Il Giro del Belvedere si conferma ribalta internazionale: Robert Stannard brucia la concorrenza allo sprint e conquista una storica edizione, l’ottantesima della “Classica di Pasquetta", arricchita dal consueto spettacolo di pubblico, accorso numeroso a Villa di Cordignano (Treviso). Dopo lo svizzero Patrick Müller (2016) e il bielorusso Aleksandr Riabushenko (2017), un australiano ha iscritto per la prima volta il proprio nome nell’albo d’oro dell’appuntamento internazionale U23. Per Stannard è inoltre la prima affermazione stagionale e la prima in assoluto in Italia.
Reduce dal secondo posto di ieri al Trofeo Piva, il portacolori della Mitchelton Bike Exchange, 19 anni, scala un gradino, regolando un gruppetto di sei corridori, avvantaggiatosi sulle impegnative rampe della salita del Montaner. Alle spalle del vincitore, gli italiani Christian Scaroni (Petroli Firenze Hopplà Maserati) e Matteo Sobrero (Dimension Data for Qhubeka) completano il podio. “Sono felicissimo - ha dichiarato il vincitore - il Giro del Belvedere è una delle corse U23 più importanti al mondo. Sapevo di essere il più veloce: ho cercato di controllare la situazione fino al rettilineo conclusivo e a quel punto ho tirato fuori tutte le energie che mi erano rimaste per sprintare”.
È stata battaglia sin dai primi chilometri al Giro del Belvedere n°80: dopo numerosi tentativi di avanscoperta nei primi due giri del “circuito delle Conche”, al Km 30 sono riusciti a sganciarsi dal plotone quattro atleti, Cianci (Palazzago), Taglietti (Biesse Carrera), Jorgenson (USA) e Burger (WGA), presto raggiunti da un quintetto formato da Konyaev (Russia), Pietrini (Maltinti), Donegà (Cycling Team Friuli), Maldonado (Aix en Provence) e Ziga Jerman (Ljubljana), quest’ultimo vincitore una settimana fa alla Gent-Wevelgem U23.
I nove battistrada hanno raggiunto un vantaggio massimo di 3’52” al Km 65, ma a partire dal sesto giro la Dimension Data ha aumentato l’andatura in gruppo riducendo rapidamente il gap fino al definitivo ricongiungimento ai piedi del primo passaggio sulla salita del Montaner. La bagarre tra i favoriti si è scatenata sul secondo passaggio in cima all’ascesa simbolo della corsa: Aleksandr Vlasov (Russia) ha dimostrato eccellenti doti da scalatore imponendo la selezione, ma non è bastato. I cinque inseguitori - Stannard, Scaroni, Sobrero, Battistella (Zalf) e Grodzicki (Palazzago) - hanno inseguito di comune accordo raggiungendo il fuggitivo quando mancavano pochi chilometri conclusione, appena in tempo per giocarsi il successo in volata.
Soddisfatto il CT azzurro Davide Cassani che a Villa di Villa ha applaudito l’eccellente performance degli atleti italiani, ben quattro nella top-5 finale: “Complimenti all’organizzazione - ha sottolineato - che con tanta passione riesce ogni anno a mettere in piedi una gara affascinante e impegnativa, punto di riferimento nel panorama internazionale U23. E’ stata una bella giornata e torno a casa con buone indicazioni: il ciclismo italiano c’è”.
Commozione, infine, nelle parole del responsabile del comitato organizzazione Gianfranco Carlet, nella prima edizione del Giro del Belvedere senza Ezio “Stecca” Piccoli, recentemente scomparso. “Dedichiamo a Ezio una storica ottantesima edizione che ancora una volta non ha mancato di offrire spettacolo ed emozioni. Celebriamo il successo di un corridore di talento come Stannard, nella speranza che possa consacrarsi nel grande palcoscenico del professionismo”.