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Back Strada 2012: un anno da ricordare ma si lavora già al Ventennale del 2014. Il 2013: calano gli sponsor, un anno che si annuncia duro

2012: un anno da ricordare ma si lavora già al Ventennale del 2014. Il 2013: calano gli sponsor, un anno che si annuncia duro

Calato il sipario sul 2012, il comitato organizzatore della gran fondo di Feltre, Sportful Dolomiti Race, si appresta a fare un bilancio con le basi già gettate non solo per il 2013 ma anche per il 2014. “Nonostante la crisi economica – spiega Ivan Piol, presidente del comitato organizzatore – per noi il 2012 è stato un anno fantastico sia come numeri di iscritti che come meteo che finalmente è stato clemente. Per il 2013 stiamo già andando molto bene, a oggi sono già oltre duemila i ciclisti iscritti alla granfondo di Feltre e come sempre arrivano da tutta Italia e da molte parti del mondo per scalare le Dolomiti Bellunesi e riscoprire il Feltrino. Ma per noi organizzatori il 2013 si prospetta come un anno difficile, si fa fatica a trovare sponsor che appoggino il nostro lavoro che rappresenta anche un importante momento di promozione di tutto il territorio che attraversiamo. Le aziende risparmiano su tutto, molti tagliano le sponsorizzazioni e di questo ne risentiamo molto anche noi. Siamo grati alle aziende che da anni sostengono il nostro lavoro e che confermeranno la loro presenza, anche se più di qualcuno lo farà diminuendo l’appoggio”.

Il 2013 è arrivato solo da pochi giorni, ma la macchina organizzativa è già in moto e viaggia a ritmo sostenuto e non solo in vista del 16 giugno 2013. “Il comitato organizzatore è già al lavoro da alcuni mesi – spiega Piol – molti non si rendono conto che per mettere in piedi un evento come quello di Feltre si deve lavorare per quasi un anno intero, non solo il mese prima. I responsabili del percorso e della sicurezza, ad esempio, hanno già cominciato i loro giri di incontri per garantire la massima sicurezza e sorveglianza degli incroci e delle strade lungo i percorsi della gran fondo. E stiamo già lavorando anche al Ventennale del 2014. Ci saranno importanti e grosse novità, anche relative al percorso, di cui daremo ampio risalto tra non molto”.

Intanto gli iscritti all’edizione 2013 sono già oltre 2.000 e spulciando tra essi contiamo soltanto 71 donne. Gli amatori provengono da Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Piemonte, ma ci sono gran fondisti anche dalla Puglia, Umbria e Liguria. Per l’estero la parte del leone la fanno gli inglesi da sempre affezionati al Feltrino ma da qualche anno stanno crescendo i tedeschi, i danesi, gli olandesi, i belgi, gli austriaci e poi ogni anno aumenta il gruppetto di maltesi che soggiornano per un’intera settimana a Feltre per scalarele Dolomiti bellunesi in attesa e per rifinire l’allenamento in vista della grande sfida della granfondo della domenica. Non è escluso il ritorno di una comitiva dal Giappone accompagnata come quest’anno dall’ex prof Andrea Tonti. Ma si sta lavorando bene anche con la Spagna grazie alla collaborazione della testata giornalistica Arueda.com, il portale di ciclismo più seguito in terra iberica e si

lavora anche molto con il Nord Europa in cui a primavera dovrebbe uscire la guida alle 200 salite più belle d’Europa scritta dal giornalista danese ed ex prof Neil Christian Jung che include anche Passo Croce d’Aune e la salita di Le Ej. Nel pacco gara del 2013 i gran fondisti troveranno un gadget che completa, in un certo senso, la linea di abbigliamento che ha caratterizzato l’entrata nella gran fondo dell’azienda Sportful come major sponsor. Si tratta di un gilet da riposo da utilizzare nel dopo gara sopra la tshirt o una polo. Un gilet nero con le rifiniture arancioni, naturalmente con il logo ufficiale della manifestazione Sportful Dolomiti Race. Un capo che testimonia anche per quest’anno la partecipazione a quella che viene definita da tutti la gran fondo più dure d’Europa.

Ricordiamo che Sportful Dolomiti Race è presente in Facebook con un proprio gruppo e un profilo, piazze ideali per uno scambio di idee tra gran fondisti e organizzatori.

 

Fonte: Anna Valerio