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Gran Fondo Teramo: vincono Mencaroni, Rubechini, Bernardini, Rapagnà

Teramo - “Gran, Gran Sasso, che parli con le stelle le lacrime che asciughi son sempre quelle Grande Sasso, conserva il tuo mistero e ogni sogno fatto lo vivrò davvero. Ho sognato una sfida a petto nudo gomme di biciclette e calzoni corti”. Scriveva il cantautore e chitarrista teramano Ivan Graziani nella sua canzone dedicata al “Gran Sasso” la più alta catena montuosa degli appennini continentali ai piedi della quale si sviluppa la città di Teramo. Questa canzone per un giorno, per poche ore, è stata la colonna sonora del successo di Luciano Mencaroni (Pedale Fermano Amatori Gi.Vi.) conquistato nella 3° Gran Fondo Città di Teramo. Una vittoria cercato con determinazione dal portacolori della formazione di patron Alessandro Fasciani, che alle pendici del Gran Sasso, sui tornanti dell’impegnativa ascesa di Piano Roseto (11 chilometri con pendenza media del 5% e massima del 13%), che fa da splendida cornice naturale alla manifestazione tanto da far esclamare ad alcuni organizzatori della manifestazione “la nostra è una piccola Dolomiti”, mette a segno l’allungo vincente.

 

“Ogni sogno fatto lo vivrò davvero” cantava Graziani e Luciano Mencaroni dopo essere riuscito a scrollarsi dalla ruota due pericolosi compagni di fuga come Francesco Scarsella e il russo Dmitri Nikandrov entrambi della Val di Foro Cycling Team, già più volte a segno in questa stagione, inizia a vivere quel sogno che lo porterà a conquistare in Piazza Martiri della Libertà, la sua prima vittoria in una manifestazione fondistica, che è anche il primo successo stagionale. Scarsella (argento) e Nikandrov (bronzo) completano il podio della prova regina. Insoddisfazione si nota nel viso rigato dal sudore di Francesco Scarsella: “Devo dire che Mencaroni ha meritato il successo, ma sia io che Nikandrov volevamo far meglio” cioè vincere, visto che i ragazzi di Gabriele Marchesani hanno caratterizzato questa parte centrale della stagione conquistando ben 30 successi. Più tardi l’ex professionista russo Nikandrov rivelerà di aver avuto qualche problema in settimana e di non essere riuscito a dare il meglio in gara, complice anche la prima opprimente calura. “Gran, Gran Sasso, che parli con le stelle le lacrime che asciughi son sempre quelle” questa volta le lacrime sono quelle di Paolo Zenobi (Sauro Simoncini Zeppa Bike) protagonista di una fuga solitaria protrattasi per oltre settanta chilometri prima di essere recuperato da Nikandrov, Scarsella, Mencaroni, De Giuli e Mantovani. Chiuderà al quinto posto della classifica generale conquistando l’oro nella categoria junior.

Tra le ragazze l’ambito successo finisce nel ricco palmares di Cristina Bernardini della Team Bike Teramo, unica ciclista a chiudere la sua prova. Nella Medio Fondo al sessantesimo chilometro Aurelio Di Pietro (Val di Foro Cycling Team), Italo Febbo (Geba) e Luca Rubechini (Sauro Simoncini Zeppa Bike) allungano e sognando il successo finale, trovano ben presto l’accordo. Nel finale Febbo cede, chiudendo comunque al terzo posto, mentre Di Pietro e Rubechini decidono di attendere la volata finale per esultare. Lo sprint è lanciato ai trecento metri e dopo un serrato testa a testa Rubechini si impone e “dedico il successo alla mia famiglia che mi permette di svolgere quest’attività sportiva”. Mara Rapagnà (Master Cycling) precede Emanuela Sampaolesi (Sauro Simoncini Zeppa Bike) che sfiora il doppio successo in questa prova dopo l’affermazione del suo compagno di squadra Rubechini.

La manifestazione. In 272 prendono il via dalla centralissima Piazza Martiri della Libertà, la concomitanza della data di svolgimento di questa manifestazione con la Settimana Tricolore che in Valsugana assegna i titoli tricolori master, penalizza pesantemente la partecipazione, sul piano numerico, alla gara voluta da Raffaele Di Giovanni. Basti pensare che ben cinque dei nove titoli tricolori sono stati conquistati da ciclisti marchigiani, dunque una numerosa pattuglia di ciclisti provenienti dalla regione al plurale ha raggiunto la Valsugana, snobbando la Gran Fondo Città di Teramo. A questa si aggiungono anche alcune manifestazioni dedicate a questa categoria che si svolgono in regioni limitrofe.

Sabato mattina l’ex professionista Claudio Chiappucci prova a svegliare la passione sopita di diversi ciclisti abruzzesi, pedalando per diversi chilometri in compagnia del sindaco di Teramo Maurizio Brucchi “Ringraziamo Chiappucci per la presenza alle nostre iniziative e sicuramente in futuro Claudio sarà presente nella nostra città per sviluppare alcuni progetto che prevedono l’insegnamento di un’attività sportiva attenta alla sicurezza”, Angelo Puglia presidente del consiglio comunale teramano e diversi ciclisti di alcune società locali. L’arrivo in Piazza Martiri della Libertà è salutato dall’assessore teramano Guido Campana, con delega allo sport, che consegna una  targa ricordo al Diablo. La prima calda domenica estiva vede i ciclisti invadere di buon mattino il centro storico teramano, i raggi del sole scaldano i cuori dei più riottosi e dopo un tratto di trasferimento di quattardici chilometri, si aprono le ostilità. Paolo Zenobi (Sauro Simoncini Zeppa Bike) allunga e inizia per lui la lunga fuga verso la vittoria che sarà interrotta dai più immediati inseguitori dopo sessanta chilometri. Ha sognato una sfida a petto nudo gomme di biciclette e calzoni corti avrebbe cantato Ivan Graziani all’intrepido ciclista.

M.D.A.