Attorniati dalle vette di sua maestà le Dolomiti: i centurioni giallorossi non potevano non lasciare il segno all’omonima maratona (giunta alla 26esima edizione) che con il suo fascino ha calamitato a Corvara in Badia (Bolzano) 8703 ciclisti che all’alba hanno dato vita a quell’enorme serpentone colorato e infinito monopolizzando per una giornata i passi dolomitici nei tre percorsi previsti: granfondo di 138 chilometri, mediofondo di 106 chilometri e il giro corto del Sella Ronda di 55 chilometri.
La manifestazione è stata contraddistinta da gesti atletici di altissimo livello con Jamie Burrow, l’inglese trapiantato in Toscana che ha dominato nel vero senso della parola il percorso più lungo, i massacranti 138 chilometri (4190 metri di dislivello) su e giù per i sette passi (Campolongo, Pordoi, Sella, Gardena, ancora Campolongo, Giau e infine Falzarego con scollinamento sul Valparola) simbolo delle Dolomiti. L’ex professionista, già vincitore nel 2009, ha concluso la prova in 4 ore, 38 minuti e 24 secondi, non dando mai segnali di cedimento. La prova femminile è andata alla 30enne belga Edith Van Den Brande che, in 5 ore, 18 minuti e 39 secondi, ha trionfato sulle Dolomiti per il secondo anno di fila.
Tra Pordoi, Sella, Gardena, Falzarego e Valparola, Roberto Napolitano e Astrid Schartmuller hanno conquistato il primo posto assoluto nel percorso medio di 106 chilometri mentre nella prova più breve, quella da 55 chilometri di Sella Ronda con le scalate dei passi Campolongo, Pordoi, Sella e Gardena. ad imporsi sono stati Massimo Sargenti e Debora Agreiter. La maratona non è solo fatica e amicizia, ma maggiormente per la voglia e per il piacere di pedalare attorno a una varietà di panorami ed essere rapiti dall’imponenza delle montagne dolomitiche.
Sul fronte dei risultati i cinque centurioni giallorossi Alessandro Paternostro, Irene Gemignani (che nel dopo gara ha commentato entusiasta: “Tornata da Corvara, con un meraviglioso ricordo e con l'appuntamento per il prossimo anno. Grazie Maratona dles Dolomites”), Claudio Carmosino, Marcello Innocenzi e Luigi Maura erano tra gli oltre 9000 audaci partenti onorando alla grande i splendidi colori giallorossi anche se le difficoltà maggiori venivano non solo dal percorso ma anche il caldo con “Caronte” che non ha dato tregua anche nelle vallate dolomitiche.
Nel dettaglio:
Gemignani Irene (decima assoluta donne, quinta classificata F1 nella 138 km)
Innocenzi Marcello (168 esimo assoluto, 11esimo classificato M6 nella 138 km)
Carmosino Claudio (277esimo assoluto, 23esimo classificato M6 nella 138 km)
Maura Luigi (881esimo assoluto, 34esimo classificato M8 nella 106 km)
Paternostro Alessandro (163esimo assoluto, 43esimo classificato M4 nella 106 km)
Dalle Dolomiti scendendo verso le Marche, e più precisamente ad Urbino, l’A.S. Roma Ciclismo ha fatto valere i suoi colori con Ennio Paladini: partito dall’ultima griglia ha scalato con grande tenacia il temibile Monte Nerone arrivando 248esimo sulla medio fondo di 130 chilometri (successo assoluto di Davide Tonucci), 2600 metri di dislivello e con un caldo bestiale.
Fonte: Luca Alò
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