noi della Astana eravamo in superiorità numerica. Dovevamo giocare bene le nostre carte: ho provato ad accelerare e non mi sono più guardato indietro.” 

Fra gli atleti più attesi alla vigilia, il sudafricano Louis Meintjes (Dimension Data) non ha tenuto il ritmo dei rivali più accreditati, concedendo 1.04 sul traguardo: le sue ambizioni di podio subiscono un duro colpo, ma la classifica è destinata a cambiare parecchio al termine della tappa di domani, Martedì, da Lavarone ad Alpe di Pampeago - Fiemme (145,5 km).  
Sarà il grande e atteso arrivo in salita di questo Tour of the Alps, su una salita più volte protagonista del Giro d’Italia, memore – fra gli altri – dei grandi duelli fra PantaniTonkov. Domani, l’ascesa finale di 7,7 km al 9,8% metterà alla prova chi al prossimo Giro d’Italia guarda con ambizioni importanti: finora, Froome, Aru, Pinot e Lopez hanno dimostrato di esserci, ma domani il test si farà ancora più severo.